Giovanni Colonna (cardinale XV secolo)
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Giovanni Colonna Cardinale | |
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![]() | |
Età alla morte | circa 50 anni |
Nascita | Roma 1456 ca. |
Morte | Roma 26 settembre 1506 |
Sepoltura | Basilica dei Santi XII Apostoli |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
15 novembre 1483 da Sisto IV (vedi) |
Cardinale per | 22 anni, 10 mesi e 11 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giovanni Colonna (Roma, 1456 ca.; † Roma, 26 settembre 1506) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque da Antonio, principe di Salerno, e da Imperiale di Stefano Colonna tra il 1450 e il 1460.
Avviato alla carriera ecclesiastica divenne protonotario apostolico, nel concistoro del 15 maggio 1480, papa Sisto IV lo creò cardinale della diaconia di santa Maria in Aquiro, assumendo il 10 novembre dello stesso anno l'amministrazione del vescovato di Rieti.
Nel concistoro del 2 giugno 1482, durante la guerra di Ferrara[1], che vide la maggior parte dei Colonna schierarsi al fianco del re di Napoli contro il papa, Giovanni Colonna, coinvolto dalla posizione assunta dalla famiglia, fu accusato insieme al cardinale Giovanni Battista Savelli di tenere un atteggiamento ostile al pontefice. Invano si difese dichiarandosi non responsabile delle azioni dei parenti: fu prima trattenuto in Vaticano, quindi rinchiuso in Castel Sant'Angelo.
Non bastò per liberarlo neanche la pace che Sisto IV concluse con la lega il 12 dicembre dello stesso anno: fu infatti posto in libertà soltanto il 15 novembre 1483. Prese immediatamente parte al concistoro nel quale furono creati cinque nuovi cardinali, fra cui Giovanni Battista Orsini, che egli accompagnò a casa festeggiandolo.
Non era la sua una rappacificazione sincera, tanto che nella sua casa si barricò il cugino Lorenzo Oddone nella primavera dell'anno seguente, prima di cadere prigioniero del pontefice. Successivamente, mentre i Colonna erano impegnati a difendersi dagli assalti congiunti degli Orsini, di Girolamo Riario[2] e delle milizie papali, l'11 giugno Giovanni Colonna indirizzò ai Conservatori una lettera di preghiera perché volessero intercedere presso il papa per far cessare le azioni ai danni dei suoi parenti e dei loro aderenti.
Dopo la morte di Sisto IV, si prodigò perché il conclave avvenisse in un luogo lontano da ogni interferenza, dove i cardinali potessero operare in piena tranquillità di spirito. Personalmente non si sentì affatto sicuro finché rimase nella città Girolamo Riario, capitano generale della Chiesa sotto papa Sisto IV, tanto che il 23 agosto non partecipò a una messa in memoria del papa defunto.
Nel conclave del 1484 contribuì all'elezione di Innocenzo VIII, il quale in compenso gli concesse in commendam l'abbazia di Subiaco e gli donò 25.000 scudi.
Nel conclave del 1492 fu tra gli oppositori, di Alessandro VI. Quando Carlo VIII di Francia entrò a Roma il 31 dicembre 1494, mentre la corte pontificia lasciò l'Urbe, Giovanni Colonna insieme con i cardinali Giuliano della Rovere, Giovanni Battista Savelli e Ascanio Maria Sforza, cavalcò accanto al sovrano e con essi insistette nel chiedere la deposizione del pontefice e la convocazione di un concilio. Tornò a Roma dopo la conclusione della campagna napoletana di Carlo VIII abbandonando da allora la causa francese.
Durante il 1497 e nell'anno successivo il cardinale Colonna, che come il suo casato, sostenne la causa aragonese, assistette a numerose cerimonie pubbliche nell'Urbe. Dopo il matrimonio di Cesare Borgia, tuttavia, il papa divenne così incondizionatamente filofrancese, che il soggiorno nella città dei cardinali che non lo erano si fece pericoloso e Giovanni Colonna se ne allontanò il 20 luglio 1499.
Non poté ritornare a Roma che alla morte del papa, per il conclave del settembre 1503, accolto da molte manifestazioni di simpatia. Dopo il breve pontificato di Pio III (durante il quale fece parte della commissione creata dal papa per pacificare i Colonna e gli Orsini), nel nuovo conclave Giovanni Colonna sostenne la candidatura del Della Rovere, che eletto 1° novembre assunse il nome di Giulio II.
Il nuovo papa gli concesse l'arcipresbiterato della basilica lateranense e per compiacerlo riunì di nuovo Cittaducale, che ne era stata separata da Alessandro VI, alla diocesi di Rieti. Negli anni successivi visse a Roma, partecipando a numerose cerimonie di carattere pubblico e privato. Nel 1507 accompagnò il papa a Bologna.
morì a Roma il 26 settembre 1508, dopo breve malattia, e fu sepolto nella basilica dei Santi XII Apostoli.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Aquiro | Successore: | ![]() |
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Étienne Aubert il Giovane | 3 giugno 1480 - 26 settembre 1508 | Luigi d'Aragona |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Rieti | Successore: | ![]() |
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Angelo Capranica (vescovo) |
10 novembre 1480 - 28 settembre 1508 | Pompeo Colonna (vescovo) |
Predecessore: | Abate commendatario di Notre-Dame de Bonnecombe | Successore: | ![]() |
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Giovanni Battista Cybo | 1º gennaio 1485 - 1º gennaio 1493 | Clemente Grosso della Rovere |
Predecessore: | Abate commendatario di Subiaco | Successore: | ![]() |
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Rodrigo Borgia | 16 agosto 1492 - 20 agosto 1501 | se stesso | I |
| |||
se stesso | 1º gennaio 1504 - 26 settembre 1508 | Pompeo Colonna | II |
Predecessore: | Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano | Successore: | ![]() |
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Giuliano della Rovere | 1º novembre 1503 - 26 settembre 1508 | Alessandro Farnese |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Cardinali diaconi di Santa Maria in Aquiro
- Abati commendatari di Notre-Dame de Bonnecombe
- Abati commendatari di Subiaco
- Amministratori apostolici di Rieti
- Arcipreti della Basilica di San Giovanni in Laterano
- Concistoro 15 novembre 1483
- Cardinali italiani del XV secolo
- Italiani del XV secolo
- Cardinali del XV secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Sisto IV
- Biografie
- Cardinali italiani
- Nati
- Morti nel 1506
- Morti il 26 settembre