Manuel Isidro Manrique de Lara
Manuel Isidro Manrique de Lara Arcivescovo | |
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Età alla morte | 63 anni |
Nascita | Madrid 15 maggio 1681 |
Morte | Madrid 1º febbraio 1745 |
Sepoltura | Chiesa di Santo Domingo el Real (Madrid) |
Nominato vescovo | 21 luglio 1731 papa Clemente XII |
Consacrazione vescovile | 5 ottobre 1732 dall'arc. Diego de Astorga y Céspedes |
Elevazione ad Arcivescovo | 5 maggio 1738 papa Clemente XII |
Incarichi ricoperti | |
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Manuel Isidro Manrique de Lara , o de Orozco Manrique de Lara (Madrid, 15 maggio 1681; † Madrid, 1º febbraio 1745) è stato un arcivescovo inquisitore generale spagnolo.
Cenni biografici
Nacque a Madrid il 15 maggio 1681, da Micaela Zapata y Chacón, marchesi di Olías e Mortara e moglie di Juan Orozco e Manrique de Lara, nativo di Barcellona.
Durante la sua infanzia fu paggio della regina Maria Anna di Neuburg, seconda moglie di Carlo II.
Formazione e ministero sacerdotale
Ricevette una buona educazione e una laurea in diritto canonico, presso l'università di Alcalá. Fu canonico decano della cattedrale di Toledo.
Ministero episcopale
Nel 1732 Filippo V di Spagna lo promosse vescovo della diocesi di Jaén, che prese possesso il 17 settembre. Nel 1738 fu elevato arcivescovo di Santiago di Compostela.
Filippo V lo volle inquisitore generale, con dispensa pontificia per il mantenimento dell'arcivescovado, di papa Benedetto XIV. Fu confermato in carica il 24 gennaio 1742, che mantenne fino alla sua morte, succedendo ad Andrés de Orbe y Larreátegui. Fu anche consigliere di Stato.
Durante il suo mandato come inquisitore tolse il divieto al consulto dei libri e documentazione contenuti nell'abbazia del Sacromonte a Granada[1]. La Massoneria fu condannata per la prima volta nel 1738 da Clemente XII con la bolla In Eminenti Apostolatus e anche l'inquisizione spagnola iniziò a occuparsi della questione. La prima persona nota processata in Spagna per la sua presunta appartenenza a una loggia fu il sacerdote Francisco Roscebet, condannato nel 1744 dal tribunale di Madrid a scomunica e esiliato dal paese.
Morte
Morì a Madrid il 1º febbraio 1745 e fu sepolto nella chiesa madrilena di Santo Domingo el Real.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Papa Innocenzo X
- Cardinale Francesco Peretti di Montalto
- Cardinale Federico Borromeo iuniore
- Vescovo Juan Asensio Barrios, O. de M.
- Cardinale Pedro de Salazar Gutiérrez de Toledo, O. de M.
- Cardinale Luis Antonio Belluga y Moncada, C.O.
- Cardinale Diego de Astorga y Céspedes
- Arcivescovo Andrés de Orbe y Larreátegui
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Jaén | Successore: | |
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Rodrigo Marín y Rubio[2] | 21 luglio 1732 - 5 maggio 1738 | Andrés Cabrejas Molina[3] |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Santiago de Compostela | Successore: | |
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José del Yermo Santibáñez[4] | 5 maggio 1738 - 1º febbraio 1745 | Cayetano Gil Taboada[5] |
Predecessore: | Inquisitore generale di Spagna | Successore: | |
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Andrés de Orbe y Larreátegui | 1742 - 1º febbraio 1745 | Francisco Pérez de Prado y Cuesta |
Note | |
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Bibliografia | |
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