Giovanni Stefano Menochio

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanni Stefano Menochio, S.J.
Presbitero
[[File:{{{stemma}}}|120px]]
[[File:{{{Stemma istituzione}}}|50px]]
al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
{{{note}}}
{{{motto}}}

[[File:{{{immagine}}}|250px]]

{{{didascalia}}}
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 79 anni
Nascita Padova
9 dicembre 1575
Morte Roma
4 febbraio 1655
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione Arona, 1594
Professione religiosa Arona, 21 settembre 1621
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale Milano, 1605
Nominato Abate {{{nominatoAB}}}
Nominato amministratore apostolico {{{nominatoAA}}}
Nominato vescovo {{{nominato}}}
Nominato arcivescovo {{{nominatoA}}}
Nominato arcieparca {{{nominatoAE}}}
Nominato patriarca {{{nominatoP}}}
Nominato eparca {{{nominatoE}}}
Consacrazione vescovile {{{C}}}
Consacrazione vescovile [[ {{{aC}}} ]]
Elevazione ad Arcivescovo {{{elevato}}}
Elevazione a Patriarca {{{patriarca}}}
Elevazione ad Arcieparca {{{arcieparca}}}
Creazione
a Cardinale
{{{P}}}
Creato
Creato
Cardinale
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per
Cardinale per
Cardinale elettore
Creazione a
pseudocardinale
{{{pseudocardinale}}}
Creazione a
pseudocardinale
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Consacrazione {{{Consacrazione}}}
Insediamento {{{Insediamento}}}
Fine pontificato {{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati {{{Pseudocardinali creati}}}
Sede {{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale {{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
Riammesso da
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
{{{inizio}}}
Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
{{{fine}}}
(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di {{{patrono di}}}
[[File:|250px]]
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia {{{dinastia}}}
Padre {{{padre}}}
Madre {{{madre}}}
Coniuge

{{{coniuge 1}}}

Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Motto reale {{{motto reale}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
{{{Festività}}}

Giovanni Stefano Menochio (Padova, 9 dicembre 1575; † Roma, 4 febbraio 1655) è stato un presbitero, storico e biblista italiano della Compagnia di Gesù.

Cenni biografici

Nacque a Padova il 9 dicembre 1575, cadetto dei undici figli di Giacomo, celebre giurista e senatore di Milano, e di Margherita Candiani.

Nel 1594 entrò nella Compagnia di Gesù ad Arona. Studiò filosofia dal 1596 al 1599 e teologia dal 1602 al 1606 all'Università di Brera, a Milano. In questa città fu ordinato sacerdote nel 1605 e ad Arona fece professione del quarto voto il 21 settembre 1621.

Fu superiore delle case della Compagnia a Cremona, Milano e Genova. Fu rettore del Collegio Romano, provinciale delle provincie di Milano e di Roma e admonitor dei prepositi generali Vincenzo Caraffa e Francesco Piccolomini.

Il grande impegno profuso nella Compagnia di Gesù, che lo portò a occupare posizioni di prestigio e responsabilità, non gli impedì di continuare a leggere, a studiare, ma soprattutto a scrivere e a divulgare quanto nelle sue lezioni universitarie insegnava.

La Bibbia e l'esegesi furono per il Menochio il centro di ogni sua riflessione. Per lui era necessario uno studio attento del Vecchio e del Nuovo Testamento, che fosse filologicamente accurato ma che sapesse rifuggire dalle insidie che protestanti ed ebraizzanti avevano seminato nell'interpretazione biblica. Pareva così riprendere la tradizione che nell'Europa di allora esercitavano biblisti di fama come lo spagnolo Benito Arias Montano, offrendo però ai suoi lettori la sicurezza di una lettura accurata ma insieme chiara, piana e soprattutto inequivocabilmente ortodossa.

Morì presso il Collegio Romano il 4 febbraio 1655.

Bibliografia
  • Stefania Pastore, Menochio, Giovanni Stefano, in Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 73 (2009), online