Germanico Malaspina
Germanico Malaspina Vescovo | |
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Titolo | |
Vescovo | |
Età alla morte | 53 anni |
Nascita | Parma 1550 |
Morte | San Severo 9 ottobre 1603 |
Sepoltura | Cattedrale di San Severo |
Consacrazione vescovile | 25 agosto 1583 dal vescovo Christoph Andreas von Spaur |
Incarichi ricoperti | 27 aprile 1583 da papa Gregorio XIII
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Germanico Malaspina (Parma, 1550; † San Severo, 9 ottobre 1603) è stato un vescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Nacque probabilmente a Parma intorno al 1550, secondogenito di Girolamo Ambrogio, detto Comparino, dei marchesi di Malaspina del ramo di Tresana e Lusuolo che si estinse nel 1651, e della prima moglie Susanna Malaspina, figlia del marchese Morello di Mulazzo. Suo fratello Alessandro fu ufficiale dell'esercito di Alessandro Farnese nelle Fiandre e poi membro del Consiglio di guerra dei Paesi Bassi spagnoli a Bruxelles, dove fu ucciso nel 1613.
Studiò a Perugia dove di addottorò in utroque iure e intraprese la carriera ecclesiastica sotto Pio V. Grazie all'appoggio del cardinale Alessandro Farnese il Giovane, nel 1572 accompagnò in Spagna, in veste di segretario, il nunzio Niccolò Ormaneto.
Dopo la morte di quest'ultimo nel 1577 e il passaggio della nunziatura a Filippo Sega, il Malaspina rientrò a Roma nel 1578. Su interessamento di Filippo II di Spagna fu nominato da Gregorio XIII cameriere segreto. L'anno successivo fu inviato a Parma per consegnare la rosa d'oro alla duchessa Margherita d'Austria.
Nel 1580 Gregorio XIII, su richiesta dell'arciduca Carlo II d'Austria, decise di fondare una nunziatura ordinaria per l'Austria Interiore. A causa della continua minaccia ottomana, il sovrano dipendeva dagli aiuti finanziari della nobiltà, di cui larga parte era protestante, e che, sfruttando la situazione, aveva ottenuto importanti libertà religiose. Il culmine fu raggiunto con la Dieta generale di Bruck del 1578 che ebbe un effetto complessivamente allarmante sui principi cattolici vicini e spinse la Curia romana a stabilire una nunziatura permanente con sede a Graz. Poiché Alessio Stradella, inizialmente destinato all'incarico, era morto durante il viaggio, il Malaspina, che ricevette le sue istruzioni il 5 settembre 1580, ne divenne di fatto il primo nunzio per l'Austria Interiore.
A Graz ebbe modo di dimostrare la sua abilità diplomatica oltre che come nunzio anche come rappresentante pontificio alla Dieta imperiale di Augusta del 1582 e di Colonia dell'anno seguente.
All'inizio dell'ottobre 1584 fu chiamato a sostituire Giovanni Francesco Bonomi come nunzio alla corte imperiale. Dopo aver istruito il suo successore, Giovanni Caligari, partì per Praga dove giunse il 13 dicembre.
Durante la sua nunziatura a Praga, dove risiedeva abitualmente l'imperatore Rodolfo II d'Asburgo, Malaspina, insieme a Giovanni Francesco Bonomi, nunzio a Colonia, lavorò con energia per spostare il timoroso imperatore verso un piano di effettiva riforma cattolica. Essi ottennero successo a Breslavia, Paderborn e Münster e furono aiutati dai gesuiti. Mentre non poté impedire la perdita dei vescovati di Halberstadt e Brema.
Nei suoi sforzi per rafforzare il cattolicesimo il Malaspina fu sostenuto soprattutto dall'arciduca Ernesto, reggente di Rodolfo II in Austria. In Boemia si adoperò per il ritorno degli ussiti alla chiesa romana e ne auspicava una visita pastorale generale che non si realizzò. Sulla situazione religiosa nel Regno di Boemia mandò al cardinale Girolamo Rusticucci due pareri che, verso la fine della sua nunziatura alla corte imperiale, furono integrati da un'ampia informativa sulla situazione della Chiesa tedesca.
