Francesco Soderini

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Francesco Soderini
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 70 anni
Nascita Firenze
10 giugno 1453
Morte Roma
17 maggio 1524
Sepoltura Basilica di Santa Maria del Popolo (Roma)
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Firenze, 27 marzo 1486 dall'Arcivescovo Rinaldo Orsini
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Consacrazione vescovile settembre 1491 [1]
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Creazione
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Creazione
a Cardinale
2 giugno 1503 da Alessandro VI (31 maggio 1503 in pectore) (vedi)
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Cardinale per
Cardinale per 20 anni, 11 mesi e 15 giorni
Cardinale elettore
Incarichi ricoperti
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
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Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
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Fine del
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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11 anni e 6 giorni
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Invito all'ascolto
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Francesco Soderini (Firenze, 10 giugno 1453; † Roma, 17 maggio 1524) è stato un vescovo e cardinale italiano.

Cenni biografici

Nacque il 10 giugno 1453 a Firenze da una nobile famiglia alleata dei Medici, sesto dei sette figli di Tommaso Soderini e Dianora Tornabuoni, sorella di Lucrezia la madre di Lorenzo de' Medici. Fu chiamato il Cardinale di Volterra.

Studiò diritto a Bologna nel 1472 e dall'anno seguente sino al 1477 nello Studium di Pisa, si addottorò in utroque iure presso lo Studium pisano e famigliare di papa Sisto IV.

Ministero episcopale

Nel 1478 fu nominato vescovo di Volterra, carica che ricoprì come amministratore fino all'età canonica di ventisette anni; si dimise dalla sede nel 1509 in favore del nipote Giuliano. Non resse personalmente la diocesi essendo occupato presso la Curia romana. Divenne membro della confraternita di Santo Spirito in Sassia il 7 dicembre 1478 e canonico del capitolo della basilica patriarcale vaticana.

Nel novembre 1480 fu membro della legazione fiorentina davanti a papa Sisto IV per chiedere la revoca dell'interdetto che aveva posto contro Firenze a causa della congiura de' Pazzi. Pronunciò un discorso che impressionò molto il pontefice, che il 5 dicembre di quell'anno lo nominò assistente al Soglio Pontificio e l'anno seguente referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Nel novembre 1484 partecipò alla legazione fiorentina che portava le congratulazioni al neo-eletto papa Innocenzo VIII, presso il quale mantenne la posizione eminente di segretario.

Nel 1486 ricevette l'ordinazione sacerdotale nella sacrestia della Basilica di San Lorenzo di Firenze da mons. Rinaldo Orsini(ch), arcivescovo di Firenze. Ricevette la consacrazione episcopale nel settembre 1491 e celebrò per la prima volta la Messa nella cattedrale di Volterra.

Nell'estate del 1494 lasciò la Curia romana e tornò a Firenze per servire come diplomatico al servizio dello Stato fiorentino. Firenze lo inviò ambasciatore presso il re Carlo VIII di Francia il 24 dicembre 1495 e rimase in carica fino al settembre 1497. Fu ambasciatore di Firenze a Milano il 28 dicembre 1498, quindi ambasciatore in Francia sino al 1499. Fu quindi nominato ambasciatore di Firenze presso papa Alessandro VI il 21 ottobre 1500; rimase presso la Corte pontificia quatto mesi; all'epoca circolavano voci che il papa volesse il figlio Cesare Borgia re di Romagna e ristabilire la signoria di Piero de' Medici a Firenze.

Il vescovo Soderini fu inviato come ambasciatore di Firenze in altre due missioni in Francia, la prima dal settembre 1501 al maggio dell'anno seguente; la seconda dal novembre 1502 al giugno seguente. Fu promosso al cardinalato su richiesta di Luigi XII, re di Francia. Il 22 giugno 1502 lasciò Firenze, accompagnato da Niccolò Machiavelli come ambasciatore di Firenze presso Cesare Borgia. L'ambasciata durò fino al novembre dello stesso anno.

Cardinalato

Papa Alessandro VI lo creò cardinale nel concistoro del 31 maggio 1503, fu pubblicato tre giorni dopo e il 12 giugno seguente ricevette il titolo di Santa Susanna. Giunse a Roma il 30 agosto, nello stesso anno partecipò ai due conclavi che elessero papa Pio III e papa Giulio II.

