Marcello Passeri

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Marcello Passeri
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 63 anni
Nascita Ariano
7 giugno 1678
Morte Roma
25 settembre 1741
Sepoltura Chiesa di Santa Maria in Portico (Roma)
Conversione
Appartenenza Diocesi di Ariano
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono 10 giugno 1702 (suddiaconato 19 dicembre 1699)
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Ordinazione presbiterale 10 giugno 1702
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Nominato arcivescovo 5 marzo 1731 da Clemente XII
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Consacrazione vescovile Roma, 11 marzo 1731 dal card. arc. Juan Álvaro Cienfuegos Villazón
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28 settembre 1733 da Clemente XII (vedi)
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Proclamazioni
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Eventi
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
(EN) Scheda su gcatholic.org
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
(EN) Scheda su Salvador Miranda
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Marcello Passeri indicato anche come Passari (Ariano, 7 giugno 1678; † Roma, 25 settembre 1741) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Biografia

Nacque il 7 giugno 1678 ad Ariano nel Regno di Napoli, da Ascanio Passeri e Antonia Intonti. Fu battezzato lo stesso giorno della sua nascita. Il suo cognome è indicato anche come Passari.

Formazione e ministero sacerdotale

Dopo i primi studi con i Gesuiti, studiò giurisprudenza a Napoli e successivamente all'Università La Sapienza di Roma dove conseguì il dottorato in utroque iure, sia in diritto canonico che civile, il 20 maggio 1699. Ricevette il suddiaconato il 19 dicembre 1699 e fu ordinato presbitero il 10 giugno 1702, lo stesso giorno in cui ricevette il diaconato. Nella diocesi di Ariano fu canonico del capitolo della cattedrale e vicario generale e praticò la legge come difensore dei poveri.

Nel 1709 si recò a Roma su invito del cugino Giovanni Zaverio da Leone, uditore del cardinale Lorenzo Corsini, futuro papa Clemente XII. A Roma approfondì gli studi giuridici. Già revisore dei conti del cardinale Álvaro Cienfuegos, S.J., quando il cugino fu elevato all'episcopato, divenne uditore del cardinale Corsini. Benedetto XIII, che lo aveva incontrato a Benevento, da arcivescovo, lo nominò tra i canonisti del Concilio di Roma (1725). Conclavista del cardinale Corsini nel conclave del 1730, in cui il cardinale fu eletto papa. Uditore Santissimo; dopo la promozione al cardinalato divenne pro-uditore. Il papa lo nominò canonico del capitolo della Patriarcale Basilica Vaticana ma rifiutò.

Ordinazione episcopale

Eletto da Clemente XII Arcivescovo titolare di Nazianzo il 5 marzo 1731, fu consacrato l'11 marzo 1731 a Roma, dall'arcivescovo di Monreale, cardinale Álvaro Cienfuegos Villazón, S.J.; Assistente al Soglio Pontificio 31 marzo seguente. Reggente della Penitenzieria Apostolica (sigillatore) il 12 giugno 1731 e datario della cancelleria.

Cardinalato

Da Clemente XII fu anche creato cardinale presbitero nel Concistoro del 28 settembre 1733 ricevette il cappello rosso e il titolo di Santa Maria in Ara Coeli, il 2 dicembre 1733. Insieme ai cardinali Neri Maria Corsini e Antonio Saverio Gentili, fu incaricato dal papa di cercare di porre fine alla disputa tra la corte reale del Portogallo e la Santa Sede. La missione fu coronata da successo e sancito dalla firma di un concordato presso la biblioteca del convento dell'Aracoeli a Roma. A memoria dell'evento padre Giuseppe Maria di Evora, poi ministro plenipotenziario del Portogallo a Roma, fece dipingere un ritratto, che si trova ancora in quella biblioteca, in cui compaiono i tre cardinali e padre Evora. Protettore dell'Ospizio Apostolico San Michele e della Congregazione Benedettina di Monte Vergine dal 21 gennaio 1737. Partecipò al conclave del 1740 che elesse Benedetto XIV.

Morte

Nel 1741 cominciò a soffrire di diverse malattie e si recò a Loreto per riprendersi. Ritornato a Roma, dove si aggravò, ricevette la visita di Benedetto XIV a casa sua, poco prima di morire. Morì il 25 settembre 1741 a Roma. Trasferito nella Chiesa di Santa Maria in Portico (Roma) il 26 settembre 1741. Il giorno successivo ebbe luogo la capella papalis; come da suo testamento fu sepolto al centro di quella chiesa sotto una lapide con lo stemma cardinalizio e un'elegante iscrizione posta dal nipote Giuseppe Antonio Passari .

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo titolare di Nazianzo Successore: Arcbishop.png
Giovanni Minotto Ottoboni 5 marzo 1731 - 28 settembre 1733 Marcello Crescenzi I
II
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X
con
con
Giovanni Minotto Ottoboni {{{data}}} Marcello Crescenzi
Predecessore: Reggente della Penitenzieria Apostolica Successore: Emblem Holy See.svg
Pompeo Aldrovandi 12 giugno 1731 - 28 settembre 1733 Serafino Cenci I
II
III
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X
con
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Pompeo Aldrovandi {{{data}}} Serafino Cenci
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria in Ara Coeli Successore: Kardinalcoa.png
Alamanno Salviati 2 dicembre 1733 - 25 settembre 1741 Carlo Leopoldo Calcagnini I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Alamanno Salviati {{{data}}} Carlo Leopoldo Calcagnini
Bibliografia
  • (IT) Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. 9 vols, vol. VIII, Stamperia Pagliarini, Roma, 1794, pp. 262-264
  • (IT) , Notizie per l'anno 1736, Nella Stamperia del Chracas, presso S. Marco al Corso, Roma, 1736, pp. 187, 188
  • (IT) , Notizie per l'anno bisestile 1752, Nella Stamperia del Chracas, presso S. Marco al Corso, Roma, 1752, pp. 120, n. 5
  • (LA) Remigium Ritzler, Sefrin Pirminum, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. VI (1730-1799), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1968, pp. 7, 46, 303
  • (DE) Sabrina M. Seidler, Christoph Weber, Päpste und Kardinäle in der Mitte des 18. Jahrhunderts (1730-1777): das biographische Werk des Patriziers von Lucca, Bartolomeo Antonio Talenti (a cura di), Peter Lang, Frankfurt am Main; New York, 2007. (Beiträge zur Kirchen- und Kulturgeschichte, Bd. 18), pp. 222-224
Voci correlate