Domenico Grimani
Domenico Grimani (Venezia, 19 febbraio 1461; † Roma, 27 agosto 1523) è stato un cardinale, patriarca e letterato italiano.
Cenni biografici
Nacque a Venezia il 19 febbraio 1461. Nella famiglia patrizia del Grimani (ramo "da Santa Fosca"). Primogenito dei cinque figli di Antonio, futuro doge di Venezia, e Caterina nata Loredan. Gli altri fratelli erano Vincenzo, Girolamo, Piero e Marino. Fu zio del cardinal Marino e del vescovo Giovanni Ch, suo successore a Ceneda, figli del fratello Girolamo.
Il padre fu comandante della flotta veneziana che nel 1499 fu sconfitta dai Turchi. Tornato in patria fu processato per alto tradimento e condannato al confino a vita a Cherso. Fuggito dal confino riparò presso il figlio a Roma. Questi nel 1509 guadagnò grande prestigio presso la Serenissima, con la sua mediazione presso Giulio II che portò alla revoca della scomunica della Republica. Grazie ai buoni uffici dei figli, venne graziato e gli venne restituita la carica di procuratore di San Marco. Rientrato a Venezia ricoprì svariate cariche amministrative e fece rifiorire le sue attività commerciali. Questi legami politico – economici fecero presto dimenticare la sua disavventura e formarono le basi per il consenso alla sua elezione a doge avvenuta nel 1521 a scapito del padre dell'altro grande cardinale veneziano del momento, Marco Corner.
Domenico si distinse negli studi con un'ottima formazione che conseguì all'università di Padova. Oltre a uscirne laureato in diritto canonico (nel 1487), vi approfondì gli studi di filosofia, seguendo, su consiglio dell'amico Antonio Pizzamano, le lezioni del tomista Francesco Securo da Nardò. Al termine degli studi continuò a soggiornare a Padova per un altro anno, partecipando agli ambienti culturali della città. Nel 1487 è in Senato, e nel 1489 è tra quanti ricevono l'imperatore Federico III d'Asburgo per poi accompagnarlo a Verona, Vicenza, Bassano, Treviso, Aquileia. Non pago della vita politica della laguna decise di intraprendere la carriera ecclesiastica trasferendosi a Roma dove il 1° ottobre 1491 Innocenzo VIII lo nomina segretario apostolico e protonotario.
Con una importante elargizione da parte del padre, fu creato cardinale da papa Alessandro VI nel concistoro del 20 settembre 1493, ricevendo il titolo di cardinale diacono di San Nicola fra le immagini. Ordinato sacerdote nel 1498 mantenne lo stesso titolo come cardinale presbitero. Nel 1503 mutò titolo in quello di San Marco, titolo che mantenne in commenda sino alla morte, dopo essere divenuto cardinale vescovo della sede suburbicaria di Albano nel 1508.
Fu nominato amministratore apostolico dell'Ardidiocesi di Nicosia (Cipro) nel 1495. Successivamente tenne la cattedra di Aquileia dal 1498 al 1517, quando vi rinunciò in favore del nipote Marino. Fu poi amministratore apostolico della diocesi di Urbino dal 1514 al 1523 e vescovo di Ceneda dal 1517 al 1520, vescovado che cedette al nipote Giovanni.
Grimani partecipò a tutti i conclavi tenutisi durante il suo cardinalato. In quello del 1513 che vide l'elezione di Leone X e in quello del 1521 che elesse Adriano VI, fu uno dei papabili.
Già molto malato all'epoca del conclave del dicembre 1521, una delle concause della sua non elezione al soglio pontificio, morì circa un anno e mezzo dopo e fu sepolto nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Roma. In seguito la salma fu traslata a Venezia, nella chiesa di San Francesco della Vigna.
Collezione
Il cardinal Grimani fu uno dei più celebri collezionisti della sua epoca. Possedeva una raccolta di sceltissime sculture classiche, di cui buona parte furono donate alla Repubblica, divenendo il nucleo primigenio del futuro Museo archeologico. Nella sua collezione comparivano inoltre opere di Giorgione, di Tiziano, quattro tavole di Hans Memling, tre di Patinier, tre di Bosch, il cartone di Raffaello della Conversione di Saulo, stampe di Dürer, disegni di Leonardo, Michelangelo e Raffaello.
Biblioteca
I suoi vasti interessi culturali lo spinsero a costituire una delle più importanti biblioteche private del suo tempo, che alla sua morte era formata da ca. 15.000 volumi di cui ca. 400 erano manoscritti greci. La sua più grande acquisizione fu quella della biblioteca di Pico della Mirandola avvenuta alla sua morte nel 1498, che era costituita da 1.190 volumi di cui 157 erano manoscritti greci e 124 manoscritti ebraici. Uno dei pezzi più preziosi era il Breviario Grimani, realizzato intorno al 1510. È composto di 1.280 pagine con 831 fogli miniati: molte decorazioni sono limitate alle bordure, ma ben 110 fogli si presentano istoriati, anche a piena pagina costituendo uno dei vertici più sfolgoranti della miniatura europea e collocandosi esplicitamente sulla falsariga delle Très riches heures du duc de Berry, dipinte dai fratelli de Limbourg un secolo prima.
Alla morte, metà della biblioteca passò al nipote Marino Grimani, l'altra metà, tra cui tutti il libri greci ed ebraici e la metà di quelli latini, fu affidata al convento veneziano di Sant'Antonio di Castello. Per accoglierla i monaci costruirono un'ala apposita nel loco convento. Tragica fu la fine di questa raccolta che bruciò interamente nel 1687.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di San Nicola in Carcere | Successore: | |
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Giovanni Battista Savelli | 23 settembre 1493 - 25 dicembre 1503 Cardinale presbitero del 28 marzo 1498 |
Amanieu d’Albret |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Nicosia | Successore: | |
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Giovanni Francesco Brusato Ch | 3 giugno 1495 - 4 settembre 1495 (amministratore apostolico) |
Livius Podocathor Ch |
Predecessore: | Patriarca di Aquileia | Successore: | |
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Ermolao Barbaro (Jr) Ch | 13 febbraio 1498 - 19 gennaio 1517 | Marino Grimani |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Marco | Successore: | |
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Lorenzo Cibo de' Mari | 25 dicembre 1503 - 27 agosto 1523 in commendam dal 22 settembre 1508 |
Marco Cornaro |
Predecessore: | Vescovo di Urbino | Successore: | |
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Antonio Trombetta Ch | 29 maggio 1514 - 17 luglio 1523 (amministratore apostolico) |
Giacomo Narducci Ch |
Predecessore: | Vescovo di Ceneda | Successore: | |
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Marino Grimani | 1517 - 28 marzo 1520 | Giovanni Grimani Ch |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
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Guillaume Briçonnet | 22 settembre 1508 - 3 giugno 1509 | Philippe de Luxembourg |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Frascati | Successore: | |
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Guillaume Briçonnet | 3 giugno 1509 – 20 gennaio 1511 | Philippe de Luxembourg |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Frascati | Successore: | |
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Raffaele Sansone Riario | 20 gennaio 1511 - 27 agosto 1523 | Francesco Soderini |
Bibliografia | |
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- Cardinali diaconi di San Nicola in Carcere
- Amministratori apostolici di Nicosia (Cipro)
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