Sant'Alfonso Rodríguez
Sant'Alfonso Rodríguez, S.J. Religioso | |
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Santo | |
Sant'Alfonso Rodríguez | |
Età alla morte | 86 anni |
Nascita | Segovia 25 luglio 1531 |
Morte | Palma di Maiorca 31 ottobre 1617 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 20 maggio 1825, da Leone XII |
Canonizzazione | 15 gennaio 1888, da Leone XIII |
Ricorrenza | 31 ottobre |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 31 ottobre, n. 9:
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Sant'Alfonso Rodríguez (o Alonso) (Segovia, 25 luglio 1531; † Palma di Maiorca, 31 ottobre 1617) è stato un religioso spagnolo. Venne proclamato santo da papa Leone XIII nel 1888.
Biografia
L'umile Alfonso Rodriguez abbracciò la vita religiosa dopo varie traversie. Fu educato in un collegio gesuita ad Alcalá, che abbandonò per prendere il posto del padre come mercante di tessuti, attività in quel momento fiorente. A 27 anni si sposò e dal matrimonio nacquero due figli. Nel 1567 dapprima la morte della moglie poi quella dei due figli provarono duramente Alfonso.
A queste tremende sventure fecero seguito anche quelle finanziarie, gettandolo nelle ristrettezze. Tornò a studiare frequentando un corso di grammatica e retorica all'università di Valencia, con scarso successo. Trovò allora conforto nei libri di devozione. Decise di entrare, come fratello coadiutore, dai Gesuiti. Dopo il noviziato venne inviato nel collegio di Nostra Signora del Monte Sion a Palma di Majorca, dove rimase fino alla morte, avvenuta il 31 ottobre 1617.
La fama della sua santità e i carismi di cui Dio l'aveva dotato (visioni, preveggenza, miracoli) avevano attratto alla scuola dell'umile frate, che aveva dovuto interrompere gli studi universitari per scarso profitto, un folto gruppo di discepoli, fra i quali il futuro grande missionario, San Pietro Claver, a quel tempo studente di filosofia, del quale aveva predetto la vasta attività apostolica.
Il santo è indicato dalla Chiesa come esempio di tenera devozione mariana, espressa con la recita quotidiana del Rosario e dell'Ufficio dell'Immacolata, devozione che spesso otteneva amabili e straordinari interventi della Vergine nella sua vita. Questa dedizione e questi doni ne fecero un grande mistico della Spagna del suo tempo.
Tra i suoi molti scritti ricordiamo le memorie autobiografiche scritte per ordine dei suoi superiori dal 1604 al 1616, e alcuni scritti che trattano argomenti di ascetica di lucida penetrazione, frutto di una sapienza non attinta dai libri.
Culto
Papa Leone XII lo beatificò con il Breve del 20 maggio 1825; venne poi canonizzato da Leone XIII il 15 gennaio 1888.
La sua memoria liturgica si celebra il 31 ottobre.
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