Flavio Orsini

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Flavio Orsini
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 49 anni
Nascita Napoli
1532
Morte Pozzuoli
16 maggio 1581
Sepoltura chiesa di S. Domenico
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 1559
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Nominato vescovo 29 novembre 1560 da papa Pio IV
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Consacrazione vescovile 15 marzo 1561 dal card. Giovanni Michele Saraceni
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12 marzo 1565 da Pio IV (vedi)
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Cardinale per 16 anni, 2 mesi e 4 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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Extra Anni di pontificato


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Proclamazioni
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Eventi
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Nomi postumi
Altri titoli
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Flavio Orsini (Napoli, 1532; † Pozzuoli, 16 maggio 1581) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nato a Napoli. era il secondo figlio di Ferrante (Ferdinando) Orsini, duca di Gravina, e della sua seconda moglie, Beatrice Ferrillo del Balzo di Aragona. Il suo nome di battesimo è anche elencato come Flavius; come Fulvio; e come Fulvio; e il suo cognome come Ursinus. Nobile romano. Patrizio napoletano. Dei duchi di Monterotondo. La famiglia diede alla chiesa diversi papi e cardinali.

Formazione e attività prelatizia

Studi di giurisprudenza e letteratura; ottenne il dottorato in utroque iure all'Università di Perugia nel 1556.

Chierico romano. Prelato domestico di Sua Santità. Ordinato sacerdote nel 1559.

Episcopato

Eletto vescovo di Muro Lucano, suo feudo materno, il 29 novembre 1560, fu consacrato il 15 marzo 1561 nella cappella del consacrante a Piazza Navona a Roma, dal cardinale Giovanni Michele Saraceni, assistito da Giovanni Giacomo Barba(ch), vescovo di Terni e sacrestano pontificio, e da Giulio Galletti, già vescovo di Alessano. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia, ottenne la carica di uditore della Camera Apostolica il 1º maggio 1561. Si dimise dal governo della diocesi prima del 6 luglio 1562. I suoi sforzi nel 1563 come membro della Congregazione per le Strade, i Ponti e le Fontane e poi nel 1570, come capo dell'amministrazione dell'Acqua Vergine, furono premiati da papa Pio IV con speciali concessioni che gli permisero negli anni successivi di alimentare le fontane del suo viridarium con i rami di quell'acquedotto.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 12 marzo 1565, ricevette la berretta rossa e il titolo di San Giovanni a Porta Latina il 15 maggio 1565. Optò per il titolo dei Santi Marcellino e Pietro, il 17 novembre 1565. Partecipò al conclave del 1565-1566, che elesse papa Pio V. Amministratore della sede metropolitana di Cosenza il 24 gennaio 1569. Si scontrò con il viceré di Spagna, che non accettò di estendere ai laici le disposizioni del Concilio di Trento sul concubinato; si dimise dall'incarico prima del 16 settembre 1573. Partecipò al conclave del 1572, che elesse papa Gregorio XIII. Legato a latere presso il re Carlo IX di Francia, lasciò Roma il 6 settembre 1572.

La missione fu difficile perché avvenne pochi giorni dopo il massacro degli Ugonotti durante la notte di San Bartolomeo e perché era molto ambizioso per i seguenti obiettivi: favorire il riavvicinamento tra Francia e Spagna attraverso il matrimonio del fratello del re Carlo IX con una delle figlie del re Filippo II di Spagna; attirare l'appoggio della Francia alla Lega dei principi cattolici contro i Turchi; promuovere la pubblicazione dei decreti tridentini in Francia e sradicare l'eresia. La missione si concluse con una situazione di stallo. Lasciò Parigi nel gennaio del 1573 e fu inviato a Bologna per cercare invano di risolvere un conflitto tra la Santa Sede e il duca di Ferrara; infine, tornò a Roma, dove negli anni precedenti aveva effettuato una serie di acquisti immobiliari finalizzati alla creazione di uno spettacolare vigneto al Pincio tra l'attuale via del Babuino, di S. Giacomo, di Gesù e Maria, e del Corso. Nominato protettore di Francia nel 1573. Prefetto della Segnatura dei Brevi nel 1575. Optò per il titolo di Santa Prisca il 9 luglio 1578, mantenendo in commendam il suo precedente titolo fino alla morte. Protettore di Spagna nel 1580, protettore delle Fiandre nel 1581. Si recò alle terme di Pozzuoli per cercare di recuperare la salute.

Morte

Morto il 17 luglio 1581, presso il palazzo dei marchesi di Trivico, Ferrante Loffredo, a Pizzofalcone, nel quartiere napoletano di S. Ferdinando. Sepolto nella chiesa di S. Domenico a Napoli, dove era sepolto il padre.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Muro Lucano Successore: BishopCoA PioM.svg
Silverio Petrucci 29 novembre 1560 - 6 luglio 1562 Filesio Cittadini I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Silverio Petrucci {{{data}}} Filesio Cittadini
Predecessore: Cardinale presbitero di San Giovanni a Porta Latina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Girolamo da Correggio 15 maggio 1565 - 16 maggio 1581
Titolo presbiterale in commendam dal 17 novembre 1565
Alessandro Crivelli I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Girolamo da Correggio {{{data}}} Alessandro Crivelli
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giovanni Francesco Gambara 17 novembre 1565 - 9 luglio 1578 Stefano Bonucci, O.S.M. I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni Francesco Gambara {{{data}}} Stefano Bonucci, O.S.M.
Predecessore: Amministratore apostolico di Conza Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Alfonso Gesualdo
(arcivescovo metropolita)
24 gennaio 1569 - 16 settembre 1573 Salvatore Caracciolo
(arcivescovo metropolita)
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Alfonso Gesualdo
(arcivescovo metropolita)
{{{data}}} Salvatore Caracciolo
(arcivescovo metropolita)
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Prisca Successore: CardinalCoA PioM.svg
Alfonso Gesualdo 9 luglio 1578 - 16 maggio 1581 Pedro de Deza Manuel I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Alfonso Gesualdo {{{data}}} Pedro de Deza Manuel
Collegamenti esterni
  • Federica Matteini ORSINI, Flavio, Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 79, 2013
Voci correlate