Arcidiocesi di Lecce
Arcidiocesi di Lecce Archidioecesis Lyciensis Chiesa latina | |
arcivescovo metropolita | Michele Seccia |
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Sede | Lecce |
Regione ecclesiastica Puglia | |
Mappa della diocesi | |
Provincia ecclesiastica | |
Nazione | Italia |
diocesi suffraganee | |
Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli, Otranto, Ugento-Santa Maria di Leuca | |
Vicario | Manca Mons. Luigi |
Cariche emerite: | Domenico Umberto D'Ambrosio |
Parrocchie | 77 (4 vicariati ) |
Sacerdoti |
162 di cui 115 secolari e 47 regolari 1.822 battezzati per sacerdote |
63 religiosi 248 religiose 35 diaconi | |
296.580 abitanti in 750 km² 295.280 battezzati (99,6% del totale) | |
Eretta | già esistente nel 1057 |
Rito | romano |
Cattedrale | Maria SS. Assunta |
Santi patroni | Sant'Oronzo, Fortunato e Giusto |
Indirizzo | |
Piazza Duomo 5, 73100 Lecce, Italia | |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale Dati online 2017 (gc ch) Dati dal sito web della CEI | |
Collegamenti interni | |
Chiesa cattolica in Italia Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
L'arcidiocesi di Lecce (in latino Archidioecesis Lyciensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Puglia. Nel 2016 contava 295.280 battezzati su 296.580 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Michele Seccia.
Territorio
L'arcidiocesi comprende 19 comuni, 17 in provincia di Lecce (Arnesano, Campi Salentina, Carmiano, Cavallino, Lecce, Lequile, Lizzanello, Melendugno, Monteroni di Lecce, Novoli, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama, Squinzano, Surbo, Trepuzzi e Vernole) e 2 in provincia di Brindisi (San Pietro Vernotico e Torchiarolo).
Sede arcivescovile è la città di Lecce, dove si trova la Cattedrale di Maria Santissima Assunta.
Il territorio è suddiviso in 77 parrocchie raggruppate in 4 vicarie: di Lecce, di Monteroni di Lecce, di Squinzano e di Vernole.
Per approfondire, vedi la voce Parrocchie dell'arcidiocesi di Lecce |
La Provincia ecclesiastica
La metropolia di Lecce comprende cinque diocesi:
- Arcidiocesi di Lecce (sede metropolitana)
- Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni
- Diocesi di Nardò-Gallipoli
- Arcidiocesi di Otranto
- Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca
La situazione attuale delle cinque diocesi della provincia ecclesiastica di Lecce risale alla bolla di Giovanni Paolo II Conferentia Episcopalis Apuliae del 20 ottobre 1980.
La situazione nel 1800 era la seguente:
- Metropolia di Otranto, con suffraganee:
- Diocesi di Lecce, divenuta immediatamente soggetta alla Santa Sede nel 1960.
- Diocesi di Nardò
- Diocesi di Gallipoli
- Diocesi di Ugento
- Diocesi di Alessano, soppressa nel 1818
- Diocesi di Castro di Puglia, soppressa nel 1818
- Metropolia di Brindisi, con suffraganea:
- Diocesi di Ostuni, successivamente soppressa, poi ripristinata e unita in persona episcopi alla sede di Brindisi, fino alla plena unione del 1986.
Storia
I primi secoli
La tradizione fa risalire la fondazione della diocesi di Lecce ai tempi apostolici: già nel I secolo Giusto di Corinto avrebbe predicato la fede cristiana nella città salentina convertendo Oronzo, che sarebbe poi stato consacrato vescovo dall'apostolo Paolo il quale gli avrebbe affiancato come coadiutore e successore il nipote Fortunato.
Ughelli[1] registra i nomi di altri cinque vescovi che si sarebbero succeduti fino al III secolo. Comunque si trovano tracce della sede episcopale leccese in alcuni scritti di San Paolino da Nola del 398[2].
Nel 553 papa Vigilio, nel documento Constitutum I de Tribus Capitulis, menzionava "Venantius episcopus ecclesiae Lippiensis" (Venanzio vescovo della Chiesa leccese).
