Diego Laínez
Diego Laínez, S.J. Presbitero | |
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Età alla morte | 53 anni |
Nascita | Almazán 1512 |
Morte | Roma 19 gennaio 1565 |
Professione religiosa | 15 agosto 1534 |
Ordinazione presbiterale | 1537 |
Diego Laínez o Laynez (Almazán, 1512; † Roma, 19 gennaio 1565) è stato un gesuita e teologo spagnolo, tra i primi discepoli di Ignazio di Loyola e cofondatore della Compagnia di Gesù[1], di cui divenne Preposito Generale dopo Ignazio. Fu, con Alfonso Salmerón, il più dotto tra i nove compagni ignaziani; fu teologo al Concilio di Trento.
Biografia
Discendeva (probabilmente in quarta generazione) da un ebreo convertito[2], maggiore dei sette figli di Juan Laínez e Isabel Gómez de León.
Sappiamo poco dei suoi primi anni di vita. Studiò lettere a Sigüenza (1528) e dal 1528 filosofia ad Alcalá de Henares, dove conseguì il dottorato nel 1532. Ivi sentì parlare di Ignazio di Loyola.
Si trasferì poi a Parigi, dove dal 1532 al 1536 studiò teologia. Conobbe Ignazio di Loyola, del quale divenne discepolo e compagno: fatti gli esercizi spirituali aderì al progetto religioso di Ignazio, e, sotto la sua guida (1533), il 15 agosto 1534, nella chiesa di Saint-Pierre di Montmartre, con Ignazio e altri cinque confratelli fece voto di andare in Terra Santa per predicarvi il Vangelo in completa povertà; era il primo nucleo della Compagnia di Gesù.
Nel primo nucleo della Compagnia
Il 15 novembre 1536, terminati gli studi, i nove compagni e primi gesuiti lasciarono Parigi diretti a Venezia, dove li attendeva Ignazio.
A Roma ricevettero da papa Paolo III il permesso di recarsi in Terra Santa, e, tornati a Venezia, tutti i compagni (ad eccezione di Alfonso Salmerón, ancora troppo giovane), furono ordinati sacerdoti. A causa però della guerra contro i turchi dovettero rinunciare al pellegrinaggio e tornarono a Roma.
Una delle grandi missioni di Diego Laínez si svolse al Concilio di Trento, dove giunse nel maggio 1546 insieme al suo compagno e grande amico Salmerón.
Dal giugno 1547 Laínez predicò nuovamente a Firenze, Perugia, Siena, Venezia e Padova, a Napoli sbrigò le pratiche per la costruzione di un collegio. L'11 giugno 1552 fu nominato provinciale d'Italia.
Preposito generale della Compagnia
Alla morte di Ignazio, avvenuta il 31 luglio 1556, era l'ovvio candidato alla successione e fu eletto prima vicario generale e poi, nel 1558, preposito generale. Con lui essa diede un enorme impulso ai centri educativi. Le richieste di apertura di collegi durante il suo generalato furono un centinaio, ma Laínez ne accettò solo dieci, essendo interessato alla qualità più che alla quantità.
Durante il generalato di Laínez si ebbe l'istituzione di sei nuove province della Compagnia: Napoli, Aquitania, Toledo, Lombardia, Reno e Austria; il numero dei gesuiti raggiunse la cifra di tremila; molti collegi furono consolidati dal punto di vista finanziario e dotati di corsi accademici.
Grazie all'influenza di Diego Laínez la Compagnia di Gesù fu riammessa in Francia e le furono aperte le porte della Polonia.
Nel frattempo papa Pio IV aveva nuovamente convocato il concilio di Trento, designando Laínez come suo legato. L'8 giugno 1562 Laínez, che si trovava a Poissy, nei pressi di Parigi, per un convegno con i calvinisti, partì. Prima però visitò Cambrai, Tournai, Bruxelles, Anversa e altre città, in cui c'erano collegi gesuiti, giungendo il 13 agosto a Trento; ivi alloggiò in una casa dove i gesuiti avevano una piccola comunità. Al Conclio Laínez esercitò notevolissima influenza sulle discussioni e sulle decisioni conciliari, specialmente quelle riguardanti la giustificazione e la definizione del dogma sacramentario; nella terza sessione formulò la dottrina della derivazione della potestà episcopale dal papa. In tutto ciò il concilio mise a dura prova la sua salute fisica e psichica.
Il 10 dicembre dello stesso anno, in compagnia di Salmerón e di altri, partì per Roma. Passarono per Padova, Venezia, Ferrara e Bologna, Imola, Forlì e Ancona; l'ultima tappa prima di Roma fu Loreto. Il viaggio durò due mesi e due giorni, lasciando Laínez esausto per le fatiche del cammino e per i rigori dell'inverno. A causa del cattivo stato di salute rimase quasi totalmente inattivo nei primi mesi dal suo ritorno a Roma.
Morì il 19 gennaio 1565.
Le sue spoglie riposano a Madrid, nella chiesa di San Francisco de Borja.
Predecessore: | Preposito Generale della Compagnia di Gesù | Successore: | |
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Ignazio di Loyola | 1558 - 1565 | Francesco Borgia |
Note | |
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Bibliografia | |
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