Papa Paolo II
Paolo II Papa | |
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al secolo Pietro Barbo | |
Cristofano di Papi dell'Altissimo, Ritratto di papa Paolo II (seconda metà del XVI secolo), olio su tela; New York (USA), collezione privata | |
Età alla morte | 54 anni |
Nascita | Venezia 23 febbraio 1417 |
Morte | Roma 26 luglio 1471 |
Sepoltura | Città del Vaticano, Sacre Grotte Vaticane |
Nominato vescovo | 16 giugno 1451 da Niccolò V |
Creato Cardinale |
1º luglio 1440 da Eugenio IV (vedi) |
Cardinale per | 31 anni e 25 giorni |
Incarichi ricoperti prima dell'elezione |
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Informazioni sul papato | |
211° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
30 agosto 1464 Conclave del 1464 |
Consacrazione | 16 settembre 1464 |
Fine del pontificato |
26 luglio 1471 (per decesso) |
Durata del pontificato |
6 anni, 10 mesi e 27 giorni |
Predecessore | papa Pio II |
Successore | papa Sisto IV |
Extra | Papa Paolo II Anni di pontificato |
Cardinali | 10 creazioni in 2 concistori |
Eventi | Nessun Giubileo indetto |
Collegamenti esterni | |
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Paolo II, al secolo Pietro Barbo (Venezia, 23 febbraio 1417; † Roma, 26 luglio 1471) è stato il 211° vescovo di Roma e papa italiano dal 1464 alla morte.
Biografia
Nipote di papa Eugenio IV, a motivo di tale parentela la sua carriera ecclesiastica fu facilitata e le promozioni si susseguirono con notevole rapidità: divenne infatti cardinale nel 1440 e fu eletto Papa all'unanimità il 30 agosto 1464, come successore di papa Pio II. Fra i suoi collaboratori al tempo del cardinalato, si segnala il celebre musicista e musicologo Ugolino Urbevetano da Forlì.
Il suo giuramento all'atto di prendere l'ufficio di pontefice lo obbligava ad abolire il nepotismo nella curia, al fine di migliorarne la moralità, a continuare la guerra ai Turchi, e a indire un concilio ecumenico nel giro di tre anni. Ma i termini di tale giuramento vennero modificati da Paolo a sua discrezione, e questa azione gli fece perdere la fiducia del sacro collegio.
Di conseguenza, quando nel 1466, progettando di eliminare gli incarichi ridondanti, Paolo procedette ad annullare il collegio degli abbreviatori, la cui funzione era di formulare i documenti pontifici, sollevò una tempesta di indignazione, in quanto retori e poeti erano da lungo tempo usi ad acquistare questi incarichi. Uno di questi, Bartolomeo Sacchi, scrisse una lettera minacciosa al Papa, e venne imprigionato ma poi prosciolto; nel 1467 venne imprigionato nuovamente con l'accusa di aver partecipato ad una congiura contro il Papa, e venne sottoposto a tortura, essendo accusato, assieme ad altri abbreviatori, di avere ideali pagani. Per rappresaglia, Platina, nel suo Vitae pontificum, ritrasse in modo sfavorevole la personalità di Paolo II.
I Diari della Città di Roma di Stefano Infessura costituiscono una testimonianza ben informata sul pontificato di Paolo II, ma sono lontani dalla neutralità a causa della tempra repubblicana e anti-papale del cronista. È tuttavia certo che benché Paolo fosse un oppositore degli umanisti, non fu secondo a nessuno nel fornire divertimenti al popolo, e mostrò uno stravagante amore dello splendore. Per giustizia si deve anche far notare il suo senso di equità, le sue riforme nell'amministrazione comunale, e la sua lotta contro la corruzione ufficiale e il traffico degli incarichi di dignità.
Nella gestione degli affari pubblici, Paolo mancava di autorevolezza e il suo pontificato non fu significativo per la storia italiana. Nel suo regno comunque, pose termine nel 1465, al regime predatorio dei conti di Anguillara.
