San Malachia
San Malachia di Armagh Vescovo | |
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al secolo Mael Madoc ua Morgair | |
Santo | |
Età alla morte | 54 anni |
Nascita | Armagh 1094 |
Morte | Abbazia di Clairvaux 2 novembre 1148 |
Ordinazione presbiterale | 1119 |
Consacrazione vescovile | 1124 |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Down Vescovo di Armagh |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 6 luglio 1190 |
Ricorrenza | 2 novembre |
Collegamenti esterni | |
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Nel Martirologio Romano, 2 novembre, n. 11:
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San Malachia di Armagh, al secolo Mael Madoc ua Morgair (irl.: Máel Máedóc Ua Morgair; Armagh, 1094; † Abbazia di Clairvaux, 2 novembre 1148) è stato un vescovo e abate irlandese.
Biografia
Bernardo di Chiaravalle lo descrive come nobile di nascita. Venne battezzato come Maelmhaedhoc (nome che venne latinizzato in Malachia) e venne istruito da Imaro (Imhar O'Hagan), successivamente abate di Armagh. Dopo un lungo corso di studi venne ordinato sacerdote da Celso (Cellach) nel 1119. Allo scopo di perfezionarsi nella liturgia sacra e nella teologia, si recò a Lismore, dove spese quasi due anni sotto la guida di Malchus. Venne quindi scelto come abate di Bangor, nel 1123. Un anno dopo, venne consacrato vescovo di Connor. Nel 1129 prima di morire, l'arcivescovo di Armagh San Cellach aveva manifestato il desiderio di avere per successore Malachia, e clero e popolo accolsero lieti la proposta: ma un parente del defunto arcivescovo ne usurpò la sede. Malachia, fu perseguitato, calunniato, ma alla fine la giustizia trionfò, due anni più tardi con l'acquisto del Bachal Isu (il bastone di Gesù) da Niall, il primate laico usurpatore, prese possesso della sede. Lasciato allora il governo di quella chiesa a Gelasio, dotto e pio vescovo, ritornò a Connor, che divise in due diocesi, tenendo per sé la più piccola, quella di Duno.
Bernardo ci fornisce molti aneddoti interessanti su Malachia, e loda grandemente il suo zelo per la religione, sia a Connor sia ad Armagh. Nel 1127 compie una seconda visita a Lismore, dove agisce per un certo periodo come confessore di Cormac MacCarthy, principe di Desmond. Quando era vescovo di Connor continuò a risiedere a Bangor, e quando alcuni principi irlandesi saccheggiarono Connor, egli portò i monaci di Bangor a Iveragh, nella Contea di Kerry, dove vennero accolti da Cormac, ora diventato re.
L'influenza di Malachia nelle questioni ecclesiastiche irlandesi è stata paragonata a quella di Bonifacio in Germania. Egli riformò e riorganizzò la Chiesa irlandese e la portò ad essere sottoposta a Roma; come Bonifacio, fu un riformatore zelante e un promotore del monachesimo.
Durante i tre anni ad Armagh, come scrive san Bernardo di Chiaravalle, Malachia ripristinò la disciplina nella Chiesa, diventata sempre più rilassata durante il periodo di governo di una serie di abati laici, e adottò la liturgia romana. Proseguendo nel racconto di Bernardo, avendo estirpato la barbarie e ristabilito la morale cristiana, vedendo che tutto era tranquillo, iniziò a pensare alla sua pace personale. Lasciò Armagh nel 1138.
Malachia fondò un priorato a Downpatrick, e condusse un'incessante opera pastorale. All'inizio del 1139 viaggiò fino a Roma, attraversando Scozia, Inghilterra, e Francia, e visitando Bernardo a Chiaravalle. Fece a papa Innocenzo II richiesta del pallio per le sedi di Armagh e Cashel, e venne nominato legato pontificio per l'Irlanda. Nella visita a Chiaravalle durante il viaggio di ritorno, ottenne cinque monaci per fondare, in Irlanda, la grande Abbazia di Mellifont, nel 1142, che ebbe come superiore un irlandese, Christian.
Desiderando che l'arcivescovo di Armac fosse eletto cardinale ed essendo venuto in Francia Papa Eugenio III, si recò a fargli visita, ma giunto sul suolo francese ebbe notizia che il Papa era ripartito per Roma. Allora si recò nel convento di Chiaravalle, dove fu ricevuto da san Bernardo e dai suoi monaci con grande allegrezza. Ma dopo pochi giorni Malachia venne colpito da improvvisa febbre: il male si aggravò e Malachià morì, secondo le sue predizioni, tra le preghiere di quei religiosi il giorno 2 novembre 1149.
Profezie di san Malachia
Sui papi
Vedi la voce: Profezia di san Malachia |
Sull'Irlanda
Oltre ai noti vaticini sui papi, viene attribuita a san Malachia un'altra profezia, secondo la quale l'Irlanda sarebbe stata sottomessa dall'oppressione inglese e sottoposta a persecuzioni e calamità di ogni tipo per la durata di una settimana di secoli. L'Irlanda, però, rimasta fedele a Dio e alla Chiesa in mezzo a queste prove, alla fine dei sette secoli, sarebbe stata liberata dai suoi oppressori, che a loro volta sarebbero stati sottoposti a terribili castighi. La cattolica Irlanda, inoltre, sarebbe stato lo strumento del ritorno della nazione inglese all'autentica fede che l'Inghilterra riformata aveva fieramente tentato di estirpare.
Si ritiene che questa profezia sia stata copiata da un'antico manoscritto conservato a Clairvaux per opera del monaco benedettino Jean Mabillon.
Predecessore: | Vescovo di Down | Successore: | |
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Óengus Ua Gormáin | 1124 - 2 novembre 1148 | Malachia II |
Predecessore: | Vescovo di Armagh | Successore: | |
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Murrough | 1134 - 1137 | Gelasio |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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