Nicolò Guidi di Bagno
Nicolò Guidi di Bagno Cardinale | |
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Guillaume Vallet (1632–1704), Ritratto del cardinale Nicolò Guidi di Bagno (1878), incisione; Rijksmuseum (Amsterdam) | |
Età alla morte | 79 anni |
Nascita | Rimini 1584 |
Morte | Roma 23 agosto 1663 |
Sepoltura | Chiesa dei Cappuccini (Roma) |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato arcivescovo | 14 marzo 1644 da papa Urbano VIII |
Consacrazione vescovile | Vaticano, Cappella Pio V, 29 marzo 1644 dal card. vescovo Antonio Marcello Barberini |
Creato Cardinale |
9 aprile 1657 da Alessandro VII (vedi) |
Cardinale per | 6 anni, 4 mesi e 14 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Nicolò Guidi di Bagno (Rimini, 1584; † Roma, 23 agosto 1663) è stato un arcivescovo e cardinale italiano.
Cenni biografici
Secondo figlio di Fabrizio Guidi di Bagno, marchese di Montebello, e di Laura Colonna, figlia di Pompeo Colonna, duca di Zagarolo. Fratello del cardinale Gianfrancesco Guidi di Bagno (1627). Nipote del cardinale Girolamo Colonna (1627), per parte di madre. È indicato anche come Niccolò de' Conti Guidi di Bagno.
Formazione e attività militare
Ha studiato fisica con appassionato interesse. Sposò Teodora Gonzaga, dei marchesi di Palazzuolo. Partecipò con le truppe pontificie alla difesa della Valtellina nel 1624. Nominato generale delle truppe pontificie nella Marca d'Ancona da papa Urbano VIII, occupò l'incarico per sette anni.
Dopo la morte della moglie, lasciò la vita militare per entrare nello stato ecclesiastico. Commissario della milizia pontificia nelle tre legazioni, 1644. Fece amicizia con René Descartes, che stimava molto suo fratello Gianfrancesco.
Ordini sacri: nessuna informazione trovata.
Episcopato
Eletto arcivescovo titolare di Atene il 15 marzo 1644. Consacrato il 29 marzo 1644, martedì di Pasqua, nella Cappella Pio V, in Vaticano, dal cardinale Antonio Marcello Barberini, coadiuvato da Celso Zani (ch), già vescovo di Città della Pieve, e da Giovanni Battista Scannaroli, vescovo titolare di Sidone. Nella stessa cerimonia è stato anche consacrato Giulio Rospigliosi, arcivescovo titolare di Tarso. Nunzio apostolico in Francia, dal 23 aprile 1644 al dicembre 1656.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 9 aprile 1657, ricevette la berretta rossa e il titolo di Sant'Eusebio il 23 aprile 1657. Trasferito alla sede di Senigallia, con titolo personale di arcivescovo il 28 maggio 1657. Si dimise dal governo della diocesi di Senigallia prima del 1° settembre 1659.
Morte
Morto il 27 agosto 1663 a Roma, fu esposto e sepolto nella Chiesa dei Cappuccini.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Cardinale Antonio Marcello Barberini, O.F.M. Cap.
- Cardinale Nicolò Guidi di Bagno
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Atene | Successore: | |
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Gaspare Mattei | 14 marzo 1644 - 9 aprile 1657 | Giacomo Altoviti |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Francia | Successore: | |
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Girolamo Grimaldi-Cavalleroni | 23 aprile 1644 - 5 dicembre 1656 | Celio Piccolomini |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Eusebio | Successore: | |
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Girolamo Grimaldi-Cavalleroni | 23 aprile 1657 - 27 agosto 1663 | Paolo Emilio Rondinini |
Predecessore: | Vescovo di Senigallia (titolo personale di arcivescovo) |
Successore: | |
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Francesco Cherubini | 28 maggio 1658 - 1º settembre 1659 | Claudio Marazzani |
Voci correlate | |
- Vescovi di Atene
- Nunzi apostolici per la Francia
- Cardinali presbiteri di Sant'Eusebio
- Vescovi di Senigallia
- Presbiteri italiani del XVII secolo
- Italiani del XVII secolo
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- Presbiteri per nome
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- Concistoro 9 aprile 1657
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