Filippo Calandrini

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Filippo Calandrini
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 73 anni
Nascita Sarzana
1403
Morte Bagnoregio
18 luglio 1476
Sepoltura Basilica di San Lorenzo in Lucina (Roma)
Conversione
Appartenenza
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Eventi
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Filippo Calandrini (Sarzana, 1403; † Bagnoregio, 18 luglio 1476) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Giovinezza e primi incarichi

Nacque nel 1403 a Sarzana da Tommaso, di famiglia lucchese, e dalla sua seconda moglie Andreola Tomeo dei Bosi, vedova di Bartolomeo Parentucelli, padre di papa Niccolò V; era dunque fratello uterino del pontefice. Intraprese la carriera ecclesiastica come il fratello, e fu nominato protonotario apostolico e arcidiacono del capitolo della cattedrale di Lucca. Fu poi anche governatore del castello di Spoleto dall'agosto 1447. Fu nominato vescovo di Bologna il 18 dicembre 1447 dal fratello Niccolò V, eletto papa da pochi mesi.

Cardinalato

Fu creato cardinale presbitero nel concistoro del 20 dicembre 1448, ricevette il titolo di Santa Susanna il 3 gennaio 1449 e il cappello cardinalizio il 6 gennaio 1449 a Bologna, ma optò nel 1451 per il titolo più prestigioso di San Lorenzo in Lucina. Fu nominato legato pontificio della Marca anconitana. Si recò a Firenze nel 1452 insieme al cardinale Juan de Carvajal per accompagnare a Roma l'imperatore Federico III, che doveva essere incoronato dal papa. Dopo l'incoronazione i due cardinali riaccompagnarono l'imperatore fino ai confini dei domini pontifici.

Nominato camerlengo del Sacro Collegio dei cardinali nel 1454, partecipò al conclave del 1455, che elesse papa Callisto III e al successivo del 1458 che elesse papa Pio II, a cui era legato da vincoli di amicizia. Insieme al nuovo pontefice partecipò al congresso di Mantova, in cui fu proclamata una crociata contro i Turchi. Nel 1459 divenne anche penitenziere maggiore. Nel 1468 fu promosso cardinale vescovo di Albano. Prese parte al conclave del 1464, che elesse il cardinale veneziano Pietro Barbo a pontefice che prese il nome di Paolo II. Nel 1471 optò per la Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina.

Fu pure tra i conclavisti nel 1471, che elessero il della Rovere che prese il nome di papa Sisto IV, in quello stesso anno assunse la sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina.

Possedette anche diverse commende: del monastero benedettino di Santa Croce in Sassovivo, nella diocesi di Fiesole, di San Benedetto di Gualdo e Santa Maria di Sania, nella diocesi di Nocera, del monastero cistercense di Carreto, nella diocesi di Lodi, e di Santa Maria in Strada, nella diocesi di Bologna.

Come vescovo di Bologna eresse in Insigne Collegiata la Basilica di San Petronio (1464) ed accolse in città Santa Caterina dei Vigri (1465), permettendole di fondare il Monastero del Corpus Domini. Gli successe come amministratore apostolico il cardinale Francesco Gonzaga, legato pontificio della città.

Morte

Morì il 18 luglio 1476 a Bagnoregio, mentre tornava a Roma da Sarzana. Fu sepolto in una monumentale tomba eretta dal nipote Giovanni Matteo Calandrini in San Lorenzo in Lucina.

La traslazione della sede vescovile di Luni

Il cardinal Calandrini fu anche responsabile della traslazione della sede vescovile dall'antica città romana di Luni, abbandonata dall'XI secolo. Varie città ambivano a diventare la nuova sede del vescovo, in particolare Pontremoli, ma il Calandrini, con l'appoggio di Firenze, ottenne il 21 luglio 1465 da papa Paolo II la bolla Cui super omnes orbis, con cui la chiesa di Santa Maria in Sarzana veniva eretta a cattedrale. Di conseguenza, il borgo di Sarzana fu elevato al titolo di città.

Mecenatismo

Filippo Calandrini si rese benemerito, specialmente nella sua città natale, per le opere d'arte che commissionò. Con la nascita della diocesi lunense-sarzanese, la cattedrale fu abbellita da un rivestimento marmoreo della facciata, opera dei Riccomanni di Pietrasanta, e dal grandioso dossale marmoreo scolpito, posto sull'altare maggiore, rappresentante l'Assunzione della Vergine. Sempre a Sarzana, edificò il suo palazzo privato, prima dimora vescovile, e la cappella di San Tommaso, oggi unita alla cattedrale, dove fu posta l'ancona dell'Incoronazione della Vergine, opera di Lorenzo Riccomanni, rappresentativa del momento di incontro tra lo stile tardo-gotico e quello rinascimentale. Il progetto architettonico della cappella è di Benedetto Beltrame da Campione, mentre la decorazione scultorea è di Antonio Maffioli da Carrara. Nella Basilica di San Pietro a Roma fece erigere un monumento sepolcrale per il fratello Nicolò V.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Bologna Successore: BishopCoA PioM.svg
Giovanni del Poggio[1] 18 dicembre 144718 luglio 1476 Francesco Gonzaga
(amministratore apostolico)
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con
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Giovanni del Poggio[1] {{{data}}} Francesco Gonzaga
(amministratore apostolico)
Predecessore: Legato apostolico della Marca Anconitana Successore: Emblem Holy See.svg
Domenico Capranica 1º gennaio 14489 aprile 1451 Rodrigo Lanzol-Borja y Borja I
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con
con
Domenico Capranica {{{data}}} Rodrigo Lanzol-Borja y Borja
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Susanna Successore: CardinalCoA PioM.svg
Tommaso Parentucelli 3 gennaio 144924 novembre 1451 Alessandro Oliva, O.E.S.A. I
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con
con
Tommaso Parentucelli {{{data}}} Alessandro Oliva, O.E.S.A.
Predecessore: Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Jean le Jeune 24 novembre 145114 ottobre 1468 Giovanni d'Aragona I
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con
con
Jean le Jeune {{{data}}} Giovanni d'Aragona
Predecessore: Camerlengo del Collegio cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Alain de Coëtivy 1º novembre 14541º novembre 1455 Antonio Cerdá y Lloscos, O.SS.T. I

Latino di Carlo Orsini 19 gennaio 14718 gennaio 1472 Rodrigo Lanzol-Borja y Borja II
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con
Alain de Coëtivy {{{data}}} Antonio Cerdá y Lloscos, O.SS.T.
Predecessore: Penitenziere Maggiore Successore: Emblem Holy See.svg
Domenico Capranica 145918 luglio 1476 Giuliano della Rovere I
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con
con
Domenico Capranica {{{data}}} Giuliano della Rovere
Predecessore: Cardinale vescovo di Albano Successore: CardinalCoA PioM.svg
Latino di Carlo Orsini 14 ottobre 146830 agosto 1471 Roderic Llançol de Borja I
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con
con
Latino di Carlo Orsini {{{data}}} Roderic Llançol de Borja
Predecessore: Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Juan de Carvajal 30 agosto 147118 luglio 1476 Roderic Llançol de Borja I
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con
con
Juan de Carvajal {{{data}}} Roderic Llançol de Borja
Note
  1. Bishop Jean de Podio † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 15-11-2924
Bibliografia