Pedro Pacheco de Villena
Pedro Pacheco Ladrón de Guevara Cardinale | |
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Età alla morte | circa 72 anni |
Nascita | La Puebla de Montalbán 1488 ca. |
Morte | Roma 5 marzo 1560 |
Sepoltura | Chiesa di Santa Clara (Puebla de Montalbán) |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 6 settembre 1532 da Papa Clemente VII |
Consacrazione vescovile | Non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
16 dicembre 1545 da Paolo III (vedi) |
Cardinale per | 14 anni, 2 mesi e 20 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Pedro Pacheco Ladrón de Guevara, o Pedro Pacheco de Villena, Pedro Pacheco y Guevara (La Puebla de Montalbán, 1488 ca.; † Roma, 5 marzo 1560) è stato un cardinale e vescovo spagnolo.
Cenni biografici
Nacque il 29 giugno 1488 a La Puebla de Montalbán da genitori provenienti da due nobili famiglie della vecchia Castiglia: il padre, Alonso Téllez Girón, era signore di La Puebla de Montalbán (presso Toledo) la madre era la nobile María Vélez Ladrón de Guevara. Studiò presso l'università di Salamanca, ottenendovi il dottorato in utroque iure; da sacerdote nel 1518 divenne cappellano di Carlo I. Quando nel 1522 il Generale delle inquisizioni riunite di Castiglia e di Aragona e reggente di Spagna fu eletto papa, col nome di Adriano VI, Pacheco lo accompagnò a Roma e ne divenne cameriere privato durante il suo breve pontificato, rimase presso la curia romana anche nei primi anni del successore Clemente VII.
Ministero episcopale
Rientrato in patria il re lo volle visitatore delle cancellerie reali di Valladolid e Granada. Visitatore dell'università di Salamanca, fu successivamente vescovo di Mondoñedo, Ciudad Rodrigo, Pamplona e, dal 1545 di Jaén, dignità per la quale è passato alla storia. Come cardinale giennensis agì al concilio di Trento.
Cardinalato
Fu creato cardinale nel concistoro del 16 dicembre 1545 da papa Paolo III: la nomina non fu subito ben accolta dalla Curia romana, tanto che ricevette il galero solo cinque anni dopo, per i sospetti sulla sua partecipazione al sacco di Roma del 1527 e sull'appoggio dato alle norme contro la libertà della Chiesa in Spagna.
Ricevette la berretta rossa e il titolo di Santa Balbina, il 10 marzo 1550. Partecipò al conclave del 1549-1550, che elesse papa Giulio III. Re Carlo I di Spagna lo nominò viceré di Napoli nel maggio 1553 incarico che tenne fino al maggio 1555.
Trasferito alla sede di Sigüenza nel 1554, non partecipò al primo conclave del 1555, che elesse papa Marcello II mentre fu presente al senco di quell'anno che vide l'elezione di papa Paolo IV. Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 10 gennaio 1556 al 14 gennaio 1558. Optò per l'ordine dei cardinali vescovi e la sede suburbicaria di Albano nel 1557. Fu tra i conclavisti nel 1559 che elessero papa Pio IV. Questi lo volle inquisitore del tribunale del Sant'Uffizio a Roma.
Morì a Roma il 5 marzo 1560 e fu inizialmente sepolto nella basilica romana di santa Maria in Aracoeli; anni dopo, il suo corpo fu traslato nella chiesa di Santa Clara nel francescano convento della sua città natale e sepolto nella tomba di famiglia.
Promotore in concilio dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Pedro Pacheco, vescovo di Jaén, rappresentante dell'imperatore, fu il protagonista assoluto della discussione sull'immacolata concezione di Maria al concilio di Trento.
Circa la questione dell'immacolata concezione al Concilio, fu lui a dare inizio alla controversia, chiedendo addirittura ai Padri la definizione dogmatica del mistero mariano, fu lui a sostenerla per tutto il periodo del dibattito, fu lui a riconoscersi sconfitto al termine del dibattito, benché fosse riuscito a ottenere la menzione della questione nel decreto sul peccato originale.
Dal 24 maggio 1546, i teologi e i padri conciliare si dedicarono alla definizione del peccato originale, ma sin da subito emerse, su richiesta del cardinale giennensis, la necessità di sottolineare la singolarità della Vergine, ancora controversa sul piano teologico e non ancora definita dal magistero: dopo un ampio dibattito, nell'arco di poco più di una ventina di giorni, i Padri giunsero ad una soluzione, non includendo la Vergine Maria nel tema del peccato originale.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Mondoñedo | Successore: | |
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Jerónimo Suárez Maldonado (Ch) | 6 settembre 1532 - 11 aprile 1537 | Antonio de Guevara, O.F.M. |
Predecessore: | Vescovo di Ciudad Rodrigo | Successore: | |
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Pedro Fernández Manrique | 11 aprile 1537 - 21 maggio 1539 | Antonio Ramírez de Haro (Ch) |
Predecessore: | Vescovo di Pamplona | Successore: | |
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Juan Reina (Ch) | 21 maggio 1539 - 9 gennaio 1545 | Antonio de Fonseca (Ch), O.S.A. |
Predecessore: | Vescovo di Jaén | Successore: | |
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Francisco Mendoza (Ch) | 9 gennaio 1545 - 30 aprile 1554 | Diego Tavera Ponce de Léon (Ch) |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Balbina | Successore: | |
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Ottone di Waldburg | 10 marzo 1550 - 20 settembre 1557 | Lorenzo Strozzi |
Predecessore: | Viceré di Napoli | Successore: | |
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Luis Álvarez de Toledo y Osorio | 3 giugno 1553 - 23 marzo 1556 | Fernando Álvarez de Toledo |
Predecessore: | Vescovo di Sigüenza | Successore: | |
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Fernando Niño de Guevara (Ch) (amministratore apostolico) |
30 aprile 1554 - 5 marzo 1560 | Francisco Manrique de Lara (Ch) |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Federico Cesi | 10 gennaio 1556 - 14 gennaio 1558 | Giovanni Angelo de' Medici |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
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Francesco Pisani | 20 settembre 1557 - 5 marzo 1560 | Giovanni Gerolamo Morone |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Mondoñedo
- Vescovi di Ciudad Rodrigo
- Vescovi di Pamplona
- Vescovi di Jaén
- Cardinali presbiteri di Santa Balbina
- Vescovi di Sigüenza
- Cardinali Camerlenghi
- Cardinali vescovi di Albano
- Presbiteri spagnoli
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
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- Concistoro 16 dicembre 1545
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