Chiesa cattolica nella Repubblica del Congo




Anno | 2009 |
Cattolici | 2 milioni |
Popolazione | 4 milioni |
Nunzio apostolico | Jan Romeo Pawłowski |
classifica |
La Chiesa cattolica nella Repubblica del Congo (stato una volta chiamato Congo-Brazzaville) è parte dell'universale Chiesa cattolica, in comunione con il vescovo di Roma, il papa.
Storia
Il cattolicesimo nella Repubblica del Congo giunse già alla fine del XV secolo ad opera di esploratori portoghesi, ed una prima spedizione missionaria raggiunse il regno del Congo nel 1491. Ne nacque una fiorente comunità cristiana, che naufragò nel corso del XVII e XVIII secolo a causa della tratta degli schiavi.
Un nuovo impulso missionario si sviluppò nella seconda metà del XIX secolo con l'arrivo dei padri Spiritani e la nascita di due vicariati apostolici, a nord e a sud del Paese, nel 1886 e nel 1889.
Il primo sacerdote congolese fu ordinato nel 1895.
Dopo la Seconda guerra mondiale la Chiesa locale fu organizzata con diocesi ed arcidiocesi; nel 1961 fu ordinato il primo vescovo autoctono, e nel 1973 l'arcivescovo di Brazzaville, Emile Biayenda, fu elevato al cardinalato.
Nel 1980 papa Giovanni Paolo II compì una visita pastorale in Congo.
Organizzazione ecclesiastica
La Chiesa cattolica è presente sul territorio con 1 sede metropolitana e 6 diocesi suffraganee:
Statistiche
Alla fine del 2004 la Chiesa cattolica nella Repubblica del Congo contava:
- 158 parrocchie;
- 238 preti;
- 238 suore religiose;
- 86 istituti scolastici;
- 37 istituti di beneficenza.
La popolazione cattolica ammontava a 2.272.315 cristiani, pari al 48,18% della popolazione.
Nunziatura apostolica
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Per approfondire, vedi la voce Nunziatura apostolica nella Repubblica del Congo |
Conferenza episcopale
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Per approfondire, vedi la voce Conferenza Episcopale del Congo |
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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