Nel gennaio del 596 papa Gregorio I, in una lettera al vescovo di Otranto scriveva : "Quia igitur Ecclesias Brundisii, Lippias atque Gallipoli, obeuntibus earum pontificibus, omnino destitutas agnovimus, idcirco fraternitati tuae visitationis earum operam diximus iniugendam"[3], in cui appare evidente che Lippias può riferirsi all'antico nome leccese, i romani, infatti, la chiamavano Lupiae.
Il medioevo
Il primo documento storico attestante la sede episcopale di Lecce risale al 1057 e vi è menzionato il vescovo Teodoro.
Originariamente la sede era suffraganea dell'arcidiocesi di Otranto.
La cattedrale venne edificata nel 1114 dal vescovo Formoso con l'aiuto del conte di Lecce Goffredo d'Altavilla, fratello di Roberto il Guiscardo; venne ristrutturata dopo il 1230, su disposizione del vescovo Roberto Vultorico.
Durante l'episcopato di Braccio Martelli, a metà XVI secolo, ci fu un forte impulso all'edilizia religiosa, infatti in questo periodo aprirono nuovi cantieri, tra i più importanti quello della Basilica di Santa Croce.
Dal 17 maggio 1518 fino al 3 giugno 1521 la diocesi di Lecce fu unita alla diocesi di Alessano.
Periodo barocco
Nella seconda metà del XVI secolo, la Chiesa leccese iniziò una rivoluzione architettonica che sarebbe durata circa due secoli. Con gli stimoli pervenuti dal barocco romano e del plateresco spagnolo, i vescovi di Lecce, e gli ordini religiosi presenti in città, avviarono una serie di modifiche e di nuove strutture, che poco dopo influenzarono anche le residenze signorili, tutto ciò fu l'inizio del barocco leccese, che trovò nella Chiesa la sua più grande promotrice. Si venne a creare in alcuni casi una specie di simbiosi vescovo-architetto, come nei casi di mons. Luigi Pappacoda, con Giuseppe Zimbalo, e Antonio e Michele Pignatelli con Giuseppe Cino.
Nel 1661 Luigi Pappacoda commissionò la ricostruzione del duomo all'architetto Giuseppe Zimbalo, che concluse i lavori nel 1682; nel 1751 mons. Alfonso Sozy Carafa vi fece aggiungere l'artistico portone in rovere.
Nel XVII secolo Lecce divenne un vero e proprio cantiere a cielo aperto, in questo periodo iniziarono i lavori per la costruzione della Basilica di San Giovanni Battista o del Rosario, della Chiesa di Sant'Irene, della Chiesa di Santa Teresa, della Chiesa di Sant'Anna, della Chiesa di Santa Chiara, della Chiesa di Sant'Angelo o di Santa Maria di Costantinopoli, della Chiesa di San Matteo, della Chiesa della Madre di Dio o delle Scalze e di altre. Si comprende, quindi, come l'attività della Chiesa leccese, sia stata fondamentale per lo sviluppo dell'intera città.
Antonio Pignatelli, vescovo di Lecce dal 1671 al 1682, divenne papa, con il nome di Innocenzo XII.
Nel XVIII secolo la Chiesa leccese continuò, anche se con meno frenesia, ad erigere chiese barocche, i principali esempi sono Chiesa delle Alcantarine o di Santa Maria della Provvidenza e la Chiesa del Carmine.
Il seminario, completato nel 1709, venne fatto edificare dal vescovo Michele Pignatelli, che ne affidò progettazione e realizzazione a Giuseppe Cino.
Epoca contemporanea
Nel 1956, si tenne a Lecce il XV Congresso Eucaristico nazionale[4], e papa Pio XII inviò come suo delegato l'allora cardinale Angelo Giuseppe Roncalli (futuro papa Giovanni XXIII).
Il 28 settembre 1960 la diocesi, fino ad allora suffraganea dell'arcidiocesi di Otranto, divenne immediatamente soggetta alla Santa Sede in virtù della bolla Cum a nobis di papa Giovanni XXIII.
Il 20 ottobre 1980 Lecce è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Conferentia Episcopalis Apuliae[5] di papa Giovanni Paolo II; Francesco Minerva fu l'ultimo vescovo ed il primo arcivescovo metropolita di Lecce.
Il 17 e 18 settembre 1994 l'arcidiocesi di Lecce ricevette la visita apostolica di papa Giovanni Paolo II che in tale occasione inaugurò il nuovo seminario arcivescovile e definì la città di Lecce "una vera e propria città chiesa".
