Philippe d'Alençon de Valois

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Philippe d'Alençon de Valois
Cardinale
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battezzato
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Monumento con dormitio virginis già in quello del card. filippo d'alençon (m. 1397).JPG

Monumento funebre del cardinale Philippe d'Alençon (1397), in marmo, Giovanni D'Ambrogio
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte {{{età}}} anni
Nascita Regione del Brie
1338 ca.
Morte Roma
16 agosto 1397
Sepoltura Basilica di Santa Maria in Trastevere (Roma)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Nominato vescovo 8 giugno 1356 da papa Innocenzo VI
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Cardinale
18 settembre 1378 da Urbano VI (vedi)
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Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 18 anni, 10 mesi e 28 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Incoronazione
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Successore
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Onorificenze
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Invito all'ascolto
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Philippe d'Alençon de Valois (Regione del Brie, 1338 ca.; † Roma, 16 agosto 1397) è stato un cardinale e patriarca italiano.

Cenni biografici

Nacque attorno al 1338, in località sconosciuta, nella diocesi di Meaux, dal secondo matrimonio di Carlo II di Valois, detto il Magnanimo, conte di Alençon e di Perche, con María de España de la Cerda; apparteneva perciò alla più alta nobiltà europea in quanto il nonno di suo padre era re Filippo III di Francia, il bisnonno di sua madre era re Alfonso X di Castiglia. Era il fratello minore di Carlo III d'Alençon, arcivescovo di Lione e fratello maggiore di Pierre II d'Alençon, conte di Alençon; Robert d'Alençon, conte di Perche e Louis d'Évreux, conte di Étampes.

Carriera ecclesiastica

Philippe in tenera età divenne canonico di Chartres nel 1351 e arcidiacono di Brie con prebenda alla cattedrale di Meaux e Langres nel 1356. Fu nominato da papa Innocenzo VI, grazie all'appoggio del re ma soprattutto di sua madre, vescovo di Beauvais nel 1356. Prese possesso della sede il 24 marzo 1357, non avendo ancora raggiunto l'età canonica dovette nominare un amministratore e non poté ricevere la consacrazione episcopale.

Nel 1359 fu trasferito ad arcivescovado di Rouen. Il Delfino lo nominò tenente generale in Normandia non appena arrivò a Rouen. Strenuo difensore dei diritti della Chiesa, entrò dopo poco tempo in contrasto col potere secolare. Nel 1364 gli officiali statali arrestarono uno degli uomini dell'arcivescovo, che, come ritorsione, pubblicò una sentenza di scomunica contro Oudard d'Attainville (balivo di Rouen e figlio illegittimo di Carlo V). L'arcivescovo fu condannato dal Parlamento parigino che ne sequestrò i beni, con l'accusa di essersi schierato con il re di Navarra.

Il prelato si rifugiò presso la corte papale ad Avignone. Nell'estate del 1375, il re Carlo V di Francia lo perdonò, ma dovette lasciare l'arcivescovado di Rouen. Fu nominato patriarca latino titolare di Gerusalemme, carica che tenne dal 1375 al 1379 mentre amministrava l'arcivescovado metropolitano di Auch.

Nel 1377, dopo un riavvicinamento con il re, fu proposto da questi al patriarcato di Aquileia che papa Gregorio XI rifiutò.

Cardinalato

Nel 1378 l'Alençon appoggiò l'elezione di Urbano VI, che lo creò cardinale presbitero nel concistoro del 18 settembre 1378, dal titolo di Santa Maria in Trastevere. Nello stesso anno fu nominato arciprete della Basilica Vaticana.

Nel gennaio 1379 antipapa Clemente VII, gli tolse l'amministrazione dell'arcivescovado di Auch. Fu nominato legato pontificio nelle Fiandre nel 1379. Nel 1380 optò per la sede suburbicaria di Sabina mantenendo in commenda il precedente titolo.

Nel 1381 papa Urbano VI lo nominò patriarca di Aquileia, non essendo cittadino del Friuli, la sua nomina causò disordini nel patriarcato. Scoppio una guerra di successione tra Cividale che accolse il prelato e Udine che invece ne chiedeva la destituzione.

