Francesco Lando

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Francesco Lando
Cardinale e Pseudocardinale
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte {{{età}}} anni
Nascita Venezia
1350 ca.
Morte Roma
26 dicembre 1427
Sepoltura Basilica di Santa Maria Maggiore (Roma)
Conversione
Appartenenza
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pseudocardinale
6 giugno 1411 dall'antipapa Giovanni XXIII
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Scomunicato da
Confermato cardinale dopo il 16 dicembre 1417 da papa Martino V
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Conclave del 2013
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Fine del
pontificato
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Durata del
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11 anni, 3 mesi e 13 giorni
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Incoronazione
Investitura
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Francesco Lando (Venezia, 1350 ca.; † Roma, 26 dicembre 1427) è stato un cardinale, pseudocardinale e patriarca italiano.

Cenni biografici

Nacque attorno al 1350 dal patrizio veneto Pietro Lando, mentre il nome della madre resta sconosciuto.

Sul finire del 1367, in concomitanza con il ritorno di papa Urbano V dalla cattività avignonese, ottenne una lettera di raccomandazione del doge per una sua visita alla Curia romana. Qualche tempo dopo risultava in possesso di due canonicati nei capitoli rispettivamente di Corone e Modone, con i relativi vantaggi economici.

Si laureò in utroque iuree fu presto attratto nell'orbita della Curia papale, che si trovava nuovamente ad Avignone dove, sotto Gregorio XI, il 15 febbraio 1376 prestò giuramento come giudice (auditor) della Sacra Rota e fece parte della familia di un cardinale, verosimilmente il giurista Simon da Borsano, morto nel 1381.

L'8 aprile 1378, fu testimone oculare a Roma della turbolenta elezione di Urbano VI, presso la Curia del quale egli, in un primo momento, rimase: in qualità di uditore di Rota, fece redigere a Roma un documento ancora il 24 settembre, ossia quattro giorni dopo l'elezione, a Fondi, dell'antipapa Clemente VII. In seguito egli aderì all'obbedienza avignonese, trovandosi così contro la politica ecclesiastica della sua patria, che non si distaccò dall'obbedienza a Urbano VI.

Nel 1384 l'antipapa Clemente VII gli conferì il patriarcato di Grado, sede metropolitana delle sei diocesi del Dogato veneziano, nucleo originario della Repubblica. Non prese possesso del patriarcato inquanto Urvano VI nel 1387 vi nominò un suo candidato, a cui fecero seguito altri due patriarchi di obbedienza romana. Ottenne comunque l'amministrazione apostolica della diocesi greca di Corone nel Peloponneso allora sotto controllo veneziano.

Nel 1408 l'papa Gregorio XII lo nominò Patriarca di Grado ed il 22 agosto dell'anno seguente l'antipapa lo trasferì alla sede di Costantinopoli.

Naufragate nel maggio 1408 le trattative tra i due papi contendenti, il Lando si unì alla maggioranza dei cardinali che avevano preso le distanze da ambedue; andò al concilio di Pisa, aperto il 25 marzo 1409, nel corso del quale gli fu chiesto di testimoniare nel processo contro Benedetto XIII e Gregorio XII, e il 5 giugno sottoscrisse la sentenza di deposizione di ambedue i papi, usando di nuovo il titolo di electus Gradensis.

L'antipapa Giovanni XXIII lo nominò cardinale con il titolo di cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme.

Partecipò al Concilio di Costanza e alla elezione del 1417 di papa Martino V. Nell'ottobre 1414 compì con la Curia il viaggio da Bologna a Costanza; sembra non aver lasciato la sede del concilio sino alla sua conclusione, nemmeno quando Giovanni XXIII, nella notte tra il 20 e il 21 marzo 1415, fuggì dalla città e ingiunse ai cardinali e agli altri curiali di seguirlo e solo la metà di essi obbedì all'ordine.

