Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni

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Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni
Archidioecesis Amalphitana-Cavensis
Chiesa latina
Amalfi Piazza del Duomo Italy 2.JPG
arcivescovo Orazio Soricelli
Sede Amalfi
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno
Regione ecclesiastica Campania
Nazione bandiera Italia
Vicario Osvaldo Masullo
Parrocchie 76 (7 vicariati )
Sacerdoti 97 di cui 67 secolari e 30 regolari
1.037 battezzati per sacerdote
32 religiosi 70 religiose 18 diaconi
101.270 abitanti in 150 km²
100.600 battezzati (99,4%% del totale)
Eretta 1986
Indirizzo

Salita Episcopio - 84011 Amalfi SA - Piazza Duomo, 9 - 84013 Cava de' Tirreni SA

tel. +39089871324; +39089872203 fax. 089.873.460 @
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2019 (gc ch)
Dati dal sito web della CEI
Collegamenti interni
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L'arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni (in latino: Archidioecesis Amalphitana-Cavensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno appartenente alla regione ecclesiastica Campania. Nel 2018 contava 100.620 battezzati su 101.270 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Orazio Soricelli.

Territorio

La zona pastorale di Amalfi si estende lungo la Costiera Amalfitana da Positano a Cetara e, verso l'interno, ad Agerola e Tramonti; comprende tredici comuni, di cui dodici in provincia di Salerno (Amalfi, Scala, Tramonti, Praiano, Minori, Furore Furore, Positano, Ravello, Atrani, Conca dei Marini, Maiori, Cetara) ed uno (Agerola) in provincia di Napoli, per complessive cinquanta parrocchie.

La zona pastorale di Cava de' Tirreni è tutta raccolta in una vallata, che si estende da nord a sud, fino a raggiungere il Tirreno nel Golfo di Salerno; a est e ad ovest la vallata è delimitata dall'Appennino campano. La zona pastorale comprende 26 parrocchie, di cui 20 nel comune di Cava de' Tirreni e 6 nel comune di Vietri sul Mare.

Sede arcivescovile è la città di Amalfi, dove si trova la Cattedrale di Sant'Andrea Apostolo.

Il territorio è suddiviso da 79 parrocchie, raggruppate in 7 foranie.

Storia

Amalfi

Non si conosce l'origine della sede vescovile di Amalfi; la prima notizia documentale si ritrova in una lettera del papa san Gregorio Magno al suddiacono Antemio, in cui viene citato il vescovo di questa Chiesa, Primenio.

Nel 987 essa viene eretta in arcidiocesi e sede metropolitana dal papa Giovanni XV. Nello stesso anno vengono erette a sedi vescovili, suffraganee della novella sede metropolitana, le città di Scala, Minori, Lettere e Capri.

Nel 1087 anche Ravello fu eretta a sede vescovile da papa Vittore III, con il privilegio di esenzione dalla giurisdizione metropolitana di Amalfi e immediatamente soggetta alla Santa Sede. Sotto l'episcopato di Matteo Capuano, il cardinale Pietro Capuano trasferì ad Amalfi da Costantinopoli il corpo dell'apostolo Andrea.

Nel 1603 la diocesi di Scala viene soppressa dal papa Clemente VIII a causa della scarsezza di abitanti, e incorporata alla diocesi di Ravello; il vescovo di questa città rimane, in quanto tale, immediatamente soggetto alla Santa Sede, mentre come vescovo di Scala è suffraganeo del metropolita di Amalfi.

Con il Concordato del 1818 tra il papa Pio VII e il re Ferdinando I delle Due Sicilie, anche le altre diocesi suffraganee vengono soppresse: Ravello e Minori furono incorporate alla sede metropolitana di Amalfi; Lettere fu assorbita nella diocesi di Castellammare e Capri fu aggregata alla diocesi di Sorrento.

Cava

Nel 1092 l'attuale territorio di Cava de' Tirreni, Vietri sul Mare e Cetara, pur continuando a far parte della diocesi di Salerno, fu affidato con bolla di Urbano II, nello spirituale come già nel temporale, al governo della Badia della Santissima Trinità di Cava, i cui abati lo governarono per tre secoli. Il 7 agosto 1394, il territorio fu staccato dalla diocesi di Salerno ed eretto in diocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede, sotto il governo degli abati della Santissima Trinità di Cava. I Cavesi, mal sopportando la dipendenza feudale dalla Badia, l'assalirono e devastarono più volte tra il 1335 e il 1508, reclamando la propria autonomia. Leone X accolse la loro richiesta e, con la bolla Sinceræ devotionis del 22 marzo 1513, costituì Cava in diocesi autonoma. Dal 1520 la diocesi di Cava de' Tirreni venera come patrono il vescovo Sant'Adiutore. Secondo i Bollandisti, questi fu uno dei vescovi africani che, in seguito all'invasione dell'Africa settentrionale da parte dei Vandali, si rifugiarono in Campania. Secondo la tradizione, Sant'Adiutore svolse il suo apostolato di evangelizzazione nella valle di Cava. A seguito del concordato tra la Santa Sede e il Regno di Napoli, con bolla del 27 luglio 1818, alla diocesi di Cava fu unita, æque principaliter, la diocesi di Sarno.

L'unificazione

Nel 1972 si procedette ad una ridistribuzione dei territori delle diocesi viciniori. Il 25 settembre le diocesi di Cava de' Tirreni e Sarno, affidate allo stesso vescovo, furono separate: Cava de' Tirreni fu unita in persona episcopi ad Amalfi; Sarno fu unita a Nocera dei Pagani. Il 30 settembre 1986 l'arcidiocesi di Amalfi e la diocesi di Cava de' Tirreni, fino a quel momento unite in persona episcopi, furono unite nella nuova arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

L'arcidiocesi al termine dell'anno 2018 su una popolazione di 101.270 persone contava 101.270 battezzati, corrispondenti al 99,4% del totale.

Note
  1. L'elenco seguente riporta l'elenco dei vescovi di Amalfi dalla prima prova documentale fino al 987, anno in cui venne elevata ad Arcidiocesi
  2. Nel 987 la diocesi di Amalfi fu eretta in arcidiocesi e sede metropolitana. Alcune città del circondario vennero erette a sedi vescovili suffraganee della novella sede metropolitana: Scala, Ravello, Minori, Capri, Lettere.L'elenco seguente riporta gli arcivescovi di Amalfi a partire dall'elevazione in arcidiocesi nel 987:
  3. L'elenco seguente riporta gli arcivescovi di Amalfi a partire dal 1818 fino al 1986:
  4. L'elenco seguente riporta i vescovi di Cava a partire dal 1513 fino al 1818:
  5. L'elenco seguente riporta i vescovi della diocesi unita Cava-Sarno a partire dal 1818 fino al 1972 quando le due diocesi vennero separate; Sarno fu unita alla diocesi di Nocera e Cava de' Tirreni fu unita in persona episcopi ad Amalfi. Mons. Alfredo Vozzi divenne Arcivescovo di Amalfi e Vescovo di Cava de' Tirreni.
  6. L'elenco seguente riporta gli arcivescovi di Amalfi-Cava de' Tirreni a partire dal 1982
Bibliografia
  • Vincenzo Taiani, La Diocesi di Amalfi. Brevi cenni storici e sviluppo demografico, Salerno 1972
  • Attilio Della Porta, Cava Sacra, Cava de' Tirreni 1965
  • Placido Lugano, L'Italia Benedettina, Roma 1929.
Voci correlate
Collegamenti esterni