San Giovanni Enrico Newman

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San Giovanni Enrico Newman, C.O.
Cardinale
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Santo
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John Henry Newman by Sir John Everett Millais, 1st Bt.jpg

John Everett Millais, Ritratto di John Henry Newman, 1881
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 89 anni
Nascita Londra
21 febbraio 1801
Morte Birmingham
11 agosto 1890
Sepoltura
  • 1ª: Cimitero dell'Oratory House a Rednal, vicino a Birmingham.
  • 2ª: Cappella dell'Oratorio dell'Immacolata Concezione a Edgbaston, Birmingham, Arcidiocesi di Birmingham.
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Roma, 30 maggio 1847 dal card. Giacomo Filippo Fransoni
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Creazione
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12 maggio 1879 da Leone XIII (vedi)
Cardinale per
Cardinale per 11 anni, 2 mesi e 30 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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pontificato
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pontificato
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il 22 gennaio 1991, da Giovanni Paolo II
Beatificazione 19 settembre 2010, da Benedetto XVI
Canonizzazione 13 ottobre 2019, da Francesco
Ricorrenza 9 ottobre
Altre ricorrenze
Santuario principale Birmingham
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
voce sul Dicastero delle Cause dei Santi
Sito ufficiale o di riferimento
Scheda su santiebeati.it
Scheda nel sito della diocesi o congregazione
Invito all'ascolto
Firma autografa
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San Giovanni Enrico Newman (John Henry) (Londra, 21 febbraio 1801; † Birmingham, 11 agosto 1890) è stato un teologo e cardinale inglese. È considerato uno dei più grandi intellettuali cattolici dell'800. È stato beatificato il 19 settembre 2010, canonizzato il 13 ottobre 2019.

Biografia

Il padre era un banchiere, molto premuroso nell'educazione dei figli. La madre proveniva da una famiglia di calvinisti francesi. Nel maggio 1808 John entrò nella scuola di Ealing e la frequentò per otto anni.

Formazione e ministero sacerdotale

Nell'agosto 1816, a quindici anni, ebbe una esperienza religiosa straordinaria, in seguito alla quale aderì a un credo ben definito ed ebbe coscienza di essere eletto alla gloria celeste.

Terminati gli studi a Ealing, entrò nel 1817 in un college di Oxford e decise di dedicarsi alla vita ecclesiastica anglicana. Nel 1824 fu ordinato diacono e iniziò il suo ministero nella Chiesa di san Clemente.

Nel 1828 gli venne affidata la cura spirituale della parrocchia di St. Mary's a Oxford. Nel 1832, terminato di scrivere il suo primo libro Gli ariani del IV secolo, nella quale muoveva il suo primo attacco al liberalismo razionalistico, intraprese un lungo viaggio in Italia e nel Mediterraneo con l'amico Froude. In Sicilia si ammalò gravemente.

Durante la malattia ebbe un'altra esperienza spirituale profonda, per la quale si sentì chiamato a una particolare missione nella sua patria.

Durante il viaggio di ritorno, sulla nave, compose la celebre poesia-preghiera Kindly light.

Tornato in Inghilterra, insieme a Froude, Pusey, John Keble, fondò il cosiddetto Movimento di Oxford (Oxford Movement), di cui divenne il capo e l'animatore.

Il ritiro a Littlemore e la conversione

Iniziò a scrivere dei Tracts ("Opuscoli") e continuò la predicazione dal pulpito del St. Mary's. Nel febbraio del 1841 scrisse il Tract 90, nel quale spiegava in chiave cattolica i 39 articoli della fede anglicana.

Venne condannato dalle università, poi dai vescovi anglicani. Si ritirò così con i suoi amici a Littlemore, dove rimase fino al 1846.

Il 19 settembre del 1843 rinunziò all'ufficio di parroco di St. Mary's e pronunziò la sua ultima predica da anglicano. Nella riflessione e nel silenzio maturò la sua conversione al cattolicesimo. Il 9 ottobre 1845 pronunciò la sua abiura nelle mani del passionista beato Domenico Barberi, ed entrò nella Chiesa cattolica. Altri suoi amici lo seguirono nella adesione alla Chiesa di Roma.

Ordinazione presbiterale e attività culturale

J. H. Newman nella piena maturità

Circa un anno dopo, Newman si recò a Roma dove, dopo qualche mese di studi, il 30 maggio 1847 venne ordinato presbitero. Nel dicembre dello stesso anno tornò in patria e il 1º febbraio successivo fondò l'Oratorio filippino di Maryvale.

Il 12 novembre 1851 fu nominato rettore dell'università cattolica di Dublino (Holy Trinity), che resse fino al 1858. Nell'anno successivo assunse la direzione della rivista The Rambler ("Il girovago)". Vi pubblicò due articoli che non furono subito compresi, per cui cadde in sospetto presso alcuni esponenti della gerarchia cattolica.

Nel 1864 rispose alle accuse di Kingsley con l' Apologia pro vita sua, che gli fece riacquistare grande prestigio in tutto il Regno Unito.

In polemica con Gladstone difese il Concilio Vaticano I e l'infallibilità pontificia, anche se non era ultramontanista spinto e sapeva bene i limiti della definizione dogmatica della infallibilità pontificia.

Cardinalato

Newman in età avanzata

Gli ultimi anni di vita trascorsero in relativa tranquillità. Nel 1879, papa Leone XIII, facendosi interprete del desiderio unanime dei cattolici inglesi, lo creò cardinale con il titolo di San Giorgio al Velabro.

