San José de Anchieta
San José de Anchieta, S.J. Presbitero | |
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Santo | |
Età alla morte | 63 anni |
Nascita | San Cristóbal de La Laguna 19 marzo 1534 |
Morte | Anchieta 9 giugno 1597 |
Ordinazione presbiterale | 1566 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 10 agosto 1736, da Clemente XII |
Beatificazione | 22 giugno 1980, da Giovanni Paolo II |
Canonizzazione | 3 aprile 2014, da Francesco |
Ricorrenza | 9 giugno |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 9 giugno, n. 9:
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San José de Anchieta (San Cristóbal de La Laguna, 19 marzo 1534; † Anchieta, 9 giugno 1597) è stato un presbitero, linguista e missionario spagnolo, evangelizzatore e difensore degli indigeni brasiliani, è detto l'Apostolo del Brasile: fu proclamato beato da papa Giovanni Paolo II nel 1980. Il 3 aprile 2014, papa Francesco, con la canonizzazione equipollente, lo proclamò santo. Le città di São Paulo e Rio de Janeiro lo annoverano tra i loro fondatori. È considerato il padre della letteratura brasiliana: a lui si deve la prima grammatica della lingua tupi. È il secondo santo nativo delle isole Canarie dopo Pedro de San José de Bethencourt..
Biografia
Infanzia
Nato nell'isola di Tenerife, nell'arcipelago delle Canarie, era figlio di Juan López de Anchieta, discendente della nobile famiglia basca Anchieta (Antxeta) che partecipò alla "rivolta dei Comuneri" contro l'imperatore Carlo V del Sacro Romano Impero.
Sua madre si chiamava Mencia Díaz de Clavijo y Llarena, originaria delle Isole Canarie, figlia di marrani. Il nonno, Sebastián de Llarena, era un ebreo convertito del regno di Castiglia. Dei dodici fratelli, oltre a lui, furono ordinati sacerdoti anche Pedro Núñez e Melchior.
Gioventù
José de Anchieta visse colla famiglia fino ai quattordici anni di età, quando si trasferì a Coimbra, in Portogallo, dove studiò filosofia nel Collegio delle Arti, annesso all'Università di Coimbra.
Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1551 con suo fratello. Divenne un eccellente umanista rinascimentale.
Missionario in Brasile
Manuel da Nóbrega, Provinciale dei Gesuiti nel Brasile, aveva richiesto missionari per l'evangelizzazione del Brasile, Simão Rodrigues, il Provinciale dell'Ordine, indicò, tra gli altri, José de Anchieta.
Anchieta, che soffriva di lombalgia, arrivò in Brasile il 13 giugno 1553, a meno di 20 anni di età, insieme ad altri presbiteri, come il basco Juan de Azpilcueta Navarro. Nello sviluppo della sua azione missionaria, fondò nell'altipiano di Piratininga il Collegio di San Paolo, del quale fu reggente e che divenne come l'embrione della città di San Paolo, insieme con altri presbiteri della Compagnia di Gesù, il 25 gennaio 1554. Questo villaggio contava, nei primi anni della sua esistenza 130 persone, 36 delle quali avevano ricevuto il battesimo.
Si occupò non solo di educare ed evangelizzare gli aborigeni, ma anche li difendeva dagli abusi dei colonizzatori portoghesi, che li volevano, non di rado, farli schiavi e prendere le loro mogli e figli.
Lottò contro i francesi stabiliti nella Francia Antartica nella baia della Guanabara, fu compagno di Estácio de Sá, che assistette negli ultimi momenti di vita. In questo periodo, fece da intermediario nelle controversie fra i portoghesi e gli indigeni, riuniti nella Confederazione dei Tamoi, offrendosi anche come ostaggio dei "Tamoi em Iperoig", mentre don Manuel da Nóbrega andava a San Vicente per ultimare i negoziati di pace fra gli aborigeni e i portoghesi. File:Lucílio de Albuquerque - Anchieta escrevendo o poema à Virgem, 1906.jpg Durante questa prigionia tra gli aborigeni, compose il "Poema alla Vergine": secondo la tradizione scrisse nella sabbia della spiaggia e memorizzato il poema e più tardi a San Vicente lo aveva trascritto.
Nel 1566 fu inviato a Bahia con l'incarico di informare il governatore Mem de Sá dell'andamento della guerra contro i francesi e chiedere l'invio di rinforzi portoghesi a Rio de Janeiro. In quest'epoca fu Ordinato Presbitero a trentadue anni di età.
Nel 1569 fondò il villaggio di Iritiba (oppure Reritiba), odierna Anchieta, nello stato dell'Espírito Santo. Don José diresse anche il "Collegio" di Rio de Janeiro per tre anni, dal 1570 al 1573.
Nel 1577 fu nominato provinciale della Compagnia di Gesù in Brasile, servizio che svolse fino al 1587. Dopo essersi ritirato a Reritiba, dovette ancora dirigere il "Collegio" dei gesuiti, a Vitória dell'Espírito Santo. Nel 1595 ottenne la dispensa da queste funzioni e si trasferì definitivamente a Reritiba dove morì; fu seppellito a Vitória.
Scritti
- De gestis Mendi de Saa, poema eroico di 2947 esametri, in cui si esalta l'opera di civilizzazione del terzo governatore del Brasile, fu pubblicata anonimamente a Coimbra, nel 1563, dal tipografo regio João Álvares. Di questa edizione si conosce solamente un unico esemplare, attualmente conservato nella Biblioteca Pubblica e Archivio Distrettuale di Évora. È il primo poema epico delle Americhe, avendo come scenario le azioni accadute nel primo triennio del governo di Mem de Sá. In Brasile è stata pubblicata a Rio de Janeiro nel 1997 una edizione fac-similare numerata, di 1.050 esemplari, presentata da Eduardo Portella, con introduzione di Paulo Roberto Pereira, edita dalla Fondazione Biblioteca Nazionale del Brasile, Dipartimento Nazionale del Libro.
- Arte de grammatica da lingoa mais usada na costa do Brasil (Grammatica della lingua più usata sulla costa del Brasile) è una grammatica della lingua tupi, pubblicata a Coimbra, da Antonio de Mariz, nel 1595. Di quest'edizione si conoscono solamente sette esemplari, di cui due si trovano nella Fondazione Biblioteca Nazionale del Brasile: il primo appartenne all'imperatore Pietro II del Brasile (1840-1889) e l'altro proveniente dalla collezione di José Carlos Rodrigues. È il secondo libro americano dedicato alla lingua dei nativi delle Americhe, dopo l'Arte de la lengua mexicana y castellana del 1571, pubblicata in Messico da fra Alonso de Molina.
- De Beata Virgine Dei Matre Maria, più noto come Poema alla Vergine, scritto durante i quattro mesi durante i quali fu ostaggio dei "peroig".
Il Cammino di Anchieta
Anchieta era noto, nella sua epoca, come "abarebebe" che, nella lingua tupi, significa "presbitero santo volante". La sua disposizione a camminare gli portava a percorrere, due volte al mese, il sentiero litoraneo fra Reritiba e Vitória, con piccole fermate per sermoni e un po' di riposo nelle località di Guarapari, Setiba, Ponta da Fruta e Barra do Jucu.
Questo tragitto di 105 chilometri viene percorso ancora oggi a piedi da turisti e pellegrini.
La canonizzazione
Benché il processo per la sua beatificazione fosse iniziato nella Capitaneria di Bahia nel 1617, fu beatificato solo nel giugno 1980 da papa Giovanni Paolo II. Il 3 aprile 2014, papa Francesco, con la canonizzazione equipollente, lo proclamò santo.
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