Festa dell'Assunzione di Maria (Guardia Sanframondi)

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Festa dell'Assunzione di Maria (Guardia Sanframondi)
Guardia Sanframondi FestaMadonnaAssunta statua.jpg
Statua della Madonna Assunta
Festa mariana
Sacra rappresentazione
Festa locale
Commemorazione celebrata Assunzione di Maria
Chiamata anche Riti Settennali di penitenza in onore della Madonna Assunta
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Campania
Provincia Benevento
Comune Guardia Sanframondi
Località
Luogo specifico piazze e vie del centro storico, Basilica di Santa Maria Assunta
Diocesi Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti
Periodo Estate
Data
Data fine
Data mobile dal lunedì alla domenica successivi al 15 agosto
Data d'istituzione
Organizzata da Comitato dei Riti Settennali, Comune
Tradizioni religiose processione, sacre rappresentazioni
Tradizioni folcloristiche {{{tradizioni folcloristiche}}}
Tradizioni culinarie
Informazioni Tel. +39 0824 817272
ritisettennaliufficiostampa@gmail.com
Collegamenti esterni
Sito web
Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA)

La Festa dell'Assunzione di Maria, detta anche Riti Settennali, celebra ogni sette anni a Guardia Sanframondi (Benevento), dal lunedì alla domenica successivi al 15 agosto, la solennità dell'Assunzione di Maria.

Storia

Le origini storiche secondo alcuni studiosi si rifanno al Medioevo, quando nel 1260 Raniero Fasani partì da Perugia in processione con dei disciplinati conducendoli in pellegrinaggio per tutta l'Europa.

Il documento storico più antico inerente ai Riti Settennali di Guardia Sanframondi risale però al 1620, quando dopo una grave carestia la popolazione decise di portare in processione la Madonna Assunta, regolando successivamente il rito con un vero e proprio contratto stipulato il 23 maggio 1654 fra gli eletti dell'Universitas e i Padri Filippini.

Inoltre, da un atto del marzo 1702 conservato nell'Archivio Storico Diocesano si apprende che nelle processioni, i membri della Confraternita della Madonna del Pianto di Cerreto Sannita, usano vestire il sacco con il cappuccio per battersi e mortificarsi con una particolare frusta (detta disciplina).

Rioni

Nei Riti Settennali hanno un ruolo fondamentale i Rioni cittadini e le loro chiese:

Ogni Rione è guidato da cinque deputati che formano il Comitato rionale e, i quattro comitati insieme, compongono il Comitato dei Riti Settennali, che insieme al Comune, ha il compito dell'organizzazione generale della festa.

Il Comitato rionale, invece, ha la funzione di allestire le processioni rionali e i Misteri, curandone i dettagli (costumi, attrezzature, figuranti, ecc.).

Descrizione

Processioni rionali e Misteri

I quattro Rioni, con una rigorosa sequenza, organizzano due processioni ciascuno, dette rispettivamente:

Queste hanno l'obiettivo di avvicinare i partecipanti e la comunità ai Sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia e sono composte da sacre rappresentazioni statiche, veri e propri quadri viventi, detti Misteri.

Ogni Rione rappresenta i suoi Misteri, unica variante concessa: l'inserimento di nuovi quadri viventi che con le stesse modalità scenografiche possono raffigurare:

Ciascun Mistero è preceduto da un'insegna, portata da bambini, che reca la scritta che illustra sinteticamente la sacra rappresentazione. Tra un Mistero e l'altro, per sottolineare lo stacco e predisporre lo spettatore a quello successivo, trovano spazio e sistemazione alcuni membri del Rione che procedono pregando e recitando litanie e che hanno anche il compito di guidare, sostenere e gestire gli interpreti del Mistero.

Il percorso della processione è sottolineato da canti eseguiti del coro rionale che ciascuno dei quattro rioni appronta con proposte compositive per sola voce, originali e inedite.

Nelle Processioni di Penitenza, l'ultimo Mistero del Rione richiama, rappresentandola scenograficamente, questa tematica:

Disciplinanti

Devoto con la disciplina

Il corteo processionale di penitenza del Rione è chiuso dai disciplinanti: essi sono disposti per due in una lunga fila, vestiti con un saio bianco e un cappuccio.

I disciplinanti sono così chiamati, poiché utilizzano un antico strumento detto la disciplina che consiste in un insieme di strisce metalliche, unite da una catenella, con le quali si percuotono le spalle. Essi hanno anche il compito secondario e occasionale di un vero e proprio servizio d'ordine, facendosi largo tra gli spettatori, che nelle vie del centro storico possono eventualmente ostruire il passaggio del corteo rionale. Presumibilmente molti disciplinanti che sfilano durante le processioni rionali, parteciperanno, poi, come battenti nella domenica successiva, giorno della Processione generale.

Processione del clero

La processione del clero e delle associazioni cattoliche si svolge il sabato, dopo che si è concluso il lungo ciclo di processioni rionali.

Il corteo processionale del clero prende avvio dalla Chiesa dell'Annunziata (a pochi metri dalla Basilica) e vede camminare davanti il Vescovo che in segno di penitenza porta sul petto la fune incrociata e la corona di spine in testa, preceduto da una croce.

