Amedeo di Saluzzo
Amedeo di Saluzzo Pseudocardinale | |
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Età alla morte | circa 59 anni |
Nascita | Saluzzo 1360 ca. |
Morte | Saint-Donat 28 giugno 1419 |
Sepoltura | Cattedrale di Avignone |
Ordinato diacono | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 4 novembre 1383 dall'antipapa Clemente VII |
Consacrazione vescovile | mai consacrato |
Creazione a pseudocardinale |
23 dicembre 1383 dall'antipapa Clemente VII |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Amedeo di Saluzzo (Saluzzo, 1360 ca.; † Saint-Donat, 28 giugno 1419) è stato uno pseudocardinale e vescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque attorno al 1360 ca. in Savoia. Secondogenito dei dodici figli di Federico II, marchese di Saluzzo, e di Béatrix de Genève, cugina dell'antipapa Clemente VII.
Ottenne una licenza in diritto civile. Avviato alla carriera ecclesiastica, divenne canonico del capitolo della cattedrale metropolitana di Saint-Jean de Lione nel 1373. Ricevette l'arcidiaconia di Lione il 4 febbraio 1379, non avendo ancora ricevuto la tonsura, ottenuto una dispensa di dieci anni per completare gli studi.
Nel 1381, ottenne il beneficio ecclesiastico del decanato di Milly a Bayeux, che unì nello stesso anno all'arcidiaconia della diocesi di Liegi. Fu priore di Valfleury nella diocesi di Lione.
Episcopato
Nel 1383, Clemente VII lo nominò vescovo di Valence e Die. L'8 dicembre nominò due vicari e prese possesso della diocesi il 16 dicembre seguente.
Nonostante questa nomina, ottenne il permesso di mantenere i suoi benefici con bolla papale del 4 novembre di quell'anno. Mantenne così i suoi profitti, specialmente quelli relativi al capitolo di Lione mentre accumulava quelli di canonico e arcidiacono di Reims.
Sotto Clemente VII ricoprì incarichi ufficiali come arcidiacono e ciambellano della Chiesa e come legato pontificio a Genova, nel 1409.
Cardinalato
Fu creato dall'antipapa Clemente VII pseudocardinale diacono di santa Maria della Scala nel concistoro del 23 dicembre 1383; mantenendo l'amministrazione della sua sede fino al 15 giugno 1388.
Visitò la regina Maria di Napoli a Villeneuve-lés-Avignone il 7 gennaio 1384; e di nuovo il 24 novembre successivo a Pont-de-Sorgues venendo da Valence; si incontrarono di nuovo a Rochemaure il 29 agosto 1387 per negoziare il matrimonio del figlio Carlo II.
Fu nominato arcidiacono di Reims nel gennaio 1389 carica che tenne fino al 4 gennaio 1419. Dal 1385 al 1403 fu canonico del capitolo della cattedrale di Rouen e suo arcidiacono dal 1403 al 1419. Non era ad Avignone alla morte di Clemente VII, ma vi giunse per le esequie. Amedeo assunse un rilevante ruolo tra i cardinali di obbedienza avignonese entrati in conclave il 26 settembre 1394, facendosi promotore della nomina del papa romano Bonifacio IX, che considerava una possibile via per porre fine allo scisma. Il progetto si infranse dinanzi all’elezione di Pedro de Luna, antipapa con il nome di Benedetto XIII, che inviò il cardinale Amedeo suo ambasciatore presso il re Ferdinando I d'Aragona per notificargli l'avvenuta elezione papale e domandargli assistenza.
Nel gennaio del 1399, insieme ai cardinali Gui de Malessec e Pierre de Thury, Amedeo fu inviato dal Sacro Collegio a Parigi per chiedere la deposizione di Pedro de Luna; tornò nuovamente come ambasciatore presso la corte regia nell'ottobre del 1401 e nel maggio del 1403, quando chiese a Carlo VI l'annullamento della sottrazione d'obbedienza.
Nel 1403 divenne cardinale protodiacono e camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali, cariche che tenne sino alla morte. Nel 1408 abbandonò l'antipapa Benedetto XIII, che lo depose il 21 ottobre. Rinominato dall'antipapa Alessandro V l'anno seguente; e poi confermato da papa Martino V; dal 1409 al 1412 condivise l'incarico con lo pseudocardinale Enrico Minutoli.
Il cardinale aderì con sempre maggiore convinzione alle posizioni conciliariste che attraversavano il Sacro collegio, partecipando, con altri cardinali clementini, all'incontro con i colleghi romani tenutosi a Livorno nel giugno del 1408. La stesura, seguita a questi colloqui, di una comune dichiarazione di sottrazione d'obbedienza ai due antagonisti Gregorio XII e Benedetto XIII gettò le basi per il concilio di Pisa. Questo, apertosi nel marzo 1409, portò alla deposizione dei due papi e alla nomina, il 7 luglio seguente, del cardinale di obbedienza romana Pietro Filargo al soglio pontificio con il nome di Alessandro V, incoronato dal decano dei cardinali diaconi Amedeo di Saluzzo. Questi lo inviò in missione a Ginevra il 16 ottobre.
Non partecipò al conclave del 1410, che elesse l'antipapa Giovanni XXIII. Anche durante il Concilio di Costanza, apertosi nel novembre del 1414, Amedeo si adoperò assiduamente per l'unione universale della Chiesa: nel conclave che portò all'elezione di Ottone Colonna come papa Martino V, l'11 novembre 1417, Amedeo di Saluzzo fu tra i candidati maggiormente favoriti al soglio pontificio, ottenendo dodici voti. Lasciò Costanza il 16 dicembre 1417, accompagnando il papa a Firenze. Il nuovo pontefice lo inviò legato pontificio in Francia e Germania.
Morte
Morì il 28 giugno 1419 a Saint-Donat, nella odierna diocesi di Valence. I suoi funerali furono celebrati a Reims il 29 giugno 1419. Il suo corpo fu trasferito a Lione e sepolto nella cattedrale primaziale di Saint-Jean de Lyon; la sua tomba fu distrutta dai calvinisti nel 1562.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo eletto di Valence e Die | Successore: | |
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Guillaume de la Voute (vescovo) |
4 novembre 1383 – 15 giugno 1388 | Henri Bayler (vescovo) |
Predecessore: | Pseudocardinale diacono di santa Maria della Scala | Successore: | |
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Ludovico di Capua (obbedienza romana) |
23 dicembre 1383 – dopo il 16 dicembre 1417 | se stesso confermato legittimo |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio (obbedienza avignonese, poi pisana, poi romana) |
Successore: | |
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Martín de Zalba (obbedienza avignonese) |
dopo il 27 ottobre 1403 – 28 giugno 1419 (incarico condiviso con Enrico Minutolo dal 26 giugno 1409 al 17 giugno 1412) |
Francesco Lando (obbedienza romana) |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria della Scala | Successore: | |
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se stesso come pseudocardinale | dopo il 16 dicembre 1417 – 28 giugno 1419 | Giacomo Isolani |
Bibliografia | |
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