Giovanni Battista Zeno
Giovanni Battista Zeno Cardinale | |
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Età alla morte | circa 61 anni |
Nascita | Venezia 1440 ca. |
Morte | Padova 8 maggio 1501 |
Sepoltura | Basilica patriarcale di S. Marco, Cappella Zeno |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 18 marzo 1470 da papa Paolo II |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
21 novembre 1468 da Paolo II (vedi) |
Cardinale per | 32 anni, 5 mesi e 17 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giovanni Battista Zeno o Zen (Venezia, 1440 ca.; † Padova, 8 maggio 1501) è stato un cardinale e vescovo italiano.
Cenni biografici
Proveniente dalla famiglia Zen, una delle più nobili di Venezia, nacque da Nicolò Zeno ed Elisabetta Barbo, nipote di papa Eugenio IV e sorella di papa Paolo II. Era inoltre cugino del cardinale Giovanni Michiel.
Crebbe a Roma presso lo zio cardinale, ma non conseguì alcun titolo di studio, tanto da rischiare di non esser ammesso al conclave del 1471. Il 25 giugno 1467 fu nominato protonotario apostolico. Appena diciassette mesi dopo, nel concistoro del 21 novembre 1468, fu creato cardinale insieme al cugino Giovanni Michiel, ottenendo la diaconia di santa Maria in Portico Octaviae. Nei primi anni di cardinalato rimase al di fuori degli incarichi più prestigiosi, probabilmente a causa della giovane età e per l'inesperienza nel governo, ma fu comunque premiato con numerosi e cospicui benefici ecclesiastici. Fu abate commendatario di vari monasteri tra cui l'Abbazia di San Gallo (Moggio Udinese).
Il 18 marzo 1471 Paolo II lo elesse vescovo ddella diocesi di Vicenza, pur non avendo il benestare della Repubblica di Venezia. L'improvvisa morte del pontefice, avvenuta il 26 luglio seguente, precedette uno grave incidente diplomatico che vide protagonista Zeno. Il Consiglio dei dieci scoprì una rete spionistica, volta a fornire informazioni sulla Serenissma in Vaticano, capeggiata dal porporato e dalla madre Elisabetta, e della quale fecero parte anche Giovanni Michiel ed esponenti delle famiglie Zeno, Barbo, Trevisan e Contarini, tutti in qualche modo imparentati tra loro.
Le condanne per divulgazione di segreti di Stato, emesse l'anno seguente, furono assai dure per il cardinale e la madre: Elisabetta fu confinata a vita a Capodistria, mentre a Zeno furono sequestrati in perpetuo i redditi provenienti dai benefici siti nei territori della Repubblica, tra cui il vescovado di Vicenza, nonostante le proteste di Sisto IV.
Zeno restò quindi a Roma, finché nel 1476 fu graziato dalla Serenissima e poté recuperare i benefici sospesi, a cui se ne aggiunsero molti altri in terra veneta negli anni seguenti. Papa Della Rovere lo utilizzò quindi nel 1477 come legato ''a latere'' a Siena, Firenze, Ferrara e Venezia per discutere con i rispettivi governanti la crociata.
Fu camerlengo del Collegio cardinalizio nel 1480. Fece costruire e restaurare diverse chiese a Roma, Verona e Cremona. Conoscendo bene la spregiudicatezza di papa Alessandro VI, il 2 gennaio 1492 rassegnò la commenda dell'abbazia cistercense di Nuestra Señora de la Rueda[1], nei pressi di Huesca, e si ritirò a Padova.
Partecipò al conclave del 1471 nel quale fu eletto papa Sisto IV, al conclave del 1484 nel quale fu eletto papa Innocenzo VIII e al conclave del 1492 nel quale fu eletto papa Alessandro VI.
Morì a Padova, molto probabilmente avvelenato. Il corpo fu portato a Venezia e sepolto nella Basilica di San Marco. Lasciò 200.000 ducati alla Serenissima Repubblica a condizione che ogni anno si celebrasse una solenne messa per la sua anima; lasciò inoltre 50.000 scudi per opere di bene. Nel 1506 la Repubblica concesse la costruzione della cappella Zeno nella Basilica per onorarne la memoria.
Successione degliu incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Portico Octaviae | Successore: | |
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Hugues de Saint-Martial | 22 novembre 1468 - marzo 1470 | Marco Corner |
Predecessore: | Vescovo di Vicenza | Successore: | |
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Marco Barbo | 18 marzo 1470 - 8 maggio 1501 | Pietro Dandolo[2] |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Anastasia | Successore: | |
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Giacomo Tebaldi | marzo 1470 - 8 ottobre 1479 | Paolo Fregoso |
Predecessore: | Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano | Successore: | |
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Richard Olivier de Longueil | 19 agosto 1470 - 8 maggio 1501 | Juan López |
Predecessore: | Abate commendatario di San Gallo (Moggio Udinese) | Successore: | |
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Pietro Barbo | 1467 - 1501 | Sebastiano Priuli |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Frascati | Successore: | |
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Giacomo Ammannati Piccolomini | 8 ottobre 1479 - 8 maggio 1501 | Jorge da Costa |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Marco Barbo | 7 gennaio 1480 - 8 gennaio 1481 | Stefano Nardini |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Cardinali diaconi di Santa Maria in Portico Octaviae
- Vescovi di Vicenza
- Cardinali presbiteri di Sant'Anastasia
- Arcipreti della Basilica di San Pietro
- Cardinali vescovi di Frascati
- Cardinali Camerlenghi
- Concistoro 21 novembre 1468
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