Diocesi di Teano-Calvi

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Diocesi di Teano-Calvi
Dioecesis Theanensis-Calvensis
Chiesa latina
vescovo Giacomo Cirulli
Sede Teano
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Napoli
Regione ecclesiastica Campania
Diocesi di Teano - Calvi.png
Mappa della diocesi
Nazione bandiera Italia
Parrocchie 72
Sacerdoti 78 di cui 60 secolari e 18 regolari
1.053 battezzati per sacerdote
19 religiosi 107 religiose 11 diaconi
84.000 abitanti in 663 km²
82.200 battezzati (97,9% del totale)
Eretta IV secolo
Rito romano
Indirizzo

Piazza Duomo 1, 81057 Teano [Caserta], Italia

tel. +390823875428 fax. 0823.65.70.63 @
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2018 (gc ch)
Dati dal sito web della CEI
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Italia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La diocesi di Teano-Calvi (in latino: Dioecesis Theanensis-Calvensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli appartenente alla regione ecclesiastica Campania. Nel 2017 contava 82.200 battezzati su 84.000 abitanti.

Dal 26 febbraio 2021 è unita in persona episcopi alla Diocesi di Alife-Caiazzo e dal 23 febbraio 2023 anche alla Diocesi di Sessa Aurunca.

Territorio

La diocesi comprende i 22 comuni seguenti:

Territorio.JPG
  1. Caianello
  2. Calvi Risorta
  3. Camigliano
  4. Conca della Campania
  5. Francolise
  6. Galluccio
  7. Giano Vetusto
  8. Marzano Appio
  9. Mignano Monte Lungo
  10. Pastorano
  11. Pietramelara
  1. Pietravairano
  2. Pignataro Maggiore
  3. Presenzano
  4. Riardo
  5. Roccamonfina
  6. Roccaromana
  7. Rocchetta e Croce
  8. Sparanise
  9. Teano
  10. Tora e Piccilli
  11. Vairano Patenora

Sede vescovile è la città di Teano, dove si trova la Cattedrale di San Giovanni ante Portam Latinam. A Calvi Risorta sorge la Concattedrale di Santa Maria Assunta.[1]

Il territorio è suddiviso in 72 parrocchie.

Storia

La diocesi di Teano secondo la tradizione sarebbe stata eretta nel IV secolo. Tuttavia, dopo tre vescovi del IV secolo, la cronotassi è lacunosa fino alla seconda metà del IX secolo. La primitiva cattedrale sorse presso la fonte dove san Paride avrebbe scacciato il dragone e risale al IV secolo.

La diocesi di Calvi ha ugualmente origine antica. Se si ammette come primo vescovo Calepodio, che consacrò nel 307 un altare a san Casto, la diocesi potrebbe essere anteriore al IV secolo. La primativa cattedrale di San Casto sorse nel IV secolo presso la necropoli pagana e fu probabilmente ampliata nel V secolo.

Verso l'inizio del IX secolo a Teano fu costruita una nuova cattedrale presso la tomba di san Paride, dedicata però a san Terenziano, di ciu si ottennero le reliquie verso il 1050. La chiesa, che era già stata danneggiata dalle incursioni dei saraceni, fu incendiata dai normanni nel 1062.

Verso la fine del IX secolo o forse nel X secolo sorse anche a Calvi una nuova cattedrale, I terremoti e le incursioni ben presto la danneggiarono e nel 1452 fu restaurata dal vescovo Angelo Mazziotta.

Il 14 agosto 966 entrambe le diocesi divennero suffraganee dell'arcidiocesi di Capua.

Nel XII secolo a Teano fu costruita una nuova cattedrale, dopo la distruzione del 1062. Successivamente subirà altre due distruzioni: nel 1520 per un incendio e durante la Seconda guerra mondiale. È stata riconsacrata nel 1957.

Dopo il Concilio di Trento fu istituito il seminario vescovile di Teano, che già all'inizio dell'episcopato di Giovanni Paolo Marincola contava 12 alunni. Il seminario però decadde rapidamente durante l'episcopato del vescovo Serafino a cavallo tra XVI e XVIII secolo.