Nel 2006, nel 50º anniversario del XV Congresso Eucaristico nazionale, si è tenuto un Congresso eucaristico diocesano, presieduto da mons. Cosmo Francesco Ruppi, a cui hanno partecipato i vescovi e arcivescovi suffraganei e, delegati da papa Benedetto XVI, i cardinali Salvatore De Giorgi e Angelo Sodano[6].
Cronotassi dei vescovi
- Sant'Oronzo †
- San Fortunato di Lecce † (68 - ?)
- Donato † (attestato nel 163)
- Leucio †
- Dionisio † (261 - ?)
- Biagio †
- Leucio II †
- Venanzio † (attestato nel 553)
- ...
- Teodoro Bonsecolo † (attestato nel 1057)
- Formoso Bene † (attestato nel 1114)
- Gualtiero I † (attestato nel 1134)
- Penetrano † (attestato nel 1179)
- Pietro Guarini † (1180 - 1185)
- Fulco Bello † (1200 - ?)
- Roberto Voltorico † (1214 - 1252)
- Gualtiero II † (attestato nel 1255)
- Roberto Sanblasio † (1260 - ?)
- Godefredo † (1268 - ?)
- Roberto di Noha † (attestato nel 1301)
- Giovanni de Glandis † (1339 - 1348)
- Roberto Guarini † (9 novembre 1348 - ?)
- Antonio De Ferraris † (4 luglio 1373 - ?)
- Leonardo † (8 novembre 1386 - 1389 nominato vescovo di Castro di Puglia)
- Antonio da Viterbo, O.F.M. † (17 dicembre 1389 - ?)
- Tommaso Morganti † (1409 - 17 marzo 1419 nominato vescovo di Nocera Umbra)
- Curello Ciccaro † (19 dicembre 1419 - 1429)
- Tommaso Ammirato, O.S.B. † (2 marzo 1429 - 1438 deceduto)
- Guido Giudano, O.F.M. † (6 agosto 1438 - 1453 nominato arcivescovo di Bari e Canosa)
- Antonio Ricci † (20 luglio 1453 - 24 dicembre 1483 deceduto)
- Roberto Caracciolo, O.F.M. † (8 marzo 1484 - 18 luglio 1485 nominato vescovo di Aquino)
- Antonio Tolomei † (18 luglio 1485 - 1498 deceduto)
- Cardinale Luigi d'Aragona † (19 dicembre 1498 - 24 marzo 1502 dimesso) (amministratore apostolico)
- Giacomo Piscicelli † (24 marzo 1502 - 1507)
- Pietro Matteo d'Aquino † (12 febbraio 1508 - 1511 deceduto)
- Ugolino Martelli † (9 aprile 1511 - 18 maggio 1517 nominato vescovo di Narni)
- Giovanni Antonio Acquaviva d'Aragona † (18 maggio 1517 - 1525 deceduto)
- Consalvo di Sangro † (19 gennaio 1525 - 1530)
- Alfonso di Sangro † (9 marzo 1530 - 20 aprile 1534 dimesso)
- Cardinale Ippolito de' Medici † (20 aprile 1534 - 26 febbraio 1535) (amministratore apostolico)
- Giovanni Battista Castromediano † (26 febbraio 1535 - 1552)
- Braccio Martelli † (12 febbraio 1552 - 17 agosto 1560 deceduto)
- Cardinale Giovanni Michele Saraceno † (13 settembre 1560 - 29 novembre 1560) (amministratore apostolico)
- Annibale Saraceno † (29 novembre 1560 - 1591 dimesso)
- Scipione Spina † (10 maggio 1591 - 6 marzo 1639 deceduto)
- Luigi Pappacoda † (30 maggio 1639 - 17 dicembre 1670 deceduto)
- Antonio Pignatelli † (4 maggio 1671 - 12 gennaio 1682 nominato segretario della Congregazione per i Vescovi e i Regolari), futuro papa Innocenzo XII
- Michele Pignatelli, C.R. † (26 gennaio 1682 - 20 novembre 1695 deceduto)
- Fabrizio Pignatelli † (25 febbraio 1696 - 12 maggio 1734 deceduto)
- Giuseppe Maria Ruffo di Bagnara † (25 maggio 1735 - 3 febbraio 1744 nominato arcivescovo di Capua)