Nel novembre 1416 e nell'aprile 1417 fu citato come testimone nel processo di deposizione contro Benedetto XIII ed è testimoniata la sua partecipazione a numerose sessiones dedicate alla prosecuzione di tale questione, culminanti il 26 luglio 1417 con la deposizione, per la seconda volta, dell'antipapa a cui il Lando aveva giurato obbedienza.

Nel luglio del 1419 venne eletto Camerlengo del Sacro Collegio e pochi giorni dopo fu nominato Camerlengo di Santa Romana Chiesa, cariche che tenne fino alla morte.

Nel dicembre del 1424 fu nominato cardinale vescovo di Sabina e Poggio Mirteto. A fine 1427, poco prima del suo decesso, fu nominato arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, nella quale fu sepolto.

Morì a Roma il 26 dicembre 1427, fu sepolto una cappella, oggi scomparsa, che aveva fatto costruire nella basilica patriarcale liberiana.

Successione degli incarichi

Predecessore: Patriarca di Grado
(obbedienza avignonese)
Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Tommaso da Frignano, O.F.M.
(legittimo)
prima del 26 settembre 138422 agosto 1409 Giovanni Dolfin[1], O.F.M.
(legittimo)
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con
con
Tommaso da Frignano, O.F.M.
(legittimo)
{{{data}}} Giovanni Dolfin[1], O.F.M.
(legittimo)
Predecessore: Amministratore apostolico di Corone
(obbedienza avignonese)
Successore: BishopCoA PioM.svg
Pietro Corneri[2], O.F.M.
(legittimo)
26 settembre 138422 agosto 1409 Bartolomeo da Corone[3], O.P.
(legittimo)
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con
con
Pietro Corneri[2], O.F.M.
(legittimo)
{{{data}}} Bartolomeo da Corone[3], O.P.
(legittimo)
Predecessore: Patriarca di Costantinopoli
(obbedienza pisana)
Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Alfonso de Egea[4] 22 agosto 140913 luglio 1412 Jean de la Rochetaillée
(obbedienza pisana)
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con
con
Alfonso de Egea[4] {{{data}}} Jean de la Rochetaillée
(obbedienza pisana)
Predecessore: Pseudocardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giovanni Migliorati
(legittimo)
6 giugno 141116 dicembre 1417 se stesso confermato legittimo I
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con
con
Giovanni Migliorati
(legittimo)
{{{data}}} se stesso confermato legittimo
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme Successore: CardinalCoA PioM.svg
se stesso come illegittimo dopo il 16 dicembre 141723 dicembre 1424 Niccolò Albergati, O.Cart. I
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se stesso come illegittimo {{{data}}} Niccolò Albergati, O.Cart.
Predecessore: Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Amedeo di Saluzzo 10 luglio 141926 dicembre 1427 Antonio Panciera I
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Amedeo di Saluzzo {{{data}}} Antonio Panciera
Predecessore: Camerlengo di Santa Romana Chiesa Successore: Sede vacante.svg
Pietro di Foix, O.F.M. 19 luglio 141926 dicembre 1427 Louis Aleman I
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con
Pietro di Foix, O.F.M. {{{data}}} Louis Aleman
Predecessore: Cardinale vescovo di Sabina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Pedro Fernández de Frías 23 dicembre 142426 dicembre 1427
Sede suburbicaria in commendam dal 7 giugno 1424
Giordano Orsini I
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Pedro Fernández de Frías {{{data}}} Giordano Orsini
Predecessore: Arciprete della Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore Successore: Santa maria maggiore 051218-01.JPG
Rinaldo Brancaccio ottobre26 dicembre 1427 Jean de la Rochetaillée I
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Rinaldo Brancaccio {{{data}}} Jean de la Rochetaillée
Note
  1. cfr. (EN) Patriarch Giovanni Dolfin, O.F.M. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  2. cfr. (EN) Archbishop Pietro Cornari, O.F.M. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  3. cfr. (EN) Bishop Bartolomeo , O.P. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  4. cfr. (EN) Patriarch Alfonso de Egea † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
Bibliografia
Collegamenti esterni