Nella questione della guerra ai Turchi, l'unico sovrano che avrebbe potuto prenderne la guida, re Giorgio di Podebrad di Boemia, venne rifiutato dal Papa, e perseguito come eretico poiché appoggiò la convenzione di Basilea (si veda Jan Hus) in favore degli utraquisti. Nell'agosto 1465, Paolo convocò Giorgio davanti al suo tribunale romano, e quando il re non si presentò, si alleò con gli insorti in Boemia, liberando i sudditi del re dal giuramento di fedeltà. Nel dicembre 1466, pronunciò il bando di scomunica e la sentenza di deposizione contro re Giorgio.
Quando alla fine il buon successo del re stava predisponendo il pontefice in favore di una riconciliazione, Paolo II morì il 26 luglio 1471.
Paolo II ed il Giubileo
Fu questo pontefice a stabilire che il Giubileo venisse indetto regolarmente ogni venticinque anni[1].
Onorificenze
Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo | |
Concistori tenuti da Papa Paolo II per la creazione di nuovi cardinali
Alla fine del 1464 o all'inizio del 1465 Papa Paolo II creò cardinali Teodoro Lelli, vescovo di Treviso e Giovanni Barozzi, patriarca di Venezia, ma morirono prima della pubblicazione.
Concistoro del 18 settembre 1467
- (1) Inghilterra · Thomas Bourchier, arcivescovo di Canterbury (Inghilterra); † 22 marzo 1486;
- (2) Ungheria · István Várdai, arcivescovo di Kalocsa (Ungheria); † 22 febbraio 1471;
- (3) Italia · Oliviero Carafa, arcivescovo di Napoli; † 20 gennaio 1511;
- (4) Italia · Amico Agnifili, vescovo dell'Aquila; † 9 novembre 1476;
- (5) Italia · Marco Barbo, nipote di Sua Santità e vescovo di Vicenza; † 11 marzo 1491;
- (6) Italia · Jean Balue, vescovo di Angers (Francia); † 5 ottobre 1491;
- (7) Italia · Francesco della Rovere, O.F.M. Conv., ministro generale del suo Ordine; eletto papa con il nome di Sisto IV il 10 agosto 1471; † 12 agosto 1484;
- (8) Italia · Teodoro Paleologo di Monferrato, abate commendatario di Santa Maria di Lucedio e protonotario apostolico; † 21 gennaio 1484.
Concistoro del 21 novembre 1468
- (9) Italia · Giovanni Battista Zeno, nipote di Sua Santità e protonotario apostolico; † 8 maggio 1501;
- (10) Italia · Giovanni Michiel, nipote di Sua Santità e protonotario apostolico; † 10 aprile 1503.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria Nuova | Successore: | |
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Jacopo del Torso | 1º luglio 1440 – 16 giugno 1451 | Francesco Gonzaga |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Cervia | Successore: | |
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Antonio Correr | 1º luglio 1440 – 19 giugno 1451 | Isidoro di Kiev |
Predecessore: | Abate commendatario di Santa Maria di Sesto | Successore: | |
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Tommaso de' Savioli (abate nullius) |
1441 – 30 agosto 1464 | Giovanni Michiel |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Marco | Successore: | |
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Bartolomeo Vitelleschi | 1451-1464 | Marco Barbo |
Predecessore: | Vescovo di Vicenza | Successore: | |
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Francesco Malipiero | 1451-1464 | Marco Barbo |
Predecessore: | Vescovo eletto di Padova | Successore: | |
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Fantino Dandolo (vescovo) |
9 marzo 1459 – 29 marzo 1460 | Jacopo Zeno (vescovo) |
Predecessore: | Abate commendatario di Montecassino | Successore: | |
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Ludovico Scarampi Mezzarota | 29 marzo 1465 – 26 luglio 1471 | Giovanni d'Aragona |
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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Papa Pio II | 30 agosto 1464 - 26 luglio 1471 | Papa Sisto IV |
Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Cardinali diaconi di Santa Maria Nuova
- Amministratori apostolici di Cervia
- Abati commendatari di Santa Maria in Silvis
- Cardinali presbiteri di San Marco
- Vescovi di Vicenza
- Vescovi di Padova
- Abati commendatari di Montecassino
- Concistoro 1º luglio 1440
- Cardinali italiani del XV secolo
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