- Scipione Sersale † (3 febbraio 1744 - 11 luglio 1751 deceduto)
- Alfonso Sozy Carafa, C.R.S. † (15 novembre 1751 - 19 febbraio 1783 deceduto)
- Sede vacante (1783-1792)
- Salvatore Spinelli, O.S.B. † (26 marzo 1792 - 18 dicembre 1796 nominato arcivescovo di Salerno)
- Sede vacante (1797-1818)
- Nicola Caputo † (21 dicembre 1818 - 6 novembre 1862 deceduto)
- Sede vacante (1862-1872)
- Valerio Laspro † (6 maggio 1872 - 20 marzo 1877 nominato arcivescovo di Salerno)
- Salvatore Luigi Zola, C.R.L. † (22 giugno 1877 - 27 aprile 1898 deceduto)
- Evangelista Di Milia, O.F.M.Cap. † (15 novembre 1898 - 17 settembre 1901 deceduto)
- Gennaro Trama † (14 febbraio 1902 - 9 novembre 1927 deceduto)
- Alberto Costa † (7 dicembre 1928 - 2 agosto 1950 deceduto)
- Francesco Minerva † (17 dicembre 1950 - 27 gennaio 1981 ritirato)
- Michele Mincuzzi † (27 gennaio 1981 - 7 dicembre 1988 ritirato)
- Cosmo Francesco Ruppi†(7 dicembre 1988 - 16 aprile 2009 ritirato)
- Domenico Umberto D'Ambrosio (16 aprile 2009 - 29 settembre 2017 ritirato)
- Michele Seccia, dal 29 settembre 2017
Prelati provenienti dall'arcidiocesi di Lecce
Viventi:
- Cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo
- Donato Negro, arcivescovo di Otranto
- Luigi Pezzuto, arcivescovo titolare di Torre di Proconsolare e Nunzio Apostolico in El Salvador, Belize e Antille
- Lucio Angelo Renna, vescovo di San Severo
- Marcello Semeraro, vescovo di Albano
- Fernando Tarcisio Filograna, vescovo di Nardò-Gallipoli
Deceduti:
- Giuseppe Carata (1915 - 2003), arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie (-Nazareth).
- Vito De Grisantis (1941 - 2010), vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca.
- Nicola Riezzo (1904 - 1998), arcivescovo di Otranto.
Statistiche
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 295.280 persone contava 296.580 battezzati, corrispondenti al 99,0% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 163.000 | 164.000 | 99,4 | 270 | 180 | 90 | 603 | 170 | 580 | 39 | |
1970 | 225.274 | 225.324 | 100,0 | 220 | 155 | 65 | 1.023 | 83 | 560 | 52 | |
1980 | 247.096 | 247.177 | 100,0 | 213 | 142 | 71 | 1.160 | 99 | 519 | 65 | |
1990 | 265.376 | 269.708 | 98,4 | 214 | 148 | 66 | 1.240 | 3 | 86 | 427 | 74 |
1999 | 255.000 | 257.804 | 98,9 | 206 | 151 | 55 | 1.237 | 25 | 78 | 393 | 76 |
2000 | 266.000 | 268.580 | 99,0 | 205 | 151 | 54 | 1.297 | 27 | 67 | 358 | 76 |
2001 | 265.000 | 267.224 | 99,2 | 212 | 152 | 60 | 1.250 | 30 | 76 | 324 | 76 |
2002 | 274.770 | 276.979 | 99,2 | 213 | 153 | 60 | 1.290 | 30 | 75 | 324 | 76 |
2003 | 250.123 | 252.923 | 98,9 | 208 | 148 | 60 | 1.202 | 31 | 75 | 324 | 76 |
2004 | 258.225 | 260.988 | 98,9 | 200 | 140 | 60 | 1.291 | 31 | 74 | 334 | 76 |
2010 | 269.351 | 266.351 | 99,0 | 190 | 135 | 55 | 1.404 | 31 | 88 | 313 | 76 |
2013 | 273.697 | 274.517 | 99,7 | 180 | 122 | 58 | 1.520 | 38 | 75 | 277 | 77 |
2016 | 295.280 | 296.580 | 99,6 | 162 | 115 | 47 | 1.822 | 35 | 63 | 248 | 77 |