Aurelio Roverella
Aurelio Roverella Cardinale | |
---|---|
Età alla morte | 64 anni |
Nascita | Cesena 21 agosto 1748 |
Morte | Bourbonne-les-Bains 6 settembre 1812 |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Consacrazione vescovile | nessuna informazione |
Creato Cardinale |
21 febbraio 1794 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 18 anni, 6 mesi e 13 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su gcatholic.org (EN) Scheda su catholic-hierarchy.org (EN) Scheda su Salvador Miranda |
Aurelio Roverella (Cesena, 21 agosto 1748; † Bourbonne-les-Bains, 6 settembre 1812) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque a Cesena il 21 agosto 1748, ultimogenito dei cinque figli di Carlo Roverella, conte di Sorrivoli, e di Maria Toschi. Gli altri fratelli erano Giovanni (comandante della città e della provincia di Ferrara), Teresa (suora di santa Caterina di Cesena), Ippolito e Chiara.
Formazione e attività prelatizia
Fu destinato alla carriera ecclesiastica e mandato a Roma dove studiò legge. Fu conclavista del cardinale Luigi Maria Torrigiani nel 1769. Dopo l'elezione di papa Pio VI, suo connazionale, entrò in prelatura. Nel febbraio del 1785 fu nominato Uditore della Sacra Rota e nel luglio di quello stesso anno divenne prelato della Congregazione del Concilio. L'anno seguente ricevette la commenda di san Pietro in Vincoli e nel 1789 divenne uditore personale del pontefice, guadagnandosi presso di lui grande stima.
Cardinalato
Fu creato cardinale nel concistoro del 21 febbraio 1794, il 27 ricevette la berretta rossa e il 12 settembre il titolo cardinalizio di cardinale presbitero dei santi Giovanni e Paolo. Fu annoverato nelle sacre congregazioni del Sant'Uffizio, Concistoriale, del Concilio di Trento, dell'Esame dei vescovi nei sacri canoni e di Loreto. Divenne cardinale protettore dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali nel dicembre di quell'anno. Il 27 febbraio 1795 fu nominato pro-datario di Sua Santità. Fu camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali, nell'anno 1796 - 1797.
Nel 1797, quando papa Pio VI si ammalò, divenne cardinale plenipotenziario, funzione che ricoprì ancora dal 20 febbraio 1798 quando il pontefice fu fatto prigioniero dai francesi e deportato in Francia. Quando fu proclamata la Repubblica Romana e lo Stato Pontificio era occupato dai francesi, il cardinale fu costretto a lasciare Roma. Prese parte al conclave del 1799-1800, celebrato a Venezia, che vide l'elezione di papa Pio VII. Il neoeletto pontefice lo riconfermò pro-datario, carica che ha occupato sino alla morte. Il 23 maggio 1800 fu uno dei tre cardinali nominati al governo di Roma fino all'arrivo del pontefice. Nel settembre del 1802 ricevette In commendam l'abbazia di Fossanova, e ancora in quell'anno divenne protettore della Congregazione Vallombrosana. Nel 1808 fu espulso da Roma dai francesi e si ritirò a Ferrara.
Nel 1809 optò per l'ordine dei cardinali vescovi assumendo la sede suburbicaria di Palestrina, mantenendo in commendam il precedente. Verso la fine dell'anno 1809 gli fu ordinato di recarsi a Parigi. Ivi si manifestò fra i più favorevoli alla politica religiosa di Napoleone I e riuscì a condurre dalla sua parte cardinali e prelati, mostrandosi il più influente fra i "cardinali rossi".[1] Ovviamente prese parte al secondo matrimonio sia civile che religioso dell'imperatore. Quando si trattò di strappare a Pio VII, relegato a Savona, l'approvazione del decreto del 5 agosto 1811 sancito dal concilio di Parigi riguardo l'elezione dei vescovi, fu mandata una commissione di vescovi a Savona, e Napoleone volle che le tenesse dietro un gruppo di "cardinali rossi" quali consiglieri del papa per indurlo più facilmente a consentire; fra costoro fu il Roverella, che fu il redattore con mons. Francesco Bertazzoli del breve pontificio, con cui si riconosceva quanto s'era fatto a Parigi, ma che non fu sottoscritto dalla controparte imperiale, che avrebbe voluto avere molto di più.
Morte
Morì il 6 settembre 1812 a Bourbon-les-Bains nello Champagne in Francia. Fu sepolto nel Pantheon parigino.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo | Successore: | |
---|---|---|---|
Giuseppe Garampi | 12 settembre 1794 - 6 settembre 1812 in commendam dal 27 marzo 1809 |
Antonio Lamberto Rusconi |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
---|---|---|---|
Antonio Dugnani | 27 giugno 1796 - 24 luglio 1797 | Giulio Maria della Somaglia |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Palestrina | Successore: | |
---|---|---|---|
Alessandro Mattei | 27 marzo 1809 - 6 settembre 1812 | Diego Innico Caracciolo di Martina |
Note | |
| |
Bibliografia | |
|
- Cardinali presbiteri dei Santi Giovanni e Paolo
- Cardinali vescovi di Palestrina
- Cardinali Camerlenghi
- Concistoro 21 febbraio 1794
- Cardinali italiani del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Cardinali del XVIII secolo
- Cardinali per nome
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Cardinali creati da Pio VI
- Biografie
- Cardinali italiani
- Nati nel 1748
- Nati il 21 agosto
- Nati nel XVIII secolo
- Morti nel 1812
- Morti il 6 settembre