Giuseppe Bofondi
Giuseppe Bofondi Cardinale | |
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Età alla morte | 72 anni |
Nascita | Forlì 24 ottobre 1795 |
Morte | Roma 2 dicembre 1867 |
Sepoltura | Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli (Roma) |
Creato Cardinale in pectore |
21 dicembre 1846 da Pio IX (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
11 giugno 1847 da Pio IX (vedi) |
Cardinale per | 20 anni, 5 mesi e 21 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giuseppe Bofondi (Forlì, 24 ottobre 1795; † Roma, 2 dicembre 1867) è stato un cardinale italiano, segretario di Stato dal 2 gennaio al 10 marzo 1848.
Biografia
Nato da famiglia nobile di Forlì[1], secondogenito di Antonio e della marchesa Cristina Romagnoli, originaria di Cesena. Il suo cognome è anche elencato come Boffondi.
Formazione e attività prelatizia
Primi studi a casa, ha poi frequentato il Collegio di Ravenna (discipline umanistiche e filosofiche) e a Bologna dove nel 1817 si laureò in utroque iure. Iniziò a praticare legge presso la Curia Romana: Prelato referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, 7 febbraio 1821, Uditore della Sacra Rota Romana per la Romagna, 8 marzo 1822, ne divenne decano il 24 gennaio 1842. Prelato domestico di Sua Santità, 1823. Come vicario generale del cardinale Bartolomeo Pacca, nel 1830 amministrò la Sede suburbicaria di Ostia e Velletri. Protettore di Agugliano, 26 gennaio 1846.
Era conosciuto come uomo aperto alle idee liberali, sia per le simpatie politiche della famiglia della madre, i marchesi Romagnoli, sia perché un fratello di Bofondi, Pietro, era per le sue idee dovuto scappare dall'Italia, morendo in esilio. Egli fu quindi nel biennio 1846-1848 un fautore delle riforme del nuovo Papa Pio IX.
Cardinalato
Membro della dei Vescovi e Regolari e del Concilio. Pro-legato straordinario a Ravenna, dal 31 ottobre 1846 al maggio 1847, dopo un breve periodo a Ferrara, fu nominato Legato apostolico nella città e provincia di Ravenna, dal 29 ottobre 1847 al 1º febbraio 1848. Membro della prefettura degli affari pubblici della Chiesa, presidente moderatore del Consiglio supremo degli affari pubblici e presidente del Consiglio supremo degli affari esteri con gli Stati, il 2 gennaio 1848.
Creato cardinale in pectore nel concistoro del 21 dicembre 1846, fu pubblicato nel concistoro dell'11 giugno 1847 con il titolo di San Cesareo in Palatino. Ricevette il cappello rosso e il Titolo cardinalizio il 14 giugno 1847.
Membro della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari, fu nominato cardinale segretario di Stato nel tumultuoso periodo che precedette la Prima guerra di indipendenza italiana dal 2 gennaio al 10 marzo 1848. Fu lui, così, "a reggere il primo Ministero dello Stato Pontificio con una componente laica (Giuseppe Pasolini Ministro del Commercio, Belle Arti e Agricoltura)"[2].
Bofondi si trovò costretto, all'inizio del febbraio 1848, a rispondere negativamente ad una richiesta di sostegno da parte del nuovo governo costituzionale del Regno delle Due Sicilie[3].
Il Bofondi - pur essendo persona onesta e di buone maniere - scontò nei difficili giorni del 1848 la scarsa esperienza politica. Il Papa infatti lo sostituì rapidamente con il più esperto cardinale Giacomo Antonelli.
Dopo il ritorno del Papa da Gaeta dove era fuggito a causa dei moti del 1848 e dell'instaurazione della Repubblica Romana, Bofondi, che a Gaeta lo aveva seguito, divenne membro della Congregazione degli studi e poi, dall'11 luglio 1850 fino alla morte, Prefetto della Congregazione del censo.
Morte
Morì il 2 dicembre 1867 e fu sepolto nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli (Roma).
Opere
- Breve memoria sui catasti dello Stato pontificio (1862).
Successione degli incarichi
Predecessore: | Decano della Rota Romana | Successore: | |
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Cosimo Corsi | 24 gennaio 1842 - 31 ottobre 1846 | Pietro Giuseppe d'Avellà-y-Navarro |
Predecessore: | Pro-legato apostolico di Ravenna | Successore: | |
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Francesco Saverio Massimo (legato apostolico) |
31 ottobre 1846 - 11 giugno 1847 | se stesso come legato apostolico |
Predecessore: | Cardinale diacono di San Cesareo in Palatio | Successore: | |
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Tommaso Bernetti | 14 giugno 1847 - 2 dicembre 1867 | Ignazio Masotti |
Predecessore: | Legato apostolico di Ravenna | Successore: | |
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se stesso come pro-legato apostolico | 29 ottobre 1847 - 1º febbraio 1848 | - |
Predecessore: | Cardinale Segretario di Stato di Sua Santità | Successore: | |
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Gabriele Ferretti | 1º febbraio - 10 marzo 1848 | Giacomo Antonelli |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione del censo | Successore: | |
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Luigi Vannicelli Casoni | 11 luglio 1850 - 2 dicembre 1867 | Camillo Di Pietro |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Pio IX
- Decani della Sacra Romana Rota
- Legati pontifici di Ferrara
- Cardinali presbiteri di San Cesareo in Palatio
- Legati pontifici di Ravenna
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- Prefetti della Congregazione del censo
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- Concistoro 21 dicembre 1846
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