Giovanni d'Aragona
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Giovanni d'Aragona Cardinale | |
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![]() | |
Età alla morte | 30 anni |
Nascita | Napoli 25 giugno 1456 |
Morte | Roma 17 ottobre 1486 |
Sepoltura | Basilica di Santa Sabina all'Aventino (Roma) |
Ordinato diacono | 1473 |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
10 dicembre 1477 da Sisto IV (vedi) |
Cardinale per | 8 anni, 10 mesi e 7 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su gcatholic.org (EN) Scheda su catholic-hierarchy.org (EN) Scheda su Salvador Miranda |
Giovanni d'Aragona (Napoli, 25 giugno 1456; † Roma, 17 ottobre 1486) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque a Napoli il 25 giugno 1456, quartogenito di Ferrante I, e della sua prima moglie, Isabella di Chiaromonte.
Come cadetto Giovanni fu avviato alla carriera ecclesiale con il compito di rappresentare gli interessi aragonesi presso la corte papale.
Formazione e carriera ecclesiastica
La sua educazione letteraria e religiosa fu affidata a Pietro Ranzano[1]. O.P., che in seguito divenne suo confessore e segretario particolare[2].
Durante la sua breve vita, durata in tutto ventinove anni, accumulò un numero ragguardevole di dignità ecclesiastiche. Giovanni, nel 1465, a sole nove anni era, in Terra di Lavoro, già luogotenente generale del regno di Napoli, quando il padre re Ferrante I gli conferì la commenda dell'abbazia della Santissima Trinità de La Cava; nel 1467 divenne anche abate commendatario dell'abbazia territoriale di Montevergine[2].
Nel 1471, le predette commende gli furono confermate dal papa Sisto IV che gli affidò, quale protonotario apostolico, anche l'abbazia di Montecassino; nel 1472 divenne affidatario dell'abbazia cistercense di Gesù di Nazareth di Montearagón nella diocesi di Huesca in Spagna.
Nel 1473, a Cassino ricevette il diaconato dalle mani del cardinale Roderic Llançol i de Borja, ed il 10 marzo 1475 ottenne l'abbazia di San Benedetto di Salerno. Ebbe anche in commenda l'abbazia di Mileto, a cui rinunciò agli inizi del 1481.
Il 10 novembre 1477, con dispensa di età, fu nominato amministratore perpetuo della sede arcivescovile di Taranto e gli fu concesso di indossare la porpora, tranne il cappello rosso, come già destinato alla dignità cardinalizia, unico esempio che si ha nella storia della chiesa di tale privilegio. Inoltre, amministrò la sede di Badajoz in Spagna dal 20 gennaio al 14 maggio 1479[2].
Cardinalato
Nel concistoro del 10 dicembre 1477, fu creato da papa Sisto IV cardinale diacono con il titolo cardinalizio di Sant'Adriano al foro. Il 25 gennaio seguente, il cappello cardinalizio gli venne imposto nel duomo di Napoli da Giovanni Paolo Vassalli[3], vescovo di Aversa e legato pontificio[2].
Il 19 aprile 1479, legato pontificio in Ungheria con l'intento di promuovere una crociata contro i Turchi. Partì da Roma il 31 agosto seguente e fu accolto in Ungheria presso la corte del cognato Mattia Corvino, marito di sua sorella Beatrice d'Aragona[4], che gli conferì l'amministrazione dell'arcivescovado di Esztergom[2].
Nel 1480 mutò titolo cardinalizio in quello di Sant'Adriano[2], per poi assumere nel 1483 quello di Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina
L'abate Luigi Tosti[5] ricorda come all'iniziativa del cardinale Giovanni si dovette la scoperta dell'esatta ubicazione delle sacre spoglie di san Benedetto e di santa Scolastica e la loro ricollocazione, per fini di conservazione e venerazione nell'abbazia[6]. La tradizione vuole che allo stesso si debba anche la scoperta, sotto l'altare dell'abbazia territoriale di Montevergine, delle spoglie di San Gennaro, che successivamente furono restituire alla città di Napoli dal cardinale Oliviero Carafa[7].
Arcivescovo di Salerno dal 1483, dallo stesso anno ebbe il titolo di cardinale di Santa Sabina e, dal 1484, di San Lorenzo in Lucina in commenda.
