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Étienne-Charles de Loménie de Brienne (Parigi, 9 ottobre 1727; † Sens, 19 febbraio 1794) è stato un cardinale, arcivescovo e politico francese.
Cenni biografici
Nato a Parigi, Francia, da una famiglia nobile che comprendeva ministri di stato fin dai tempi del re Enrico III. Secondo dei tre figli di Nicolas-Louis de Loménie, conte di Brienne e di Anne-Gabrielle Chamillart. Gli altri fratelli erano François (marchese di Brienne, colonnello del reggimento dell'Artois, morto in guerra nel 1747) e Louis-Marie-Athanase (conte di Brienne, ministro di Stato per la guerra, che fu giustiziato sulla ghigliottina il 10 maggio 1794, insieme a due figli e una figlia).
Formazione e ministero sacerdotale
Fu destinato dai genitori allo stato ecclesiastico. Ha studiato al Collège d'Harcourt di Parigi, dove ha studiato materie umanistiche; e più tardi, all'Università La Sorbona di Parigi, dove ottenne il dottorato in teologia l'8 marzo 1752.
Ordinato presbitero]] l'8 marzo 1752. Vicario generale di Rouen, 1752. Membro dell'Académie des Sciences e dell'Académie des Inscriptions. Nel 1758 si recò a Roma come conclavista del cardinale Paul d'Albert de Luynes, arcivescovo di Sens. Abate commendatario dell'abbazia premostratense di Bassefontaine, diocesi di Troyes, 1759. Nominato alla sede di Condom dal re Luigi XV di Francia il 15 agosto 1760.
Episcopato
Eletto vescovo di Condom dal papa il 19 dicembre 1760, fu consacrato l'11 gennaio 1761 nel noviziato domenicano di Saint-Germain, Parigi, dal cardinale Paul d'Albert de Luynes, arcivescovo di Sens. Rinunciò al governo della diocesi di Condom il 21 marzo 1763. Nominato alla sede di Tolosa dal re Luigi XV di Francia il 30 gennaio 1763. Promosso alla sede metropolitana di Tolosa dal papa il 21 marzo 1763; ricevette il pallio lo stesso giorno. Nel 1766 fu incaricato dal re di rimediare alla decadenza degli ordini monastici. Abate commendatario di Mont St. Michel dal 1766. Eletto membro dell'Académie Française il 25 giugno 1770 insediato il 6 settembre 1770. Abate commendatario di Mossaic, 1775, abate commendatario dell'abbazia di Moreilles, diocesi di La Rochelle; dell'abbazia di Saint-Wandrille e dell'abbazia di Saint-Ouen, arcidiocesi di Rouen. Celebrò un sinodo diocesano nel 1782.
Rinuncia al governo dell'arcidiocesi di Tolosa l'8 marzo 1788. Nominato alla sede di Sens dal re Luigi XVI di Francia il 23 gennaio 1788. Trasferito dal papa, su sua richiesta, alla sede metropolitana di Sens il 10 marzo 1788, ricevette il pallio lo stesso giorno. Tra i suoi amici c'erano i filosofi Jean Le Ronde d'Alembert e André Morellet e politici come Robert Turgot. La loro influenza lo spinse a entrare in politica, a opporsi e a sostituire Charles-Alexandre Calonne al ministero delle Finanze. Contrôleur general of Finances nel maggio 1787 e primo ministro nel 1788; l'insuccesso della sua opera costrinse il 15 luglio 1788 alla convocazione degli États Généraux; si dimise il 25 agosto 1788. Abate commendatario dell'abbazia di Corbie, diocesi di Amiens, 1788. Re Luigi XVI chiese la sua promozione al cardinalato.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 15 dicembre 1788; il papa gli inviò la berretta rossa con breve apostolico datato 16 dicembre 1788; pur trovandosi in Italia al momento della promozione, non si recò mai a Roma per ricevere la berretta rossa e il titolo; tornò in Francia a metà del 1790. Membro dell'Assemblea dei notabili. Accettò la Costituzione civile del clero il 30 gennaio 1791 e fu nominato dal governo francese vescovo costituzionale del dipartimento dell'Yonne. Scrisse al papa diverse lettere cercando di giustificare la sua condotta. In un breve del 23 febbraio 1791, papa Pio VI lo rimproverò severamente per la sua slealtà; egli rispose dimettendosi dal cardinalato il 26 marzo 1791; fu formalmente deposto dal papa nel concistoro del 26 settembre 1791.
Nel 1793 vendette una copia della Bibbia di Gutenberg alla Bodleian Library per 100 sterline. Il 9 novembre 1793, quando la Convenzione era al suo apice, fu arrestato a Sens e rinchiuso nella prigione locale; era in grande pericolo e apostatò per la propria incolumità. Poi è stato rilasciato. Fu nuovamente arrestato il 18 febbraio 1794; quelli che stavano per portarlo in prigione il giorno dopo passarono la notte in casa sua a bere; volevano che si unisse a loro e quando si è rifiutato, lo hanno picchiato e sottoposto a ogni tipo di abuso e lo hanno costretto a sottomettersi. Un'apoplessia pose fine al triste episodio.
Morte
Morto il 19 febbraio 1794 a Sens. Il suo corpo, trasportato da quattro uomini, fu sepolto, senza alcuna cerimonia, in una bara di legno, davanti alla porta principale, nella basilica di Saint-Savinien (che era sfuggita alla distruzione), nel cimitero noto come Champs-des-Martyrs, a Sens. Ciascuno sorvegliato da un soldato, ai suoi nipoti fu permesso di accompagnare le sue spoglie. A quel tempo, era proibito il culto in quella chiesa. Nel XIX secolo fu posta una piccola lapide che ricorda la sua presenza. Nel 1943 gli scavi archeologici permisero la scoperta del suo scheletro, i piedi a ovest e la testa a est come è consuetudine per un vescovo. I suoi resti furono posti in una cassa che fu riseppellita nello stesso posto.
Genealogia episcopale
Onorificenze
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Commendatore dell'Ordine dello Spirito Santo
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Opere
- Oraison funébre du Dauphin (Parigi, 1766)
- Compte-rendu au roi (Parigi, 1788)
- Le Conciliateur, in collaborazione con Turgot (Roma, Parigi, 1754)
Successione degli incarichi
Predecessore:
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Abate di commendatario di Moissac
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Successore:
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Jean-Louis de Gontaut, duca di Biron
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1755 - 1788
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Jean-Louis de Gontaut, duca di Biron
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