Francesco Carrara
Francesco Carrara Cardinale | |
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Età alla morte | 76 anni |
Nascita | Ghisalba 1º novembre 1716 |
Morte | Roma 26 marzo 1793 |
Sepoltura | Chiesa di San Silvestro in Capite |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | mai nominato |
Creato Cardinale |
14 febbraio 1785 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 8 anni, 1 mese e 12 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Francesco Carrara (Ghisalba, 1º novembre 1716; † Roma, 26 marzo 1793) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nato a Ghisalba, a pochi chilometri da Bergamo, da una famiglia nobile e cospicua. Figlio del conte Carlo Carrara e di Ana Maria Passi. Suo fratello Giacomo fu il fondatore dell'Accademia Carrara di Bergamo.
Formazione e attività prelatizia
Studi iniziali in lettere e filosofia presso il Collegio della Misericordia dei Gesuiti di Bergamo; frequentò poi l'Università di Padova, dove conseguì il dottorato in giurisprudenza; infine, si recò al Collegio Cerasoli, a Roma, di recente apertura, per studiare teologia; inoltre frequentò l'Università degli studi di Roma; studiò anche storia ecclesiastica e lingua e letteratura greca.
Soggiornò a Roma, probabilmente istigato da monsignor Giuseppe Alessandro Furietti, protettore dei giovani studenti bergamaschi, ed entrò nella prelatura romana. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia nel 1745. Revisore dei conti della nunziatura di Firenze. Prelato domestico di Sua Santità Benedetto XIV. Nel 1749 pronunciò, nella Patriarcale Basilica Vaticana, il discorso De apostolica Sancti Petri cathedra (Romae 1749) in onore di papa Benedetto XIV. Nominato prelato della Congregazione della Fabbrica di San Pietro nel marzo 1756, occupò il posto fino al 1780. Nel 1757 fu nominato prelato aggiunto nella Sacra Congregazione del concilio per l'accoglienza e l'esame dei rapporti di stato delle loro chiese che gli abati e gli ordinari sottopongono quando realizzano la visita ad limina.
Nel 1758 pronunciò in Campidoglio l'orazione Delle lodi delle belle arti (Roma 1758), nella quale manifestò la sua predilezione per la fede pura dei primi cristiani. Revisore civile del revisore generale della Camera Apostolica dal settembre 1759 al 1767. Uditore del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia nel novembre 1762 e luogotenente civile e giudice dello stesso tribunale, dal 1768 al 1770. Commendatario dei Santi Filippo e Giacomo di Bergamo, febbraio 1764. Consultore della Congregazione dell'Indice ed esaminatore dei Sacri Canoni fino alla fine del 1780. Secondo luogotenente civile dell'Uditore della Camera Apostolica, ottobre 1767. Segretario della S.Congregazione del Concilio Tridentino, aprile 1775.
Prima dell'ordinazione presbiterale (non sono state trovate ulteriori informazioni), ricevette il suddiaconato il 23 marzo 1776. Nel 1779 presentò al papa la sua dissertazione su La caduta del Velino nella Nera (Roma 1779).
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 14 febbraio 1785, ricevette la berretta rossa il 17 febbraio 1785 e il titolo di San Girolamo degli Schiavoni, 11 aprile 1785. Ascritto alle Congregazioni del Concilio Tridentino, di Propaganda Fide, dei Vescovi e Regolari, e dell'Indice. Protettore della chiesa e della nazione bergamesiana a Roma e degli ospedali di Narni, Perugia, Viterbo e Spoleto. Era un uomo di ortodossia intransigente e di deciso antigiansenismo. Nel 1789 fu tra i cardinali nominati dal papa per sovrintendere ai lavori della congregazione che esaminò gli Atti del sinodo di Pistoia. Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 29 marzo 1790 all'11 aprile 1791. Optò per il titolo di San Silvestro in Capite, l'11 aprile 1791. Era noto per la semplicità della sua vita e dei suoi costumi, per la sua sollecitudine e assistenza ai poveri.
Morte
Morto il 26 marzo 1793 a Roma. Il 2 aprile la salma fu traslata nella Chiesa di San Silvestro in Capite, a Roma, dove si svolsero i funerali il 3 aprile; sepolto in quella stessa chiesa dopo il funerale.
Opere
- (IT) La caduta del Velino nella Nera su gutenberg.beic.it, Arcangelo Casaletti, Roma, 1779
Successione degli incarichi
Predecessore: | Segretario della Congregazione del Concilio | Successore: | |
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Francesco Saverio de Zelada | 1º aprile 1775 - 14 febbraio 1785 | Filippo Carandini |
Predecessore: | Segretario della Congregazione per la Residenza dei Vescovi | Successore: | |
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? | 1º aprile 1775 - 14 febbraio 1785 | Antonio Domenico Gamberini |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Girolamo dei Croati | Successore: | |
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František Herzan von Harras | 11 aprile 1785 - 11 aprile 1791 | Cesare Brancadoro |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Giovanni de Gregorio | 29 marzo 1790 - 11 aprile 1791 | Ignazio Busca |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Silvestro in Capite | Successore: | |
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Giovanni Maria Riminaldi | 11 aprile 1791 - 26 marzo 1793 | Carlo Livizzani Forni |
Voci correlate | |
- Referendari dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia
- Segretari della Sacra Congregazione del concilio
- Segretari della Congregazione per la residenza dei vescovi
- Cardinali presbiteri di San Girolamo dei Croati
- Cardinali Camerlenghi
- Cardinali presbiteri di San Silvestro in Capite
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