Nel 1504 fu nominato vescovo di Cortona. Mantenne questa cattedra che si aggiungeva a quella volterrana fino all'anno seguente.

Il 27 novembre 1506 diede un salvacondotto a Michelangelo Buonarroti per un viaggio da Firenze a Bologna, dove gli era stata commissionata una statua in bronzo del pontefice Giulio II.

Fu pure amministratore apostolico della diocesi di Saintes dal 1506 fino al 1515.

Optò per il titolo dei Santi XII Apostoli nel 1508. L'11 aprile 1511 fu nominato abate commendatario dell'abbazia di San Salvatore in Valdicastro (Fabriano). Il 23 maggio 1509 rinunciò alla diocesi di Volterra. Divenne cardinale protettore dei Camaldolesi e dei Cistercensi.

Nel 1511 optò per l'ordine dei cardinali vescovi ed ebbe la sede suburbicaria di Sabina. Nel 1513 dovette cedere la sede di Sabina a Bernardino López de Carvajal(ch), restaurato nel cardinalato. Ottenne allora la diocesi di Tivoli, elevata pro hac vice sede episcopale cardinalizia, in attesa che si liberasse un'altra sede suburbicaria.

L'anno seguente fu nominato amministratore apostolico di Vicenza, cattedra che terrà fino alla morte. Fu anche amministratore apostolico di Narni dal 1515 al 1517. Nel 1516 optò per la sede suburbicaria di Palestrina. In quell'anno ottenne anche l'amministrazione del vescovado di Anagni, incarico che mantenne sino al 1523.

Nel concistoro dell'8 giugno 1517 dovette ammettere la sua complicità nella congiura dei cardinali Bandinello Sauli e Alfonso Petrucci contro Leone X. Aveva offerto la tiara al cardinale Raffaele Riario e aveva ottenuto il consenso dei cardinali pagando loro la somma di 12.500 fiorini. Si rifugiò a Palestrina, presso la dimora dei Colonna. Da qui fuggì verso Fondi con il benestare del papa, che però gli ingiungeva di non lasciare il regno di Napoli e di fare vita ritirata.

Tornò a Roma solo alla morte di papa Leone X per partecipare al conclave che elesse papa Adriano VI. Durante il pontificato di Adriano VI fu al centro di nuovo complotto: fu arrestato il 27 aprile 1523, i suoi beni e la sua servitù furono confiscati e fu imprigionato a Castel Sant'Angelo. In giugno si ammalò e il papa gli concesse l'uso della servitù.

In settembre papa Adriano VI morì e il Collegio cardinalizio gli permise di partecipare al conclave. Il nuovo papa Clemente VII, secondo la promessa fattagli in conclave, lo liberò. Il 9 dicembre 1523 divenne cardinale vice-decano assumendo la sede propria di quel titolo Porto e Santa Rufina, nove giorni dopo divenuto decano per la morte di Bernardino López de Carvajal, ebbe la sede propria del decano Ostia e Velletri.

