Luigi Tripepi
Luigi Tripepi Cardinale | |
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Età alla morte | 70 anni |
Nascita | Cardeto 21 giugno 1836 |
Morte | Roma 29 dicembre 1906 |
Sepoltura | Santuario della Madonna Assunta (Mallemace) |
Appartenenza | Arcidiocesi di Reggio Calabria |
Ordinazione presbiterale | 1864 |
Nominato vescovo | mai nominato |
Creato Cardinale |
15 aprile 1901 da Leone XIII (vedi) |
Cardinale per | 5 anni, 8 mesi e 14 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Luigi Tripepi (Cardeto, 21 giugno 1836; † Roma, 29 dicembre 1906) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nato a Cardetto, Arcidiocesi di Reggio Calabria, era il quarto dei nove figli del conte Antonino Tripepi (n. 1801), che fu sindaco di Cardeto nel 1867, e della sua seconda moglie, Margherita Manuardi (1805-1848), morta dopo la nascita del suo ultimo figlio, Fortunato, in una gravidanza difficile. Con la sua prima moglie, Epifania Talè, Antonino generò un maschio, che in seguito fu curato dalla matrigna. Nella prima infanzia fu battezzato e istruito dallo zio, Luigi Tripepi, parroco di Cardeto.
Formazione e ministero sacerdotale
Ha studiato al Pontificio Collegio Romano di Roma dal 1859, dove ha conseguito il dottorato in teologia; è entrato nella Compagnia di Gesù.
Ordinato nel 1864, ha insegnato retorica, ebraico, filosofia, matematica, storia della Chiesa, teologia dogmatica e morale, Sacre Scritture, eloquenza latina, italiana e greca al Collegio Tulliano di Arpino e successivamente a Veroli in seguito al suo ingresso con la Compagnia di Gesù, che alla fine ha lasciato a causa della severità della cosiddetta costituzione "Perinde ac cadaver" di Sant'Ignazio di Loyola.
Cameriere segreto di Sua Santità, 1868. Beneficiario della basilica patriarcale lateranense, 1870. Protonotario apostolico de numero participantium il 24 marzo 1874, innografo della Congregazione dei Riti, 1874, Consultore della Congregazione dell'Indice, 1878. ab legato in Portogallo, 1879. Canonico di San Lorenzo in Damaso, 1878. Canonico della basilica patriarcale lateranense, 1879. Prelato domestico di Sua Santità. Prelato Referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, 1883 e segretario della Commissione per gli Studi Storici, 1884. Canonico della basilica patriarcale vaticana,1885. Prefetto dell'archivio della Santa Sede, dal 19 settembre 1892 al maggio 1894. Segretario della Congregazione dei Riti, 16 giugno 1894. Sostituto della Segreteria di Stato dal 1° ottobre 1896 fino alla sua promozione al cardinalato.
Cardinalato
Creato cardinale diacono nel Concistoro del 15 aprile 1901, ha ricevuto il cappello rosso e la diaconia di Santa Maria in Domnica il 18 aprile 1901.
In seguito alla sua promozione a cardinale, ha accettato l'invito del marchese Sacchetti a risiedere al quarto piano del suo palazzo al n. 60 di via Giulia, a condizione che fosse spogliato di tutti i ricchi mobili, richiedendo invece per uso proprio un letto con materasso di paglia, un piccolo armadio e una cassettiera, alcune sedie e un tavolo da lavoro con libreria. Gli arredi sono stati completati da una targa, al di sopra del letto, con la scritta a carboncino di sua mano Morituro satis e un Crocifisso.
Prefetto della Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie, 7 gennaio 1903. Ha partecipato al conclave del 1903, che ha eletto Papa Pio X. Presidente dell'Accademia di Religione Cattolica, il 16 ottobre 1903. Pro-prefetto della Congregazione dei Riti (già Indulgenze e Sacre Reliquie), il 28 gennaio 1904.
Ha pubblicato trentasei volumi di storia apologetica dei papi e dieci volumi di poesia latina e italiana.
Morte
Morto il 29 dicembre 1906, dopo un ictus emorragico nel sonno; è stato trovato privo di sensi al mattino nella sua residenza romana quando i suoi servi entrarono nella stanza; rianimato per un certo periodo, è morto più tardi nello stesso giorno. Esposto nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini e sepolto nella cappella del capitolo dei canonici della patriarcale basilica vaticana, nel Cimitero di Campo Verano di Roma. Le sue spoglie furono riesumate nel 1993 e trasferite a Mallemace, vicino a Cardeto, Reggio Calabria, dove furono reinterrate in un piccolo mausoleo a lui intitolato, costruito vicino al Santuario della "Madonna Assunta di Mallemace", a cui era stato devoto fin dall'infanzia. Anche sua madre è stata sepolta in quel santuario.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano | Successore: | |
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Agostino Ciasca, O.E.S.A. | 19 settembre 1892 – maggio 1894 | Peter Wenzel |
Predecessore: | Segretario della Congregazione dei Riti | Successore: | |
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Placido Ralli | 16 giugno 1894 – 7 gennaio 1903 | Diomede Panici |
Predecessore: | Segretario della Cifra | Successore: | |
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Aristide Rinaldini | 1º ottobre 1896 – 15 aprile 1901 | Giacomo della Chiesa |
Predecessore: | Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato | Successore: | |
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Aristide Rinaldini | 1º ottobre 1896 – 15 aprile 1901 | Giacomo della Chiesa |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica | Successore: | |
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Agostino Bausa, O.P. | 18 aprile 1901 – 29 dicembre 1906 | Basilio Pompilj |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie | Successore: | |
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Serafino Cretoni | 7 gennaio 1903 – 28 gennaio 1904 | congregazione soppressa |
Predecessore: | Pro-prefetto della Congregazione dei Riti | Successore: | |
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Serafino Cretoni (prefetto) |
28 gennaio 1904 – 29 dicembre 1906 | Sebastiano Martinelli (prefetto) |
Voci correlate | |
- Segretari dell'Archivio Segreto Vaticano
- Prefetti della Congregazione dei Riti
- Segretari della Cifra
- Sostituti per gli affari generali della Segreteria di Stato
- Cardinali diaconi di Santa Maria in Domnica
- Prefetti della Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie
- Presbiteri ordinati nel 1864
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Concistoro 15 aprile 1901
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