Ippolito de' Medici
Ippolito de' Medici (Urbino, 1511; † Itri, 10 agosto 1535) è stato un arcivescovo e cardinale italiano.
Biografia
Nacque a Urbino nel marzo del 1511, figlio illegittimo di Giuliano (duca di Nemours e fratello di papa Leone X) e di Pacifica Brandano.
Quando il padre morì prematuramente nel 1516 fu accolto dai parenti. Della sua educazione si occupò Clarice de' Medici, moglie di Filippo Strozzi. Fu poi a Roma dallo zio Leone X e poi dal cardinale Giulio de' Medici, che lo avviò alla carriera ecclesiastica.
Considerato da Leone X come il futuro capo della famiglia, continuò a rappresentare il potere mediceo anche nei primi anni del pontificato di Clemente VII, che lo aveva inviato nel 1525, appena quindicenne, a Firenze con il cardinale Silvio Passerini e il cugine Alessandro. Tra la fine di aprile e la metà di maggio del 1527, quando la città si ribellò al potere mediceo, fu allontanato da Firenze. Dopo ilsacco di Roma, quando Clemente VII ristabilì la pace con l'Imperatore, fu da questi aiutato a riprendere la città di Firenze, con l'assedio del 1529-30. Ripresa la città ne fu messo a capo il duca Alessandro de' Medici, cugino di Ippolito, mentre questo, che pure ambiva a quella carica, fu invece nominato arcivescovo di Avignone e nel concistoro del 10 gennaio 1529 fu creato cardinale presbitero di Santa Prassede. Titolo che mutò il 3 luglio 1532 per quello di san Lorenzo in Damaso (titolo spettante al Vice-cancelliere di Santa Romana Chiesa).
Divenuta più forte la minaccia dei Turchi nelle terre dell'Impero, nel 1532 Clemente VII decise di inviarlo come suo legato presso Carlo V, con un'importante somma e la facoltà di arruolare truppe. Il 3 luglio, pochi giorni prima della partenza, il papa lo aveva nominato Vice-cancelliere. Fu accolto solennemente a Ratisbona e, dopo aver partecipato a qualche azione militare, all'inizio di ottobre mosse con le sue truppe per la penisola.
In Friuli fu fatto prigioniero da Alfonso d'Avalos marchese del Vasto. Fu liberato su intervento dell'imperatore e il Medici giunse a Venezia dove ebbe colloqui con esponenti della Serenissima per rovesciare il duca Alessandro. Le relazioni con il cugino erano peggiorate anche per il palese disegno del Medici di crearsi, con l'avallo imperiale, un dominio in Umbria a titolo di ricompensa per l'aiuto fornito contro i Turchi. Dopo aver partecipato a Bologna, come legato papale, alla conclusione della rinnovata lega fra i principi italiani, il Medici rientrò a Roma nel febbraio 1533.
In quell'anno fu nominato abate commendatario dell' abbaye aux Homme a Caen. Nel 1534 fu nominato legato pontificio nelle Marche. Nel 1535 fu inviato dagli esuli fiorentini presso l'imperatore Carlo V che era a Napoli, per denunciare i gravi abusi perpetrati dal duca Alessandro. Durante il viaggio si fermò a Itri presso Giulia Gonzaga e, ammalatosi gravemente, forse a causa di un avvelenamento ordito da Alessandro, morì il 10 agosto. Del sospetto avvelenamento fu sospettato anche uno stretto collaboratore di Ippolito, Bernardo de' Medici, vescovo di Forlì, ma senza fondamento[1].
Ippolito fu sepolto nella Chiesa di San Lorenzo in Damaso a Roma.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Signore di Firenze | Successore: | |
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Giulio de' Medici | 19 novembre 1523 - 16 maggio 1527 con Alessandro de' Medici il Moro |
Restaurazione della Repubblica |
Predecessore: | Arcivescovo di Avignone | Successore: | |
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Orlando Carretto della Rovere | 10 gennaio 1529- 10 agosto 1535 | Alessandro Farnese Amministratore apostolico |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Prassede | Successore: | |
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Antonio Maria Ciocchi del Monte | 10 gennaio 1529 - 3 luglio 1532 | Tommaso De Vio |
Predecessore: | Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria | Successore: | |
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Silvio Passerini | 9 maggio 1529 - 10 agosto 1535 | Marino Grimani |
Predecessore: | Abate commendatario di San Paolo alle Tre Fontane | Successore: | |
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Alessandro Farnese | 1531 - 1532 | Alessandro Farnese (1535-1544) Ranuccio Farnese (1544-1565) col fratello Alessandro |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Casale Monferrato | Successore: | |
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Bernardino Castellari (Vescovo) |
15 novembre 1529 - 6 marzo 1531 | Bernardino Castellari (Vescovo) |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Lorenzo in Damaso | Successore: | |
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Pompeo Colonna | 3 luglio 1532 - 10 agosto 1535 | Alessandro Farnese il giovane |
Predecessore: | Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa | Successore: | |
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Pompeo Colonna | 3 luglio 1532 – 10 agosto 1535 | Alessandro Farnese |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Monreale |
Successore: | |
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Pompeo Colonna | 26 luglio 1532 - 10 agosto 1535 | Alessandro Farnese il giovane |
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Étienne de Caen | Successore: | |
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François II de Tournon | 1533 - 1535 | Alessandro Farnese il Giovane |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Lecce | Successore: | |
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Alfonzo de' Sangro (Vescovo) |
20 aprile 1534 - 26 febbraio 1535 | Giovanni Battista Castromediano (Vescovo) |
Predecessore: | Legato apostolico della Marca Anconitana | Successore: | |
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Benedetto Accolti il Giovane | 5 settembre 1534 - 10 agosto 1535 | Giovanni Domenico De Cupis |
Note | |
Bibliografia | |
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- Vescovi di Avignone
- Cardinali presbiteri di Santa Prassede
- Legati pontifici di Perugia e dell'Umbria
- Abati commendatari dei Santi Vincenzo e Anastasio alle Tre Fontane
- Amministratori apostolici di Casale Monferrato
- Cardinali presbiteri di San Lorenzo in Damaso
- Cancellieri di Santa Romana Chiesa
- Amministratori apostolici di Monreale
- Amministratori apostolici di Lecce
- Legati pontifici della Marca anconitana
- Concistoro 10 gennaio 1529
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