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Aristide Rinaldini (Montefalco, 5 febbraio 1844; † Roma, 10 febbraio 1920) è stato un arcivescovo italiano.
Biografia
Nacque il 5 febbraio 1844 a Montefalco, arcidiocesi di Spoleto Legazione di Perugia e dell'Umbria nello Stato pontificio, da Giacomo Rinaldini, medico, e dalla contessa Maria Stelluti Scala.
La formazione e il ministero sacerdotale
Entrato nel seminario Vaticano a Roma nel 1860, proseguì gli studi dal 1862 all'Almo Collegio Capranica e alla Pontificia Università Gregoriana, conseguendo il dottorato in filosofia e la licenza in teologia. Fu ordinato presbitero il 6 giugno 1868 a Roma. Svolse la mansione di segretario di nunziatura in Portogallo fino al 1872 e in Belgio dal 1872 al 1880 al servizio di Giacomo Cattani[1]; promosso incaricato d'affari fino al 1885 divenne revisore dei conti nel 1887. Rimase in Belgio come "agente privato" dopo che il governo di Frère Orban ruppe i rapporti diplomatici con la Santa Sede e il nunzio Serafino Vannutelli partì per Roma. Ripresi i rapporti diplomatici, fu confermato incaricato d'affari quando era nunzio Domenico Ferrata. Venne promosso Protonotario apostolico ad instar partecipantiium e nominato internunzio in Olanda dal 26 agosto 1887 [2] e in Lussemburgo dal gennaio 1891. Rientrò in Italia quale sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato dal 31 maggio 1893.
Il ministero episcopale
Il 14 agosto 1896 fu nominato da Leone XIII arcivescovo titolare di Eraclea di Europa e nunzio apostolico in Belgio due giorni dopo. Venne consacrato il 30 agosto 1896 a Roma dal cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, segretario di Stato, coadiuvato da Guglielmo Pifferi (ch), O.S.A., vescovo titolare di Porfireone, Sacrista del Palazzo Apostolico, e dal cugino Vincenzo Veneri (ch), vescovo di Amelia. Nella stessa cerimonia fu consacrato Sebastiano Martinelli, O.E.S.A., arcivescovo titolare di Efeso, delegato apostolico negli Stati Uniti d'America. Nominato nunzio in Spagna il 28 dicembre 1899, fu legato pontificio per il battesimo del principe delle Asturie che ebbe luogo il 18 maggio 1907.
Il cardinalato
Venne creato cardinale presbitero da Pio X nel concistoro del 15 aprile 1907; ricevette il cappello rosso e il titolo cardinalizio di San Pancrazio fuori le mura il 19 dicembre seguente. Partecipò al conclave del 1914, che elesse Papa Benedetto XV.
La morte
Morì il 10 febbraio 1920 a Roma all'età di 76 anni[3]. In punto di morte fu assistito dalla sorella Cesira e dal nipote Lorenzo Cardelli. Venne sepolto nella cappella del capitolo della basilica patriarcale vaticana, del cimitero di Campo Verano a Roma.
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Note |
- ↑ Calendario ecclesiastico - vol. 87 1890, op. cit., pp. 256, 369
- ↑ Questo secondo Ritzler, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, VIII, 302; le chef suprême l'organisation et l'administration centrale de l'église, pagina 685, riporta che fu nominato l'11 gennaio 1887; De Marchi, Le nunziature apostoliche dal 1800 al 1956, pagina 185, indica che fu nominato l'11 agosto 1887
- ↑ Questo secondo Ritzler, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, VIII, 302; Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, IX, 9 a pagina 24 riporta che morì l'11 febbraio 1920; "Cardinali defunti". Annuario pontificio per l'anno 1922, pagina 66; e De Marchi, Le nunziature apostoliche dal 1800 al 1956, pagina 33, indicano che morì il 10 gennaio 1920
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Bibliografia |
- (IT) Cardinali defunti - Annuario pontificio per l'anno 1922, Tipografia poliglotta vaticana, Città del Vaticano, 1921, p. 66
- (FR) Charles Daniel; Paul-Marie Baumgarten; Antoine de Waal, le chef suprême l'organisation et l'administration centrale de l'église, Plon, Parigi, 1900, p. 685
- De Marchi Giuseppe, Le nunziature apostoliche dal 1800 al 1956 Pref. di Antonio Samorè, Roma: Edizioni di Storia e letteratura, 1957, pp. 33, 65, 169, 185 239
- (FR) Annuaire Pontifical Catholique de 1919 - Liste des cardinaux par order alphabétique, Maison de la Bonne Presse, Parigi, 1920 p. 102
- (LA) Zenonem Pięta, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi. Volumen IX (1903-1922), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 2002, pp. 9, 24
- (LA) Ritzler, Remigium, Pirminum Sefrin, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. VIII (1846-1903), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1979, p. 302
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Voci correlate |
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Collegamenti esterni |
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