Conclave del 1523




Il conclave del 1523 venne convocato a seguito della morte di Adriano VI avvenuta il 14 settembre. Si svolse dal 1º ottobre al 19 novembre e vide l'elezione dell'arcivescovo di Firenze Giulio Zanobi di Giuliano de' Medici che assunse il nome di Clemente VII.
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Durata | dal 1º ottobre al 19 novembre 1523 | ||
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Luogo | Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 40 (6 assenti) | ||
Decano | Bernardino López de Carvajal | ||
Vice Decano | Francesco Soderini | ||
Camerlengo | Francesco Armellini Pantalassi de' Medici | ||
Protodiacono | Marco Cornaro | ||
Linea di Avignone | |||
Eletto Papa |
Giulio de' Medici Clemente VII | ||
Precedente |
Conclave del 1521-1522 | ||
Successivo |
Conclave del 1534 eletto Alessandro Farnese Paolo III | ||
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Quadro generale
Il giorno stesso, della morte di Adriano VI, si tenne una Congregazione nell'Anticamera papale, circa la liberazione del cardinale Soderini (Volterra) da Castel Sant'Angelo[1][2]. Era stato sospeso dai suoi diritti cardinalizi da Leone X (illegalmente), dopo che furono ripristinati prima della morte di Leone; fu ritenuto colpevole di cospirazione una seconda volta sotto Adriano VI e fu inviato a Castel Sant'Angelo. L'ultimo giorno dei novendiali fu liberato per ordine del Collegio dei Cardinali e gli fu dato il suo posto nel conclave[3].
Novendiali
Il cardinale del Monte fu incaricato di prendere possesso di Castel Sant'Angelo. Il funerale fu presieduto dal cardinale Carvajal nella Basilica di San Pietro martedì 22 settembre; il corpo del papa venne sepolto nella cappella di Sant'Andrea, tra le tombe di Pio II e Pio III, e dieci anni dopo, traslato nella chiesa tedesca di Santa Maria dell'Anima a Roma.
Lo stesso giorno iniziarono i novendiali con le fazioni degli Orsini e dei Colonna presenti in città in armi; erano attesi 36 cardinali, o 40, se fossero arrivati i francesi[4]. Il cardinale de' Medici nutriva una grande speranza: il 24 settembre Marco Foscari, ambasciatore di Venezia, scrisse che il cardinale de' Medici sembrava avere 18 voti sicuri, ma che ne serviranno 24 per essere eletto[5].
Come nel conclave del 1521, il cardinale Thomas Wolsey, pensando di avere il sostegno dell'imperatore Carlo V, credeva di avere ottime possibilità di essere eletto papa, ma i cardinali non avrebbero accettato che fosse scelto un cardinale assente. I candidati effettivamente accettabili per il partito imperiale erano De' Medici, Valle, Campeggio e Farnese, secondo il Duca di Sessa in un rapporto all'Imperatore il 28 ottobre [6].
Il conclave e l'elezione
Il conclave si aprì alla conclusione delle novendiali, giovedì 1º ottobre 1523, con trentacinque cardinali presenti, su un totale di quarantacinque[7]. Le creazioni più numerose erano quelle di "Papa Medici", Leone X, che aveva creato 42 cardinali, di cui otto erano morti; cinque non erano presenti, per un totale di 29.
La Messa dello Spirito Santo fu cantata dal cardinale vescovo di Palestrina Francesco Soderini, rilasciato da Castel Sant'Angelo solo due settimane prima. L'omelia funebre fu predicata da Alessandro Farnese[8]. La sicurezza del conclave fu affidata al Gran Maestro dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, Philippe de Villiers; era a Roma per trattare con Adriano VI perché i Cavalieri erano stati cacciati da Rodi nel dicembre del 1522 dai Turchi. Il piano dell'Imperatore era di stabilire l'Ordine a Ragusa, Malta o Tripoli [9]. Il conclave, tuttavia, non fu chiuso quel giorno. Venerdì mattina, 2 ottobre, i legittimi conclavisti furono radunati e giurarono, e l'area del conclave fu ispezionata dal Camerlengo e dal cardinale del del Monte. Poi il conclave fu chiuso. Il Duca di Sessa, tuttavia, osservò che il conclave era in contatto quotidiano con la città, e che l'isolamento era solo apparente. [10].
Nei primi giorni del conclave, i cardinali furono impegnati alla stesura e alla revisione delle loro capitolazioni elettorali. Medici aveva sedici voti sicuri e si diceva che, se non fosse riuscito a farsi eleggere, avrebbe promosso le candidature di Valle, Ancona, Egidio e Campeggio. Il 12 novembre i gentiluomini di Roma vennero alle porte del conclave per la seconda volta e parlarono con il Cardinale Decano Carvajal, esortando i cardinali a osservare i canoni e ad eleggere un papa. Esasperato dall'opposizione di Pompeo Colonna, il cardinale de' Medici annunciò che avrebbe proposto il nome di Franciotto Orsini come candidato, nemico giurato di Colonna. Piuttosto che vedere Orsini sul trono papale, Colonna decise che avrebbe effettivamente votato per Medici stesso, l'ultima cosa che gli passava per la testa quando entrò nel conclave[11][12]. Nella notte tra il 17 e il 18 novembre, la situazione di stallo finalmente si evolse. Ai sedici voti di Medici si unirono Giacobazzi, Colonna e poi altri, tra cui Armellini, fino al numero di 23 voti. Il 18, il duca di Sessa poté scrivere all'imperatore che Medici era stato eletto e Prospero Colonna aveva fatto la sua sottomissione[13]. Giulio de' Medici aveva vinto la sua lunga lotta[14], nonostante Colonna fosse "inimico acerbissimo del Cardinale dei Medici". Il cardinale de Grassis morì il 19[15]. Il cardinale Giulio de' Medici fu incoronato Papa Clemente VII il 26 novembre nella Basilica di San Pietro dal cardinale protodiacono Marco Cornaro, [16]. Non prese mai formalmente possesso della Basilica Lateranense.
Collegio cardinalizio
Sanuto fornisce l'elenco dei 35 cardinali entrati in conclave il 1º ottobre; Assenti, ma poi arrivati erano Auch (Castelnau), Ivrea di Savoia (Bonifacio Ferrero), Lorraine e Vendôme[17]. Un altro elenco ancora, alle colonne 223-224, fornisce i nomi dei cardinali votanti e le loro appartenenze (Francese [13], Imperiale [4], Medici [16], Neutrale [6][18].)
- Cardinale Decano: Bernardino López de Carvajal (n. 28 giugno 1476, † 18 agosto 1559);
- Sottodecano: Francesco Soderini, (n. 10 giugno 1453, † 17 maggio 1524;
- Camerlengo: Francesco Armellini Pantalassi de' Medici (n. 1482, † 18 ottobre 1537);
- Cardinale Protodiacono: Marco Cornaro (n. 1482, † 24 luglio 1524);
- Governatore del conclave:
- Maestro delle cerimonie pontificie: Biagio Martinelli de Cesena e Hippolito Morbiolo[19][20].
Cardinali presenti
Cardinali assenti
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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