Morte

Morì l'11 agosto del 1890 a Edgbaston.

Sulla sua tomba fece incidere questa frase, sintesi del suo "vagabondaggio" (rambling) o, meglio, "pellegrinaggio" Ex umbris et imaginibus in veritatem, "dall'ombra e dai simboli alla verità".

Culto

Dopo un lungo iter processuale, è stato beatificato il 19 settembre 2010 da Benedetto XVI a Birmingham, quindi canonizzato il 13 ottobre 2019 da Papa Francesco. È il primo inglese proclamato santo dai tempi dello scisma anglicano del XVI secolo.

Festa liturgica 9 ottobre (data del suo ingresso nella Chiesa cattolica).

Il pensiero

Poeta delicato e raffinato prosatore, espresse il meglio di se stesso nel An assay in aid of a grammar of assent del 1870. L'opera è nota in Italia con il titolo Grammatica dell'assenso. In quest'opera Newman, difendendo il concetto cattolico di tradizione contro lo scritturalismo protestante, vuol dimostrare come nel corso della storia della Chiesa il messaggio evangelico, in maniera simile al granello di senape della parabola evangelica, si è sviluppato mantenendo sì la sua natura e i suoi principi fondamentali, ma anche assimilando elementi nuovi che arricchirono ed esplicarono la fede primitiva.

Un aforisma riassume molto bene il suo pensiero:

« Se fossi obbligato a introdurre la religione nei brindisi dopo un pranzo (il che in verità non mi sembra proprio la cosa migliore), brinderò, se volete, al Papa; tuttavia prima alla coscienza, poi al Papa. »

Opere

Kindly light

Guidami, Luce gentile, in mezzo alle tenebre
guidami Tu.
Buia è la notte e la mia casa è lontana:
guidami Tu.
Dirigi tu il mio cammino; di vedere lontano
non te lo chiedo - un solo passo sicuro mi basta.
In passato non pensavo così, né ti pregavo:
guidami Tu.
Amavo scegliere da solo la via; ma ora
guidami Tu.
Amavo la luce del giorno e senza timore
cedevo all'orgoglio - non ricordare, ti prego, il passato.
A lungo tu mi sei stato vicino;
posso dunque ripetere:
guidami Tu.
Fra acquitrini e paludi, fra crepacci e torrenti
finché la notte è trascorsa.
All'alba, quei volti di angeli torneranno a sorridere,
da me amati un tempo e poi purtroppo perduti.

La sua attività di intellettuale profondamente religioso segnò le sue molteplici opere che possono essere divise tra il periodo anglicano e quello cattolico.

Nell'Anglicanesimo

Tra le opere anglicane si possono segnalare:

  • Parochial and plain sermons (1828-1843)
  • Sermons preached before the university of Oxford (1826-1842)
  • Sermons on subjets of the day (1831-1841)
  • Tracts of the times (1833-1841): circa 30 su 90 opuscoli

Nel cattolicesimo

Le opere più importanti del periodo cattolico sono:

  • Loss and gain; story of a convert (1848): romanzo quasi del tutto autobiografico.
  • Discourses addressed to mixed congregations (1849)
  • Difficulties of Anglicans, due voll. (1850-1866); il secondo contiene la lettera al dott. Pusey, che è un vero e proprio trattato originale di mariologia
  • Callista, a sketch of the third century (1856), romanzo in cui confuta i pregiudizi inglesi sulla pietà cattolica "italiana".
  • Sermons preached on various occasions (1857)
  • Idea of University (1858)
  • Apologia pro vita sua. History of my religious opinions (1864), in cui narra il suo cammino di conversione al cattolicesimo
  • Dream of Gerondius (1868): poemetto in cui trascrive in termini poetici il suo itinerario spirituale
  • An assay in aid of a grammar of assent (1870): il suo capolavoro di filosofia religiosa; traduzione italiana: Grammatica dell'assenso

L'edizione completa delle sue opere in italiano è curata dalla Jaca Book.

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale diacono di San Giorgio al Velabro Successore: Kardinalcoa.png
Sede vacante (1875-1879)
Tommaso Maria Martinelli
15 maggio 1879 - 11 agosto 1890 Sede vacante (1890-1914)
Francis Aidan Gasquet
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Sede vacante (1875-1879)
Tommaso Maria Martinelli
{{{data}}} Sede vacante (1890-1914)
Francis Aidan Gasquet
Predecessore: Cardinale protodiacono Successore: Kardinalcoa.png
Giuseppe Pecci il Giovane 8 febbraio - 11 agosto 1890 Joseph Hergenröther I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giuseppe Pecci il Giovane {{{data}}} Joseph Hergenröther
Bibliografia
  • Giovanni Velocci, Giovanni Enrico Newman, in Ermanno Ancilli (a cura di), Dizionario Enciclopedico di spiritualità, Città Nuova, Roma 1990, vol. 2, pp. 1703-1710, con ampia bibliografia e sintesi del pensiero newmaniano
  • Enciclopedia Biografica Universale, Biblioteca Treccani, Roma, 2007, vol. 14, pp. 202-204
  • Carlo Caffarra, John Henry Newman: una proposta educativa per la comunicazione oggi, ne Il Nuovo Areopago, nn. 3-4/2011, pp. 30-36.
Voci correlate
Collegamenti esterni