Dopo anni di dissidi e discordie, nel 1387 abbandonò il patriarcato di Aquileia. Nel 1388 gli fu conferito il il titolo di cardinale vescovo della sede suburbicaria di Ostia, fu quindi nominato legato nel Sacro Romano Impero.

Assente in Germania non partecipò al conclave del 1389 che elesse papa Bonifacio IX, rientrò presso la Santa Sede il 4 marzo 1390. Nel 1391 partecipò al processo di canonizzazione di santa Brigida di Svezia. Nel 1394 divenne decano del Collegio cardinalizio.

Morte

Morì a Roma il 16 agosto 1397 e fu sepolto nella basilica romana di Santa Maria in Trastevere.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Beauvais Successore: BishopCoA PioM.svg
Guillaume de Bertran[1] 8 giugno 13563 luglio 1359 Jean de Dormans I
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con
con
Guillaume de Bertran[1] {{{data}}} Jean de Dormans
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Rouen Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Guillaume de Flavacourt 3 luglio 135927 agosto 1375 Pierre de la Montre, O.S.B. Clun. I
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con
con
Guillaume de Flavacourt {{{data}}} Pierre de la Montre, O.S.B. Clun.
Predecessore: Patriarca titolare di Gerusalemme Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Guillaume de la Garde 27 agosto 137518 settembre 1378 Stefano, O.E.S.A.
(obbedienza romana)
Lope Fernández de Luna
(obbedienza avignonese)
I
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VIII
IX
X
con
con
Guillaume de la Garde {{{data}}} Stefano, O.E.S.A.
(obbedienza romana)
Lope Fernández de Luna
(obbedienza avignonese)
Predecessore: Amministratore apostolico di Auch Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Jean Roger de Beaufort[2]
(arcivescovo metropolita)
27 agosto 1375 – prima del 4 giugno 1380 Jean Flandrin I
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con
con
Jean Roger de Beaufort[2]
(arcivescovo metropolita)
{{{data}}} Jean Flandrin
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore: CardinalCoA PioM.svg
Pierre d'Estaing, O.S.B.Clun. 18 settembre 13784 giugno 1380
(Titolo presbiterale in commendam dal 4 giugno 1380)
Ludovico Bonito I
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con
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Pierre d'Estaing, O.S.B.Clun. {{{data}}} Ludovico Bonito
Predecessore: Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano Successore: StPetersDomePD.jpg
Hugues de Saint-Martial dopo il 20 settembre 137816 agosto 1397 Cristoforo Maroni I
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con
Hugues de Saint-Martial {{{data}}} Cristoforo Maroni
Predecessore: Cardinale vescovo di Sabina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Pierre de Sortenac 4 giugno 13809 maggio 1387 Francesco Carbone, O.Cist. I
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con
con
Pierre de Sortenac {{{data}}} Francesco Carbone, O.Cist.
Predecessore: Amministratore apostolico di Aquileia Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Marquardo di Randeck[3]
(patriarca)
11 febbraio 13813 maggio 1387 Giovanni Sobieslaw di Moravia[4]
(patriarca)
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con
con
Marquardo di Randeck[3]
(patriarca)
{{{data}}} Giovanni Sobieslaw di Moravia[4]
(patriarca)
Predecessore: Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore: CardinalCoA PioM.svg
Pierre d'Estaing, O.S.B.Clun. 9 maggio 138716 agosto 1397 Angelo Acciaioli I
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Pierre d'Estaing, O.S.B.Clun. {{{data}}} Angelo Acciaioli
Predecessore: Decano del Collegio Cardinalizio Successore: Pavillon pontifical.png
Francesco Moricotti dopo il 6 febbraio 139416 agosto 1397 Pileo da Prata I
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con
Francesco Moricotti {{{data}}} Pileo da Prata
Note
  1. cfr. (EN) Bishop Guillaume Bertrand † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  2. cfr. (EN) Archbishop Jean Roger † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  3. cfr. (EN) Patriarch Marquard von Randeck † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  4. cfr. (EN) Patriarch Jan Soběslav † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
Bibliografia