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Gabriele Ferretti (Ancona, 31 gennaio 1795; † Roma, 13 settembre 1860) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Gabriele nacque ad Ancona. Era figlio del conte palatino Oliverotto Ferretti (1756-1815) e di Flavia Mancinforte Sperelli (1756-1826 o 1823), nipote del cardinale Giovanni Ottavio Mancinforte Sperelli. Fu conte di Castelferretti, conte palatino, nobile di Rieti, nobile di Fermo, patrizio di Ancona e patrizio di San Marino. La famiglia era lontanamente imparentata con papa Pio IX.
Con l'occupazione francese la sua famiglia lasciò Ancona nel 1799 trasferendosi a Verona. Sulla strada lasciarono a Parma i due figli minori, Pietro e Gabriele, collocati presso il collegio di santa Caterina. Da lì si recò al collegio senese Tolomei nel 1803.
Formazione e ministero sacerdotale
Proseguì gli studi al seminario di Ancona dal 1809 e al Collegio Romano dal 1814. Nel 1816, l'anno che precedette la sua Ordinazione Presbiterale, ebbe modo di partecipare ad Ancona alle missioni popolari tenute da Gaspare del Bufalo che marcarono profondamente il futuro prelato. Conseguì il dottorato in teologia il 6 settembre 1818, divenendo nel settembre di quell'anno canonico della basilica patriarcale lateranense.
Episcopato
Nel 1827 papa Leone XII lo nominò vescovo di Rieti. Il 27 maggio dello stesso anno fu consacrato dal cardinale Carlo Odescalchi, assistito da mons. Lorenzo Girolamo Mattei, allora patriarca latino titolare di Antiochia e segretario della congregazione della visita apostolica, e da mons. Antonio Baldini(ch), arcivescovo titolare di Neocesarea del Ponto. Nel 1831, al tempo delle sommosse dell'Italia centrale, riuscì ad evitare a Rieti l'occupazione da parte degli insorti.
Preconizzato per la nunziatura napoletana fu elevato arcivescovo nel 1833 in partibus infidelium di Seleucia di Isauria. Il Ferretti resse la nunziatura di Napoli dall'estate del 1833 all'agosto del 1837, e in questo periodo dovette fronteggiare due gravi problemi: l'ultimazione del concordato e l'emergenza del colera, che dalla fine del 1836 all'estate del 1837 devastò tutto il Regno colpendo in maniera precipua la capitale. Mentre si distinse per abnegazione nel soccorrere la popolazione colpita dal morbo, sul piano puramente diplomatico non riuscì a ottenere risultati di rilievo.
Dopo la nunziatura nel regno delle Due Sicilie fu trasferito nella diocesi di Montefiascone per pochi mesi. Pochi giorni dopo aver preso possesso della sede il 2 ottobre fu trasferito alla diocesi di Fermo.
Cardinalato
Nel 1838 fu riservato cardinale in pectore nel concistoro del 30 novembre 1838, nel corso del quale il papa lo qualificava egregius vir. Fu pubblicato cardinale nel Concistoro dell'8 luglio 1839 e tre giorni dopo ricevette il titolo presbiterale dei ss. Quirico e Giulitta.
Rassegnò il governo pastorale dell'arcidiocesi il 12 gennaio 1842 e rientrò presso la curia romana l'anno seguente dove divenne prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie. Partecipò al conclave del 1846 che vide eletto pontefice il cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti che prese il nome di Pio IX e di cui Ferretti fu uno dei suoi grandi elettori. Pio IX lo inviò pochi giorni dopo la nomina come legato pontificio nelle province di Urbino e Pesaro. Ancora in quell'anno fu, per un breve periodo, Segretario di Stato e pure Segretario dei Memoriali, carica che ricoprì fino al 1855.
Dal 1852 fu gran penitenziere, carica che ricoprì sino alla morte. L'anno seguente optò per la sede suburbicaria della Sabina. Fu camerlengo del Sacro Collegio Cardinalizio, dal 7 aprile 1854 al 23 marzo 1855 e nel 1858 divenne gran priore dell'Ordine Equestre di San Giovanni di Gerusalemme.
Morte
Morì a Roma il 13 settembre 1860. Le esequie, con la partecipazione del papa, si tennero nella basilica di Sant'Andrea delle Fratte. Fu sepolto come da sue volontà nella cappella del Redentore nella chiesa cappuccina di santa Maria della Concezione.
Genealogia episcopale
Onorificenze
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Commendatore del Reale Ordine di Francesco I (Regno delle Due Sicilie)
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Successione degli incarichi
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Bibliografia |
- Giuseppe Monsagrati, FERRETTI, Gabriele su treccani.it, Treccani Dizionario degli Italiani, 1997 URL consultato il 25-12-2019
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Voci correlate |
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