Utente:Elvezio Del Pietro/Franciotto Orsini
Franciotto Orsini Cardinale | |
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Età alla morte | 61 anni |
Nascita | Roma 1473 |
Morte | Roma 10 gennaio 1534 |
Sepoltura | Basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio (Roma) |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
1º luglio 1517 da Leone X (vedi) |
Cardinale per | 16 anni, 6 mesi e 9 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Franciotto Orsini (Roma, 1473; † Roma, 10 gennaio 1534) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque nel 1473 da Orso, detto Organtino, signore di Monterotondo, e da Costanza Savelli.
In virtù del matrimonio della zia Clarice Orsini con Lorenzo il Magnifico, fu educato a Firenze, presso la corte medicea. Suo compagno di studi fu Giovanni de' Medici, il futuro papa Leone X; suoi maestri Gregorio da Spoleto[1], Urbano Valeriano[2], O.F.M. Conv. e Demetrio Calcondila[3]. Inoltre, ebbe modo di conoscere Angelo Poliziano[4], che gli rimase sempre legato. Sempre a Firenze, in una data imprecisata, comunque prima del 1489, intraprese la carriera delle armi, assumendo il comando di 50 lancieri.
In giovane età sposò Violante Orsini di Mugnano, dalla quale ebbe Costanzo, Ottavio, Orso, Clarice e Cecilia. Ebbe inoltre un figlio naturale, Aldobrandini[5], che divenne arcivescovo di Nicosia e canonico della basilica Vaticana.
Nel 1494, a seguito della cacciata dei Medici da Firenze, lasciò la Toscana per raggiungere i castelli fortificati della sua famiglia e contribuire alla difesa delle proprietà degli Orsini in una fase estremamente delicata per la vita politica della penisola italiana. Nel 1497, in un momento di grande tensione fra il suo casato e il papa Alessandro VI, fu per un certo tempo tenuto prigioniero dai Colonna, alleati del pontefice.
Il 9 ottobre 1502, dopo la presa di Urbino e Camerino, Orsini prese parte – insieme con il cardinale Giovanni Battista Orsini, e molti altri famigliari all'elaborazione di un piano politico e militare contro Cesare Borgia, figlio del pontefice. Dopo la conquista di Senigallia, Borgia propose un accordo ai congiurati e li invitò a un incontro, ma Orsini non vi andò e riuscì così a salvarsi: Paolo e Francesco Orsini, Vitellozzo e Oliverotto invece furono uccisi da Borgia, mentre il cardinale Giovanni Battista Orsini, imprigionato a Castel S. Angelo, trovò la morte di lì a poco.
Nel febbraio 1503, a pochi mesi dalla formazione dell'alleanza antiborgiana da parte di Colonna e degli Orsini, Franciotto partecipò ad alcune scorribande nelle campagne presso Roma. Nello stesso anno, si trovò a difendere con alcuni parenti la rocca di Ceri, assediata da Cesare Borgia: gli assediati si arresero, negoziando la possibilità di raggiungere Pitigliano, feudo di un ramo della famiglia Orsini sotto la protezione veneziana, e anche in questo caso Franciotto riuscì a scampare alla morte.
el 1511 fu uno dei componenti della famiglia Orsini convenuti dinanzi ai Conservatori di Roma per sottoscrivere la pace con la famiglia Colonna. Ripresi i contatti con l'amico di infanzia Giovanni de' Medici, nel 1512 ritornò con lui a Firenze. L'anno successivo, alla morte di Giulio II, fu inviato a Bologna per domare le intemperanze dei Bentivoglio. Ritornò a Roma alla notizia dell’ascesa al soglio pontificio di Giovanni.
Dopo essere rimasto vedovo prese i voti.[6] Fu protonotario apostolico.
Fu nominato cardinale nel concistoro del luglio 1517 e ricevette la porpora e la diaconia di San Giovanni in Velabro il 6 luglio 1517. Nel 1520 fu nominato arciprete della Basilica Vaticana, carica che mantenne fino al 1530. Partecipò ai conclavi del 1521-1522 e 1523.
Contrario alla politica di Adriano VI, si oppose all'alleanza con Sacro Romano Impero, Inghilterra e Repubblica di Venezia contro la Francia;, nell'estate del 1523, quando Francesco I di Francia.
Ricoprì diverse cariche. Durante il sacco di Roma fu compagno di papa Clemente VII in Castel Sant'Angelo, finché non dovette consegnarsi come ostaggio in seguito all'accordo del 5 giugno 1527, con altri quattro prelati.
Morì a Roma il 10 gennaio 1534 e fu sepolto nella Basilica Patriarcale Vaticana.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di San Giorgio in Velabro | Successore: | ![]() |
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Raffaele Sansoni Galeotti Riario | 6 luglio 1517 - 21 gennaio 1519 | Girolamo Grimaldi |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Nicastro | Successore: | ![]() |
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Nicolò Capranica (vescovo) |
18 settembre 1517 - 5 maggio 1518 | Andrea della Valle |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Boiano | Successore: | ![]() |
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Silvio Pandoni | 18 gennaio 1519 - 24 luglio 1523 | Valentino Franco (vescovo) |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin | Successore: | ![]() |
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Luigi d'Aragona | 21 gennaio 1519 - 10 gennaio 1534 | Nicolò Ridolfi |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Fréjus | Successore: | ![]() |
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Urbano Fieschi (vescovo) |
15 giugno 1524 - 15 dicembre 1525 | Leone Orsini (vescovo) |
Predecessore: | Arciprete della Basilica Vaticana | Successore: | ![]() |
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Marco Corner | 24 luglio 1524 - 1º gennaio 1530 | Francesco Corner |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Rimini | Successore: | ![]() |
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Fabio Cerri dell'Anguillara (vescovo) |
23 marzo 1528 - 7 aprile 1529 | Antonio Maria Ciocchi del Monte |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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