Francesco Lando
Francesco Lando Cardinale e Pseudocardinale | |
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Nascita | Venezia 1350 ca. |
Morte | Roma 26 dicembre 1427 |
Sepoltura | Basilica di Santa Maria Maggiore (Roma) |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato patriarca | prima del 26 settembre 1384 dall'antipapa Clemente VII |
Consacrazione vescovile | in data sconosciuta |
Creazione a pseudocardinale |
6 giugno 1411 dall'antipapa Giovanni XXIII |
Confermato cardinale | dopo il 16 dicembre 1417 da papa Martino V |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Francesco Lando (Venezia, 1350 ca.; † Roma, 26 dicembre 1427) è stato un cardinale, pseudocardinale e patriarca italiano.
Cenni biografici
Nacque attorno al 1350 dal patrizio veneto Pietro Lando, mentre il nome della madre resta sconosciuto.
Sul finire del 1367, in concomitanza con il ritorno di papa Urbano V dalla cattività avignonese, ottenne una lettera di raccomandazione del doge per una sua visita alla Curia romana. Qualche tempo dopo risultava in possesso di due canonicati nei capitoli rispettivamente di Corone e Modone, con i relativi vantaggi economici.
Si laureò in utroque iuree fu presto attratto nell'orbita della Curia papale, che si trovava nuovamente ad Avignone dove, sotto Gregorio XI, il 15 febbraio 1376 prestò giuramento come giudice (auditor) della Sacra Rota e fece parte della familia di un cardinale, verosimilmente il giurista Simon da Borsano, morto nel 1381.
L'8 aprile 1378, fu testimone oculare a Roma della turbolenta elezione di Urbano VI, presso la Curia del quale egli, in un primo momento, rimase: in qualità di uditore di Rota, fece redigere a Roma un documento ancora il 24 settembre, ossia quattro giorni dopo l'elezione, a Fondi, dell'antipapa Clemente VII. In seguito egli aderì all'obbedienza avignonese, trovandosi così contro la politica ecclesiastica della sua patria, che non si distaccò dall'obbedienza a Urbano VI.
Nel 1384 l'antipapa Clemente VII gli conferì il patriarcato di Grado, sede metropolitana delle sei diocesi del Dogato veneziano, nucleo originario della Repubblica. Non prese possesso del patriarcato inquanto Urvano VI nel 1387 vi nominò un suo candidato, a cui fecero seguito altri due patriarchi di obbedienza romana. Ottenne comunque l'amministrazione apostolica della diocesi greca di Corone nel Peloponneso allora sotto controllo veneziano.
Nel 1408 l'papa Gregorio XII lo nominò Patriarca di Grado ed il 22 agosto dell'anno seguente l'antipapa lo trasferì alla sede di Costantinopoli.
Naufragate nel maggio 1408 le trattative tra i due papi contendenti, il Lando si unì alla maggioranza dei cardinali che avevano preso le distanze da ambedue; andò al concilio di Pisa, aperto il 25 marzo 1409, nel corso del quale gli fu chiesto di testimoniare nel processo contro Benedetto XIII e Gregorio XII, e il 5 giugno sottoscrisse la sentenza di deposizione di ambedue i papi, usando di nuovo il titolo di electus Gradensis.
L'antipapa Giovanni XXIII lo nominò cardinale con il titolo di cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme.
Partecipò al Concilio di Costanza e alla elezione del 1417 di papa Martino V. Nell'ottobre 1414 compì con la Curia il viaggio da Bologna a Costanza; sembra non aver lasciato la sede del concilio sino alla sua conclusione, nemmeno quando Giovanni XXIII, nella notte tra il 20 e il 21 marzo 1415, fuggì dalla città e ingiunse ai cardinali e agli altri curiali di seguirlo e solo la metà di essi obbedì all'ordine.
Nel novembre 1416 e nell'aprile 1417 fu citato come testimone nel processo di deposizione contro Benedetto XIII ed è testimoniata la sua partecipazione a numerose sessiones dedicate alla prosecuzione di tale questione, culminanti il 26 luglio 1417 con la deposizione, per la seconda volta, dell'antipapa a cui il Lando aveva giurato obbedienza.
Nel luglio del 1419 venne eletto Camerlengo del Sacro Collegio e pochi giorni dopo fu nominato Camerlengo di Santa Romana Chiesa, cariche che tenne fino alla morte.
Nel dicembre del 1424 fu nominato cardinale vescovo di Sabina e Poggio Mirteto. A fine 1427, poco prima del suo decesso, fu nominato arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, nella quale fu sepolto.
Morì a Roma il 26 dicembre 1427, fu sepolto una cappella, oggi scomparsa, che aveva fatto costruire nella basilica patriarcale liberiana.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Patriarca di Grado (obbedienza avignonese) |
Successore: | |
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Tommaso da Frignano, O.F.M. (legittimo) |
prima del 26 settembre 1384 – 22 agosto 1409 | Giovanni Dolfin[1], O.F.M. (legittimo) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Corone (obbedienza avignonese) |
Successore: | |
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Pietro Corneri[2], O.F.M. (legittimo) |
26 settembre 1384 – 22 agosto 1409 | Bartolomeo da Corone[3], O.P. (legittimo) |
Predecessore: | Patriarca di Costantinopoli (obbedienza pisana) |
Successore: | |
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Alfonso de Egea[4] | 22 agosto 1409 – 13 luglio 1412 | Jean de la Rochetaillée (obbedienza pisana) |
Predecessore: | Pseudocardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme | Successore: | |
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Giovanni Migliorati (legittimo) |
6 giugno 1411 – 16 dicembre 1417 | se stesso confermato legittimo |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme | Successore: | |
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se stesso come illegittimo | dopo il 16 dicembre 1417 – 23 dicembre 1424 | Niccolò Albergati, O.Cart. |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Amedeo di Saluzzo | 10 luglio 1419 – 26 dicembre 1427 | Antonio Panciera |
Predecessore: | Camerlengo di Santa Romana Chiesa | Successore: | |
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Pietro di Foix, O.F.M. | 19 luglio 1419 – 26 dicembre 1427 | Louis Aleman |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Sabina | Successore: | |
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Pedro Fernández de Frías | 23 dicembre 1424 – 26 dicembre 1427 Sede suburbicaria in commendam dal 7 giugno 1424 |
Giordano Orsini |
Predecessore: | Arciprete della Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore | Successore: | |
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Rinaldo Brancaccio | ottobre – 26 dicembre 1427 | Jean de la Rochetaillée |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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- Pseudocardinali per nome
- Pseudocardinali eletti il 6 giugno 1411
- Pseudocardinali creati dall'antipapa Giovanni XXIII
- Patriarchi di Grado
- Amministratori apostolici di Corone
- Patriarchi di Costantinopoli dei Latini
- Pseudocardinali presbiteri di Santa Croce in Gerusalemme
- Cardinali presbiteri di Santa Croce in Gerusalemme
- Cardinali Camerlenghi
- Cardinali vescovi di Sabina-Poggio Mirteto
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