San Nicodemo




San Nicodemo Personaggio del Nuovo Testamento | |
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Membro del Sinedrio discepolo di Gesù | |
Michelangelo Buonarroti, Pietà Bandini (part. Nicodemo), 1547 - 1555 ca., marmo; Firenze, Museo dell'Opera del Duomo | |
Morte | ? |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Canonizzazione | pre-canonizzazione |
Ricorrenza | 31 agosto |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
![]() | Nel Martirologio Romano, 31 agosto, n. 1:
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San Nicodemo († ...) è un personaggio del Nuovo Testamento, fariseo e membro del Sinedrio, nominato varie volte nel Vangelo secondo Giovanni:
- si reca di notte[1] da Gesù (Gv 3,1-21 );
- interviene in sua difesa presso i sommi sacerdoti e i farisei quando questi vorrebbero arrestarlo (Gv 7,45-53 );
- aiuta Giuseppe di Arimatea a deporne il cadavere nella tomba (Gv 19,39-42 )..
Dal suo nome è derivato il termine "nicodemismo" con il quale si intende una forma di appartenenza ad un'ideologia o credo religioso o politico tenuta nascosta ai più e coltivata nel segreto.
I dati biblici

Giovanni, fra le righe, ci fornisce molte informazioni storiche su Nicodemo:
- è fariseo ed è un capo dei Giudei (3,1); potrebbe essere membro del sinedrio[2];
- è maestro in Israele (3,10): sarebbe un dottore della Legge, che gode di una certa fama e prestigio;
- è ricco, come dimostra il particolare della quantità di mirra e aloe portata per ungere il corpo di Gesù (Gv 19,39 ): la mistura recata da Nicodemo era infatti molto costosa, al di fuori della portata di una persona comune: la quantità indicata era utilizzata per la sepoltura di un re.
In entrambe le occasioni in cui cita Nicodemo dopo la prima visita, l'evangelista ribadisce che si tratta della stessa persona che era andata a trovare Gesù.
Ci si è chiesti perché il solo evangelista Giovanni ci parla di Nicodemo. Probabilmente ciò è perché Giovanni è testimone oculare sia del colloquio notturno, sia della sepoltura. La sua conoscenza del sommo sacerdote (cfr. Gv 18,15 ), inoltre, gli permette di sapere cosa fu detto alle riunioni del Sinedrio.
Nella tradizione della Chiesa
La tradizione narra che egli ebbe a soffrire molto da parte degli ebrei e che le sue reliquie furono scoperte nell'anno 415.
Gli Atti di Pilato
A Nicodemo è attribuito un Vangelo apocrifo, detto anche Atti di Pilato, scritto in greco all'inizio del IV secolo.
La prima parte, dove Nicodemo è protagonista, difende l'innocenza di Pilato. La seconda parte narra la discesa di Gesù agli inferi.
Culto
È ritenuto santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa Ortodossa; la sua memoria liturgica si celebra il 31 agosto.
Note | |
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