Nel 1583 la relazione della visita pastorale compiuta dal vescovo di Calvi Fabio Maranta ci informa della rovina dell'antica cattedrale di San Casto: sprovvista di una porta la cattedrale fungeva occasionalmente da ricovero notturno per uomini e animali. Tuttavia, si continuava a celebrare solennemente, ogni anno al 22 maggio, la festa di san Casto. La chiesa, di cui oggi restano solo rovine, sarà officiata fino al 1680, secondo quanto scrive il vescovo Filippo Positano nella sua relazione del 1727. La relazione del 1583 denuncia anche il disordine della cattedrale nuova: tetto rotto, tombe scoperte, ossa accatastate alla rinfusa nella cripta, muschio sui muri. Il cimitero sorgeva attorno alla chiesa ed era sprovvisto di cancello, per cui vi entravano degli animali. Il vescovo Maranta con energia aumenta il numero dei canonici da due a nove, fa recitare l'ufficio e compie i necessari lavori di restauro, iniziando la costruzione del campanile. Nel 1647 la sollevazione di Masaniello devastò Calvi per rappresaglia contro la famiglia del vescovo: il palazzo vescovile fu raso al suolo e la cattedrale danneggiata. Il vescovo fu costretto ad abbandonare Calvi e a risiedere a Pignataro. In questi anni la peste flagellò e spopolò tanto Calvi quanto Teano. Nel 1686 il palazzo vescovile di Calvi consisteva ancora di una semplice stanza.

Il finire del XVII secolo, coincidente con l'episcopato del domenicano Vincenzo Maria de Silva, fu per la diocesi di Calvi un periodo di ripresa, in cui si cercò una soluzione al problema del seminario: fu progettato un seminario con dodici posti con un maestro di canto, uno di gramnmatica e un rettore; nell'intenzione del vescovo il seminario doveva mettere fine ad una penosa ignoranza del clero e dei candidati al sacerdozio.

La prima metà del XVIII secolo vide l'ampliamento del seminario di Teano con il vescovo Giberti e l'istituzione del seminario di Calvi per impulso del vescovo Filippo Positano. Il nuovo seminario fu benedetto personalmente da papa Benedetto XIII il 16 maggio 1727. Il vescovo Positano fondò anche il Monte frumentario, un istituto di credito agrario che offriva ai contadini un'alternativa all'usura. Successivamente Dominico Antonio Cirillo, vescovo di Teano, si occupò della storia della sua diocesi e fece compilare un volume che raccoglieva documenti d'archivio. l'opera sarà bruciata dai nazisti nel 1943.

La seconda metà del secolo vide per entrambe le diocesi l'ampliamento del seminario.

Il 27 giugno 1818 le diocesi di Calvi e di Teano furono unite aeque principaliter con la bolla De utiliori di papa Pio VII.

A metà del XIX secolo le diocesi attraversano un periodo di decadenza, soprattutto a causa dell'anticlericalismo diffuso, che fa segnare una diminuzione delle vocazioni sacerdotali. Dal 1860 al 1866 al vescovo Bartolomeo d'Avanzo fu impedito l'ingresso in diocesi, perché sprovvisto del placet governativo. Da Sorrento dove risiedeva in esilio condusse una battaglia contro la massoneria e dopo l'ingresso in diocesi dovette insistere per la riapertura dei seminari. Per i suoi meriti e per la difesa dell'infallibilità pontificia durante il Concilio Vaticano I fu fatto cardinale da papa Pio IX.

Gli successe il vescovo Alfonso Maria Giordano, che era stato suo coadiutore, del quale si ricorda la generosità durante l'epidemia di colera del 1884. Riuscì a riaprire i seminari di Teano e di Visciano.

Albino Pella governò le diocesi dal 1908 al 1915, cercando di diffondere un modello di vita cristiana più maturo. Alla devozione popolare volle sostituire una regolare pratica cristiana, illuminata dalla luce del catechismo. Le sue opere sociali, la Cassa rurale cattolica contro l'usura e la Società di mutuo soccorso fra gli operai, furono anch'essi tentativi di razionalizzare e di guidare l'attività pastorale.

Il vescovo Calogero Licata nel 1921 riuscì ad unire i due seminari, sopprimendo quello di Visciano, per contenere le spese. Morì cadendo da un'impalcatura del seminario di Teano nel 1924.

Durante la Seconda guerra mondiale le diocesi sono rette dal vescovo Tamburini. Il 5 ottobre 1943 i tedeschi prelevarono il vescovo già infermo per condurlo in un convento. Il 6 ottobre Teano fu bombardata e la cattedrale distrutta. Il vescovo morì nel gennaio dell'anno successivo, provato dalle disgrazie della guerra.

Il 30 aprile 1979 fu soppressa la provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Capua e le diocesi divennero suffraganee dell'arcidiocesi di Napoli.

Il 30 settembre 1986 l'unione fra le diocesi è divenuta piena e la diocesi risultante ha assunto il nome attuale.

Cronotassi dei vescovi

Vescovi di Teano

Vescovi di Calvi

Vescovi di Calvi e Teano

Vescovi di Teano-Calvi

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2017 su una popolazione di 82.200 persone contava 84.000 battezzati, corrispondenti al 97,9% del totale.

Note
  1. Cfr. Home page del sito http://www.diocesiteanocalvi.it/
Bibliografia


Fonti Diocesi di Teano
Fonti Diocesi di Calvi
Voci correlate
Collegamenti esterni