Filippo Campanelli
Filippo Campanelli Cardinale | |
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Età alla morte | 55 anni |
Nascita | Matelica 1º maggio 1739 |
Morte | Roma 18 febbraio 1795 |
Sepoltura | Chiesa di San Cesareo de Appia (Roma) |
Ordinazione presbiterale | nessuna informazione |
Creato Cardinale |
30 marzo 1789 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 5 anni, 10 mesi e 19 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Filippo Campanelli (Matelica, 1º maggio 1739; † Roma, 18 febbraio 1795) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nato a Mantelica. Figlio di Giuseppe Campanelli e Laura Finaguerra.
Formazione e attività prelatizia
Ha studiato al Collegio Marziale di Fermo e in seguito, all'Università La Sapienza di Roma, dove ha conseguito il dottorato in utroque iure, sia canonico che civile.
Coadiutore di Niccolò de Vecchi, avvocato concistoriale. Promotore della Fede, luglio 1778. Consultore della Congregazione dei Riti. Dimostrò la sua vasta conoscenza giuridica con la pubblicazione Dissertatio de alluvionibus et paludibus et pascuis ad alium translatis (Roma 1779) dedicata a papa Pio VI. Prelato domestico di Sua Santità, dicembre 1780. Consultore della S.Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione (Sant'Uffizio), dicembre 1780. Canonico della Patriarcale Basilica Vaticana, dicembre 1780. Protonotaio apostolico, gennaio 1781, Revisore di Sua Santità, aprile 1782. Questo incarico lo poneva continuamente in contatto diretto con il Papa. Esaminatore dei vescovi, luglio 1782. Abate commendatario di San Cristoforo, Fossombrone, dicembre 1782. Priore commendatario di S. Paolo e S. Domenico di Lovicato, S. Severino, dicembre 1784.
Cardinalato
Creato cardinale diacono nel concistoro del 30 marzo 1789, ricevette la berretta rossa il 2 aprile 1789 e la diaconia di Santa Maria della Scala il 3 agosto 1789. Pro-Pro-datario di Sua Santità, dal 3 aprile 1789 fino alla morte. Ascritto alle Sacre Congregazioni del Sant'Uffizio, Riti, Concilio Tridentino, Concistoriale, Avignone e Loreto. Protettore dei Padri Scolopi, dei Mercanti Fondacali di lana della città di Matelica, delle città di Cingoli e Osimo, di Terre di Montopoli, Ceprano e Fallerone; e della Confraternita di S. Giuseppe, Bagnacavallo; co-protettore della città di Matelica e della provincia di Marca. Membro della commissione istituita dal papa nel 1789 per esaminare le Puntualizzazioni di Ems e gli Atti del Sinodo di Pistoia, insieme ai Cardinali Gian Francesco Albani, Leonardo Antonelli, Hyacinthe Sigismond Gerdil, e Francesco Saverio de Zelada, Segretario di Stato. Il 26 marzo 1790 ottenne la dispensa per essere cardinale diacono senza aver ricevuto gli ordini minori.
Dopo lo scoppio della Rivoluzione Francese, gli fu chiesto di aderire, insieme ai cardinali Gian Francesco Albani, Vitaliano Borromeo, Leonardo Antonelli, Guglielmo Pallotta e Gregorio Antonio Maria Salviati, alla Congregazione per gli affari di Francia, che doveva esaminare la situazione seguita alla promulgazione della Costituzione civile del clero; e orientò le dure decisioni del papa che incontrava a giorni alterni con il cardinale Zelada, segretario di Stato. Trasferito alla diaconia di Sant'Angelo in Pescheria, il 29 novembre 1790. Trasferito alla diaconia di San Cesareo in Palatio, il 26 settembre 1791. Il cardinale Campanelli ebbe un ruolo di primo piano nelle difficili trattative tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, i cui rapporti si erano progressivamente inaspriti nel 1790. Dopo l'incontro tra papa Pio VI e il re Ferdinando IV di Napoli, in visita a Roma nella primavera del 1791, si cercò di trovare una soluzione al conflitto che si concentrò su tre questioni chiave: la nomina dei vescovi, la giurisdizione del nunzio apostolico e quella del tribunale ecclesiastico. Dal 24 al 31 luglio 1792 si svolsero a Castellione trattative per un accordo tra il plenipotenziario pontificio, il cardinale Campanelli, e il ministro napoletano Sir John Francis Edward Acton.
Nonostante l'abilità del cardinale, le trattative si arenarono, finendo con una situazione di stallo. Egli rimase, tuttavia, il massimo esperto del problema tra Roma e Napoli, tanto che durante un successivo avvicinamento tra le due parti, condotto nell'estate del 1794 a Roma, il papa lo tenne al corrente degli ultimi sviluppi. Nel 1793 fu invitato dalla Segreteria di Stato a mettersi in contatto con John Coxe Hippisley, inviato del governo britannico a Roma, in occasione del riavvicinamento diplomatico tra la Santa Sede e l'Inghilterra causato da comuni interessi controrivoluzionari. Il cardinale Campanelli, nell'ambito di questa attività, suggerì al clero britannico e irlandese una rigorosa linea di lealtà nei confronti del governo. Come risultato della sua abilità in questa materia, fu nominato protettore dei cattolici del Regno Unito il 27 gennaio 1795.
Morte
Morto il 18 febbraio 1795 a Roma. Esposto nella chiesa di San Marcello, dove si svolsero i funerali; sepolto nella sua diaconia di S. Cesareo in Palatio.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Pro-Datario di Sua Santità | Successore: | |
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Andrea Negroni (datario) |
3 aprile 1789 - 18 febbraio 1795 | Aurelio Roverella |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria della Scala | Successore: | |
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Gregorio Antonio Maria Salviati | 3 agosto 1789- 29 novembre 1790 | Luis María de Borbón y Vallabriga |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria | Successore: | |
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Fernando Spinelli | 29 novembre 1790- 26 settembre 1791 | Fabrizio Dionigi Ruffo |
Predecessore: | Cardinale diacono di San Cesareo in Palatio | Successore: | |
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Giovanni Corner | 26 settembre 1791- 18 febbraio 1795 | Giuseppe Albani |
Voci correlate | |
- Datari apostolici
- Cardinali diaconi di Santa Maria della Scala
- Cardinali diaconi di Sant'Angelo in Pescheria
- Cardinali diaconi di San Cesareo in Palatio
- Concistoro 30 marzo 1789
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