Agli inizi del 1485, il re Ferrante I, in considerazione delle spese affrontate nella guerra per liberare Otranto dai Turchi aveva imposto gravami fiscali al clero del regno di Napoli rifiutandosi di pagare il censo dovuto al papato entrando in conflitto con il papa Innocenzo VIII. Il re Ferrante I, per riappacificarsi con il papa, inviò il proprio figlio, il cardinal Giovanni, a Roma[2].
Morte
Ma il cardinale, non appena giunto a Roma, dove infuriava la peste, fu contagiato dal morbo. Giovanni d'Aragona morì il 17 ottobre 1485 a Roma, dove fu poi sepolto nell'abside dietro l'altare maggiore della Basilica di Santa Sabina[8].
Successione degli incarichi
Predecessore: | Amministratore apostolico di Cava de' Tirreni ed abate della Santissima Trinità | Successore: | ![]() |
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Ludovico Scarampi Mezzarota | 12 luglio 1465 - 17 ottobre 1485 | Oliviero Carafa |
Predecessore: | Abate commendatario di Montecassino | Successore: | ![]() |
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Papa Paolo II | 30 agosto 1471 - 17 ottobre 1485 | Giovanni de' Medici |
Predecessore: | Abate commendatario di Montearagón | Successore: | ![]() |
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Juan Aragón de Navarra[9] | 1473 – 1485 | Alfonso de Aragón[10] |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Taranto | Successore: | ![]() |
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Latino di Carlo Orsini (arcivescovo metropolita) |
10 novembre 1477 - 17 ottobre 1485 | Giovanni Battista Petrucci[11] (arcivescovo metropolita) |
Predecessore: | Cardinale diacono e presbitero di Sant'Adriano al Foro | Successore: | ![]() |
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Stefano Nardini | 10 dicembre 1477 - 10 settembre 1483 Titolo presbiterale pro hac vice dal 14 gennaio 1480 |
Giovanni Conti |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Badajoz | Successore: | ![]() |
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Pedro de Silva y Tenorio[12], O.P. (vescovo) |
20 gennaio - 14 maggio 1479 | Gómez Suárez de Figueroa[13] (vescovo) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Cosenza | Successore: | ![]() |
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Pirro Caracciolo[14] (arcivescovo metropolita) |
14 novembre 1481 - 17 ottobre 1485 | Niccolò Bucciardi Cybo[15] (arcivescovo metropolita) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Salerno | Successore: | ![]() |
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Pedro Guillermo de Rocha[16] (arcivescovo metropolita) |
15 gennaio 1483 - 17 ottobre 1485 | Ottaviano Bentivoglio[17] (arcivescovo metropolita) |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina | Successore: | ![]() |
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Filippo Calandrini | 10 settembre 1483 - 17 ottobre 1485 | Jorge da Costa |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Sabina (titolo presbiterale in commendam) |
Successore: | ![]() |
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Ausias Despuig | 10 settembre 1483 - 17 ottobre 1485 | Jean Bilhères de Lagraulas, O.S.B. |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Esztergom | Successore: | ![]() |
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Johann Beckenschlager[18] (arcivescovo metropolita) |
20 dicembre 1484 - 17 ottobre 1485 | Ippolito d'Este (arcivescovo metropolita) |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Amministratori apostolici di Spalato
- Abati commendatari di Montecassino
- Abati commendatari di Montearagón
- Amministratori apostolici di Taranto
- Primiceri della Basilica di San Marco
- Cardinali diaconi di Sant'Adriano al Foro
- Amministratori apostolici di Badajoz
- Amministratori apostolici di Cosenza
- Amministratori apostolici di Salerno
- Cardinali presbiteri di San Lorenzo in Lucina
- Cardinali presbiteri di Santa Sabina
- Amministratori apostolici di Strigonio
- Concistoro 10 dicembre 1477
- Cardinali italiani del XV secolo
- Italiani del XV secolo
- Cardinali del XV secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Sisto IV
- Biografie
- Cardinali italiani
- Nati nel 1456
- Nati il 25 giugno
- Nati nel XV secolo
- Morti nel 1486
- Morti il 17 ottobre