Morte

Morì il 17 maggio 1524 nella sua casa romana di Torre Sanguigna. Per paura della peste, alle esequie parteciparono solo i cardinali e i prelati officianti. L'ufficio si tenne nella Basilica di Santa Maria del Popolo la mattina del giorno successivo. L'orazione funebre fu tenuta dall'umanista romano Battista Casali; il corpo fu sepolto accanto al fratello Piero Soderini, in quella chiesa.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Volterra Successore: BishopCoA PioM.svg
Antonio degli Agli 11 marzo 1478-23 maggio 1509 Giuliano Soderini [3] I
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Antonio degli Agli {{{data}}} Giuliano Soderini [3]
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Susanna Successore: CardinalCoA PioM.svg
Juan de Borja Llançol de Romaní 12 giugno 1503-15 settembre 1508 Leonardo Grosso della Rovere I
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Juan de Borja Llançol de Romaní {{{data}}} Leonardo Grosso della Rovere
Predecessore: Vescovo di Cortona Successore: BishopCoA PioM.svg
Raniero Guicciardini [4] 6 marzo 1504-23 maggio 1505 Guglielmo Capponi [5] I
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Raniero Guicciardini [4] {{{data}}} Guglielmo Capponi [5]
Predecessore: Amministratore apostolico di Saintes Successore: BishopCoA PioM.svg
Raymond Pérault, O.S.A. 27 gennaio 1506-12 giugno 1515 Giuliano Soderini [6] I
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Raymond Pérault, O.S.A. {{{data}}} Giuliano Soderini [6]
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi XII Apostoli Successore: CardinalCoA PioM.svg
Leonardo Grosso della Rovere 15 settembre 1508-29 ottobre 1511 Pompeo Colonna I
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Leonardo Grosso della Rovere {{{data}}} Pompeo Colonna
Predecessore: Cardinale vescovo di Sabina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Bernardino López de Carvajal 29 ottobre 1511-27 giugno 1513 Bernardino López de Carvajal I
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Bernardino López de Carvajal {{{data}}} Bernardino López de Carvajal
Predecessore: Vescovo di Tivoli Successore: BishopCoA PioM.svg
Camillo Leonini [7] 27 giugno 1513-18 luglio 1516 Camillo Leonini I
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Camillo Leonini [7] {{{data}}} Camillo Leonini
Predecessore: Vescovo di Vicenza Successore: BishopCoA PioM.svg
Francesco della Rovere [8] 12 giugno 1514-14 marzo 1524 Niccolò Ridolfi I
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Francesco della Rovere [8] {{{data}}} Niccolò Ridolfi
Predecessore: Amministratore apostolico di Narni Successore: BishopCoA PioM.svg
Pietro Gormaz [9]
(vescovo)
21 aprile 1515-18 maggio 1517 Ugolino Martelli [10]
(vescovo)
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Pietro Gormaz [9]
(vescovo)
{{{data}}} Ugolino Martelli [10]
(vescovo)
Predecessore: Cardinale vescovo di Palestrina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Marco Vigerio della Rovere, O.F.M.Conv. 18 luglio 1516-9 dicembre 1523 Alessandro Farnese I
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Marco Vigerio della Rovere, O.F.M.Conv. {{{data}}} Alessandro Farnese
Predecessore: Amministratore apostolico di Anagni Successore: BishopCoA PioM.svg
Giacopo Bongalli [11]
(vescovo)
1516-5 marzo 1523 Luigi da Volterra [12]
(vescovo)
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Giacopo Bongalli [11]
(vescovo)
{{{data}}} Luigi da Volterra [12]
(vescovo)
Predecessore: Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Domenico Grimani 9 dicembre - 18 dicembre 1523 Niccolò Fieschi I
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Domenico Grimani {{{data}}} Niccolò Fieschi
Predecessore: Sottodecano del Collegio cardinalizio Successore: Sede vacante.svg
Domenico Grimani 9 dicembre - 18 dicembre 1523 Niccolò Fieschi I
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Domenico Grimani {{{data}}} Niccolò Fieschi
Predecessore: Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore: CardinalCoA PioM.svg
Bernardino López de Carvajal 18 dicembre 1523-17 maggio 1524 Niccolò Fieschi I
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Bernardino López de Carvajal {{{data}}} Niccolò Fieschi
Predecessore: Decano del Collegio cardinalizio Successore: Sede vacante.svg
Bernardino López de Carvajal 18 dicembre 1523-17 maggio 1524 Niccolò Fieschi I
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Bernardino López de Carvajal {{{data}}} Niccolò Fieschi
Predecessore: Governatore di Velletri Successore: Velletri-Stemma it.png
Bernardino López de Carvajal 18 dicembre 1523-17 maggio 1524 Niccolò Fieschi I
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Bernardino López de Carvajal {{{data}}} Niccolò Fieschi
Note
  1. The Cardinals of the Holy Roman Church lo dà consacrato ma non riporta altre informazioni; mentre Gcatholic 1486?
  2. Il sito web Catholic hierarchy non riporta esplicitamente un'elezione in pectore, mentre i siti web Gcatholic e The Cardinals of the Holy Roman Church lo evidenziano.
  3. cfr. Giuliano Soderini su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
  4. cfr. Raniero Guicciardini su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
  5. cfr. Guglielmo Capponi su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
  6. cfr. Giuliano Soderini su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
  7. cfr. Camillo Leonini su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
  8. cfr. Francesco della Rovere su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
  9. cfr. Pietro Gormaz su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
  10. cfr. Ugolino Martelli su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
  11. cfr. Giacopo Bongalli su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
  12. cfr. Luigi da Volterra su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-06-2020
Bibliografia
  • Francesco Salvestrini, SODERINI, Francesco su treccani.it, Treccani Dizionario degli Italiani, 2018 URL consultato il 3-06-2020