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Basilio Pompilj (Spoleto, 16 aprile 1858; † Roma, 5 maggio 1931) è stato un arcivescovo e cardinale italiano.
Biografia
Formazione e ministero sacerdotale
Nacque a Spoleto nell'omonima Diocesi. Entrato nel seminario diocesano [1], si trasferì in seguito per gli studi universitari a Roma presso il Pontificio Seminario Romano.
Fu ordinato presbitero il 5 dicembre 1886 a Roma dove vi svolse il ministero pastorale per la diocesi di Roma fino al 1904. Divenuto funzionario della Penitenzieria Apostolica nel 1896, entrò a servizio della Sacra Congregazione del Conclio, come prelato aggiunto il 16 marzo 1898 e Segretario il 31 gennaio 1908. Fu promosso Revisore della Sacra Rota il 18 luglio 1904 e divenne Protonotario apostolico il 18 dicembre 1899.
Cardinalato
Pio X lo creò cardinale nel concistoro del 27 novembre 1911[2]; il 30 novembre seguente ricevette la berretta rossa e la diaconia di Santa Maria in Domnica. Il 7 aprile 1913 fu nominato Vicario generale per la Diocesi di Roma.
Ministero episcopale
Il 5 maggio 1913 fu nominato da Pio X arcivescovo titolare di Filippi; fu consacrato l'11 maggio seguente nella Chiesa di San Vincenzo de' Paoli alla Bocca della Verità a Roma, dal cardinale vescovo di Albano Antonio Agliardi, assistito dal vescovo titolare di Efeso Donato Raffaele Sbarretti Tazza, assessore della Sacra Congregazione del Sant'Uffizio e dal vescovo di Alatri Americo Bevilacqua ch. Optò per l'ordine dei cardinali vescovi e il titolo di cardinale presbitero di Santa Maria in Ara Coeli il 25 maggio 1914.
Partecipò al conclave del 1914, che elesse Papa Benedetto XV il quale lo nominò Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano il 28 ottobre dello stesso anno. Optò per l'ordine dei cardinali vescovi e della Sede suburbicaria di Velletri-Segni il 22 marzo 1917. Partecipò al conclave del 1922 che elesse Papa Pio XI. Fu legato pontificio al Consiglio Plenario dell'Umbria, ad Assisi il 15 giugno 1923; all'apertura e alla chiusura della Porta Santa, nella patriarcale basilica lateranense rispettivamente il 24 dicembre 1924 e 24 dicembre 1925; al Congresso Eucaristico di Chieti il 15 giugno 1929. Fu sottodecano del Collegio cardinalizio dal 9 luglio 1930 alla morte.
Morte
Morì il 5 maggio 1931, poco dopo mezzanotte a Roma. Fu sepolto al cimitero di Campo Verano a Roma. Il 18 dicembre 1933, i suoi resti furono riesumati e portati nella vicina basilica di San Lorenzo fuori le mura, dove fu celebrata una funzione da Giuseppe Palica, arcivescovo titolare di Filippi, Vicegerente della diocesi di Roma; la benedizione fu impartita dal cardinale Francesco Marchetti Selvaggiani, Vicario Generale di Sua Santità per la diocesi di Roma. Al termine la salma fu trasferita a Spoleto e tumolata nella cattedrale dopo una messa celebrata dal vescovo ausiliare di Spoleto Giovanni Capobianco ch, vescovo titolare di Efesto. Nel transetto della cattedrale è situato il suo monumento funebre.
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Note |
- ↑ Senza fonte
- ↑ Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale 1911, op. cit., p. 591
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Bibliografia |
- Pięta, Zenonem, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi., vol. IX, 1903-1922
- Typis et Sumptibus Domus Editorialis - Il Messaggero di Sant'Antonio, Padova, 2002, pp. 11, 22, 23, 26.
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Collegamenti esterni |
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