Sisto V era contrariato per il procedere formale del nunzio nella questione della visita boema e gli annunciò già nell'estate del 1585 che ben presto sarebbe stato richiamato da Praga, un provvedimento contro il quale Rodolfo II si adoperò invano. A malincuore, dopo l'arrivo del successore Filippo Sega, il Malaspina lasciò la corte imperiale e il 7 giugno 1586 tornò a Roma dove venne accolto con freddezza dal Papa. Trascorse gli anni successivi in Italia, dedicandosi all'amministrazione della sua diocesi e alle questioni familiari.
Con Gregorio XIV la carriera diplomatica del Malaspina riprese. Sì recò su incarico del pontefice a Napoli nell'aprile del 1591 come nunzio per il Regno. Qui rimase per un breve periodo ed ebbe modo di trattare l'acquisto di grano con il viceré Juan de Zuñiga.
Nel giugno 1592 Clemente VIII gli affidò la difficile nunziatura polacca. Lì portò la pace tra il re Sigismondo III (regno 1587-1632) e il suo cancelliere, Jan Zamojki (1587-1605), ottenendo la fiducia di entrambi.
Alla morte, il 17 novembre 1592 del padre di Sigismondo III, Giovanni III di Svezia, Sigismondo divenne il pretendente al trono di Svezia. Malaspina lo accompagnò a Uppsala dove assistette all'incoronazione tenutasi il 19 febbraio 1593. Vide le sue speranze di una restaurazione cattolica in Svezia distrutte dalla forte opposizione religiosa e dalle ambizioni dello zio di Sigismondo, Carlo, duca protestante di Södermanland, che nel luglio 1599 prese il potere.
Malaspina fu determinante nei negoziati per il ritorno della Chiesa rutena alla sede di Roma nel 1595 e il ripristino della pace in Transilvania dopo l'abdicazione del re Sigismondo Báthory nel 1599.
Rientrato in patria dal 1599, fino alla sua morte si dedicò all'amministrazione della sua diocesi. morì il 9 ottobre del 1603 a San Severo e fu sepolto nella cattedrale di Santa Maria Assunta della sua diocesi.
Genealogia episcopale
- Vescovo Otto von Sonnenberg (Ch)
- Vescovo Friedrich von Hohenzollern (Ch)
- Vescovo Ruprecht Pfalzgraf Simmer von Bayern de Rhein (Ch)
- Vescovo Mathias Schach (Ch), O.Cart.
- Vescovo Philipp von der Pfalz
- Cardinale Matthäus Lang von Wellenburg
- Vescovo Aegidius Rehm (Ch)
- Vescovo Johann Kluspeck O.Cist. (Ch)
- Vescovo Wolfgang von Salm (Ch)
- Vescovo Urban Sagstetter (Ch)
- Arcivescovo Johann Jakob von Kuen-Belasy (Ch)
- Vescovo Germanico Malaspina
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di San Severo | Successore: | |
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Martino de Martini, S.J. (Ch) | 27 aprile 1583 - 9 ottobre 1603 | Ottaviano della Vipera (Ch) |
Predecessore: | Nunzio apostolico a Graz | Successore: | |
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Alessio Stradella, O.S.A. | 5 settembre 1580 - 20 ottobre 1584 | Giovanni Andrea Caligari |
Predecessore: | Nunzio apostolico per il Sacro Romano Impero | Successore: | |
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Bartolomeo Portia | 3 settembre 1578 - 15 giugno 1581 | Ottavio Santacroce |
Predecessore: | Nunzio apostolico per il Regno di Napoli | Successore: | |
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Marcantonio Bizzoni (Ch) | 3 maggio 1591 - 21 dicembre 1591 | Jacopo Aldobrandini (Ch) |
Predecessore: | Nunzio apostolico per la Polonia | Successore: | |
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Nicolò Mascardi | 6 giugno 1592 - 1597 | Claudio Rangoni |
Bibliografia | |
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- Vescovi di San Severo
- Nunzi apostolici per l'Austria Interiore
- Nunzi apostolici per il Sacro Romano Impero
- Nunzi apostolici per la Polonia
- Nunzi apostolici per il Regno di Napoli
- Vescovi consacrati nel 1583
- Vescovi italiani del XVI secolo
- Italiani del XVI secolo
- Vescovi del XVI secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi italiani del XVII secolo
- Italiani del XVII secolo
- Vescovi del XVII secolo
- Biografie
- Vescovi italiani
- Nunzi apostolici italiani
- Nati nel 1550
- Nati nel XVI secolo
- Morti nel 1603
- Morti il 9 ottobre