Carlo Grassi
Carlo Grassi Cardinale | |
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Età alla morte | 52 anni |
Nascita | Bologna 1519 |
Morte | Roma 15 marzo 1571 |
Sepoltura | Chiesa della Santissima Trinità al Monte Pincio (Roma) |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 20 dicembre 1555 da Pio IV |
Consacrazione vescovile | nessuna informazione |
Creato Cardinale |
17 maggio 1570 da Pio V (vedi) |
Cardinale per | 9 mesi e 29 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Carlo Grassi o de Grassi (Bologna, 1519; † Roma, 15 marzo 1571) è stato un vescovo e cardinale italiano.
Biografia
Carlo nacque a Bologna nel 1519 o nel 1520, figlio di Giovanni Antonio, futuro senatore di Bologna e di Diana di Carlo Grati. Apparteneva a una famiglia di notevole rilievo nella vita politica bolognese, che poteva vantare diversi senatori e soprattutto numerosi prelati, titolari di importanti vescovati e di cariche curiali. Era pronipote del cardinale Achille Grassi.
Intraprese la carriera prelatizia ricevendo il suddiaconato; nel 1550 divenne Canonico e arciprete del capitolo del duomo di Bologna. Durante il pontificato di Giulio III il Grassi si trasferì a Roma e fu nominato cameriere segreto del pontefice. Nel 1555 prese gli ordini minori e il fratello Achille,[1] che sarebbe morto nello stesso anno, rassegnò in suo favore il vescovato di Montefiascone. Nel 1557 si addottorò all'Università di Bologna in utroque iure. Nel 1559 ricevette in commenda l'abbazia ravennate di Santa Maria in Cosmedin.[2] Durante la sede vacante dopo la morte di papa Paolo IV fu nominato governatore di Roma dal Collegio Cardinalizio in sostituzione di Antonio Paganelli che evidentemente non era ritenuto in grado di affrontare la difficile situazione dell'ordine pubblico venutasi a creare dopo la morte del pontefice. Rimase in carica fino al 26 marzo 1560, quando il nuovo papa Paolo V lo mise a capo del governatorato perugino. L'anno seguente divenne vice legale del cardinal Giovanni Antonio Serbelloni a Camerino. Fu tra i conclavisti del Concilio di Trento, dall'11 novembre 1562 fino alla sua chiusura nel 1563. Fu membro della commissione di revisione del decreto di riforma e fu tra i firmatari degli atti finali. Nel 1564 assunse il governatorato di Viterbo e del patrimonio di San Pietro. L'anno seguente divenne chierico di Camera e assunse il prefettorato dell'Annona. Nel 1560 fu di nuovo governatore di Roma e vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Cardinalato
Papa Paolo V lo creò cardinale presbitero nel concistoro del 17 maggio 1570, il 9 giugno seguente ricevette il cappello rosso con il titolo di sant'Agnese in Agone.
Nel luglio 1570 il Grassi fu coinvolto nell'intensa attività diplomatica dispiegata dal Papato per unire le potenze cattoliche in una lega antiturca e partecipò con i cardinali Michele Bonelli, Giovanni Gerolamo Morone, Pierdonato Cesi e Giovanni Aldobrandini a una serie di conferenze con gli ambasciatori spagnolo e veneto.
Morte
Morì improvvisamente, prima della conclusione delle trattative, a Roma il 15 marzo 1571 e fu sepolto nella chiesa romana di Trinità dei Monti.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Governatore di Perugia | Successore: | |
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Giovanni Battista Castagna | 30 marzo 1560-18 novembre 1561 | Giulio Della Rovere |
Predecessore: | Governatore di Camerino Vice legato del card. Giovanni Antonio Serbelloni |
Successore: | |
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18 novembre 1561-20 gennaio 1564 |
Predecessore: | Governatore di Viterbo | Successore: | |
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Giovanni Andrea Croce[3] | 20 gennaio 1564-13 aprile 1565 | Alessandro Farnese il Giovane |
Predecessore: | Governatore di Roma | Successore: | |
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Antonio Paganelli Francesco Bandini Piccolomini |
19 agosto 1559-26 marzo 1560 8 giugno 1569-17 maggio 1570 |
Francesco Bandini Piccolomini Ludovico Taverna |
Predecessore: | Vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa | Successore: | |
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Francesco Bandini Piccolomini | 8 giugno 1569-17 maggio 1570 | Ludovico Taverna |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Agnese in Agone | Successore: | |
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Pier Francesco Ferrero | 9 giugno 1570-25 marzo 1571 | Antonio Maria Galli |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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