Apertura della "lastra"

Giunta la processione del clero nella Basilica di Santa Maria Assunta (XVII secolo), si procede all'apertura della "lastra", ossia della porta in vetro, che chiude la nicchia, dove è conservata la Statua della Madonna Assunta. Tre diverse chiavi vengono introdotte in altrettante serrature rispettivamente da:

  • componente più anziano del Comitato dei Riti Settennali,
  • Parroco,
  • Sindaco.

I termini apertura e chiusura della lastra indicano i momenti significativi nei quali la Statua della Madonna Assunta è coinvolta nell'evento, divenendone protagonista principale.

Processione generale

Processione generale con i battenti

La domenica tutti i Rioni partecipano e danno vita alla lunga processione generale.

La mattina, ogni Rione, converge presso il cortile del Santuario, dove si celebra la Messa solenne, al termine della quale inizia la processione generale.

Preceduto dal suono dei campanelli, il corteo processionale si forma nell'ordine dei quattro Rioni (Croce, Portella, Fontanella e Piazza), dietro ai quali camminano i battenti e, quando lo stendardo del Rione Croce si trova nella zona alta del borgo, esce la Statua della Madonna Assunta, segnalata da un colpo di mortaretto.

La statua viene portata a braccia dai sacerdoti fino all'uscita del Basilica per poi consegnarla ai fedeli. Momento culminante e denso di significato per i partecipanti è l'incontro dei battenti con la Madonna Assunta. Fino a questo momento i due cortei processionali non si sono mai incontrati, ma in prossimità di Piazza Castello, la statua, che sale dal centro storico, è fatta sostare a margine della Piazza per ricevere l'offerta penitenziale di ciascun battente che, davanti alla Madonna, s'inginocchia pregando e, aumentando il ritmo dei colpi, sfila per poi riprendere il corteo processionale.

I campanelli, dopo aver accompagnato il corteo penitenziale in testa, giunti al Basilica, tornano indietro per andare incontro alla Statua della Madonna Assunta e precederla fino all'arrivo in chiesa; così si chiude la processione generale.

Battenti

Battenti durante la processione generale

I battenti sfilano solo nel giorno della Processione generale, seguendo il Mistero di San Girolamo penitente rappresentato dal Rione Croce. I battenti si riuniscono nel Santuario al grido: Fratelli, in nome di Maria, con forza e coraggio, battetevi!, in ginocchio, camminando a ritroso e con lo sguardo verso la Statua della Madonna Assunta escono dalla Basilica per sistemarsi, incolonnandosi, dietro il Mistero di San Girolamo penitente. Disposti in due lunghe file, tenendo nella mano sinistra un Crocifisso, incappucciati e vestiti con un lungo saio bianco, aperto sul davanti, si battono il petto con la spugna, ossia un pezzo di sughero circolare, nel quale sono stati sistemati degli spilli le cui punte fuoriescono dal sughero per circa due millimetri e sono ulteriormente distanziati alla base del sughero con uno strato di cera).

Il battente, percuotendosi incessantemente e ritmicamente, provoca il sanguinamento del petto; per detergere, disinfettare e mantenere aperta la ferita, alcuni assistenti, dispensano del vino bianco sulla spugna.

I battenti seguono la processione generale fino all'incontro con la Statua della Madonna Assunta, in prossimità di Piazza Castello e della Chiesa di San Sebastiano; poi, iniziano ad allontanarsi individualmente o a gruppi per poi ritornare, vestiti con abiti ordinari, a seguire l'ultima parte della processione e a prendere in spalla la statua: è un loro diritto accompagnarla nel suo ritorno alla Basilica di Santa Maria Assunta.

Chiusura della "lastra"

Nella Basilica, dopo la processione generale, la Statua della Madonna Assunta rimane esposta dai sette ai quindici giorni, durante questo periodo i fedeli si avvicendano giorno e notte sia per pregarla sia per custodirla a vista.

La domenica seguente a questo periodo, con una breve processione che si svolge sul sagrato della Basilica, si chiudono i Riti Settennali.

La Statua della Madonna Assunta viene portata in processione, poi è fatta rientrare in chiesa, dove viene chiusa la lastra della nicchia seguendo lo stesso cerimoniale per l'apertura.

Offerta del "dono"

L'ultimo atto dei Riti Settennali di Penitenza è l'uso che ogni Rione fa un dono alla Madonna, che può essere di due tipi:

Riconoscimenti

L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia

IDEA, logo.jpg
Patrimonio immateriale d'Italia

Galleria fotografica dei Misteri

Bibliografia
  • A. Colucciello, Per Lei. Donne e battenti di Guardia Sanframondi, Editore Archeologiattiva, 2010
  • Nicola Pacelli, Raffaele Pengue, I Misteri di Guardia Sanframondi indagine storica sulle origini dei riti settennali, Roma 1996
  • Giocondo Pascale, Riti Settennali di Penitenza in onore dell'Assunta - Guardia Sanframondi - con i Rioni Croce, Portella, Fontanella e Piazza, Editore Biblos, 2003
Voci correlate
Collegamenti esterni