Cosimo Barnaba Corsi
Cosimo Barnaba Corsi Cardinale | |
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Età alla morte | 72 anni |
Nascita | Firenze 10 giugno 1798 |
Morte | Agnano 7 ottobre 1870 |
Sepoltura | Cattedrale di Imola |
Appartenenza | Arcidiocesi di Firenze |
Ordinazione presbiterale | 1821 |
Nominato vescovo | 20 gennaio 1845 da papa Gregorio XVI |
Consacrazione vescovile | Chiesa di Santa Maria in Vallicella (Roma), 26 gennaio 1845 dal card. vescovo Ludovico Micara |
Elevazione ad Arcivescovo | 19 dicembre 1853 da papa Pio IX |
Creato Cardinale |
24 gennaio 1842 da Gregorio XVI (vedi) |
Cardinale per | 28 anni, 8 mesi e 14 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Cosimo Barnaba Corsi (Firenze, 10 giugno 1798; † Agnano, 7 ottobre 1870) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nato a Firenze, di famiglia patrizia fiorentina, era figlio del marchese Giuseppe Antonio Corsi e della moglie contessa Maddalena nata della Gherardesca. Tra i suoi antenati si annovera un altro cardinale Domenico Maria Corsi.
Formazione e attività prelatizia
Ricevette una formazione iniziale presso i padri scolopi del collegio San Giovannino a Firenze. Fu paggio della granduchessa Elisa Bonaparte Baciocchi di Toscana. Nel 1815, caduto Napoleone, si fece chierico, ricevendo la tonsura dal vescovo di Volterra mons. Giuseppe Gaetano Incontri (Ch). In seguito ricevette gli ordini minori dall'arcivescovo di Firenze mons. Antonio Martini([1]) e fu aggregato al clero della chiesa di San Gaetano, ius patronatus del suo casato. Due anni dopo si recò a Roma, dove studiò all'Università La Sapienza, e nel giugno 1818 conseguì il dottorato in utroque iure.
Ancora in quell'anno entrò nella curia romana divenendo prelato domestico di Sua Santità e relatore presso il Buon Governo. Il 16 luglio successivo fu nominato referendario. Il granduca di Toscana Ferdinando III lo presentò, pur non avendo conseguito le necessarie credenziali, per occupare la carica di uditore della Sacra Rota romana per Firenze. Fu nominato il 29 novembre 1819 e confermato dal pontefice con motu proprio del 4 dicembre, ma l'incarico fu rifiutato dal Tribunale. Il cardinale Ercole Consalvi, segretario dei brevi ottenne l'accettazione dell'incarico del Tribunale in cambio della rinuncia del Granducato alla presentazione di un uditore. Fu ammesso al Tribunale l'8 dicembre 1819 e ne assunse le funzioni il 15 successivo.
Ministero sacerdotale
Fu ordinato presbitero nel 1821. Il 12 novembre 1826 divenne consulente di Propaganda Fide e il 22 dicembre di quell'anno fu nominato segretario della Commissione delle sovvenzioni, incarichi che ricoprì fino alla sua promozione al cardinalato. Divenne Decano della Rota Romana nel 1835. La sua attività alla Rota, anche se limitata ai casi di ordinaria amministrazione, è attestata dai cinque volumi di 705 sentenze emesse da mons. Corsi. Il 25 aprile di quell'anno divenne consulente della C.S.C. del Sant'Uffizio.
Cardinalato e ministero episcopale
Fu creato cardinale nel concistoro del 24 gennaio 1842. Tre giorni dopo ricevette il cappello rosso e il titolo presbiterale dei santi Giovanni e Paolo. Fu ascritto alle sacre congregazioni cardinalizie del Concilio, Immunità ecclesiastica, Riti e Sacra Consulta. Nel 1843 divenne consultore della C.S.C. dei Vescovi e Regolari e il 17 giugno, di quell'anno, congregazione speciale per la ricostruzione della basilica di san Paolo fuori le mura devastata la notte del 15 luglio 1823 da un incendio che ne distrusse una gran parte. In quell'anno divenne pure cardinale protettore della Congregazione benedettina di Vallombrosa.
Il 20 gennaio 1845 fu nominato vescovo di Jesi e fu consacrato il 26 gennaio seguente nella Chiesa di santa Maria in Vallicella, dal cardinale Ludovico Micara, O.F.M. Cap., cardinale vescovo di Ostia e Velletri, decano del Sacro Collegio dei Cardinali e prefetto della Congregazione dei Riti, assistito da mons. Francesco Pichi(Ch), arcivescovo titolare di Eliopoli di Fenicia e da mons. Stefano Scerra (Ch), vescovo titolare di Oropo e segretario della Congregazione degli studi.
Prese parte al conclave del 1846 che elesse papa il cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti e prese il nome di Pio IX. A Jesi istituì corsi serali per giovani operai e artigiani e nel 1852 un orfanotrofio maschile. Fece trasferire a sue spese il seminario da via Valle a Palazzo Ripanti in piazza Duomo. Fu nominato alla sede di Pisa dal Granduca Leopoldo II di Toscana e fu elevato arcivescovo metropolita il 19 dicembre 1853 ricevendone il pallio lo stesso giorno. Nel 1860 si rifiutò di celebrare un Te Deum in onore del re Vittorio Emanuele II d'Italia e fu imprigionato per due mesi dal 19 maggio al 6 luglio a Torino. Partecipò al breve Concilio Vaticano I tenutosi dal 1869 al 1870.
Morte
Morì durante i lavori conciliari il 7 ottobre 1870 presso le terme di Agnano. La salma fu esposta nella chiesa parrocchiale di Agnano e temporaneamente ivi sepolta. Il governo italiano si oppose al trasferimento delle sue spoglie nel duomo di Pisa, come da sue volontà testamentarie. Le sue volontà furono esaudite solo il 30 giugno 1898, quando fu sepolto in quella cattedrale, sotto l'altare della Madonna di sotto gli organi.
Iscrizione
Questo è il testo del suo epitaffio[1]:
Iscrizione |
OSSA
CARD. COSMAE EX MARCH. DE CURSIS |
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Giovanni Carlo Boschi
- Cardinale Bartolomeo Pacca
- Cardinale Ludovico Micara, O.F.M. Cap.
- Cardinale Cosimo Barnaba Corsi
Successione degli incarichi
Predecessore: | Decano della Rota Romana | Successore: | |
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Alessandro Spada | 6 aprile 1835 - 24 gennaio 1842 | Giuseppe Bofondi |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo | Successore: | |
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Vincenzo Macchi | 27 gennaio 1842 - 7 ottobre 1870 | Mariano Benito Barrio Fernández |
Predecessore: | Vescovo di Jesi | Successore: | |
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Silvestro Belli | 20 gennaio 1845 - 19 dicembre 1853 | Carlo Luigi Morichini |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Pisa | Successore: | |
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Giovan Battista Perretti | 19 dicembre 1853 - 7 ottobre 1870 | Paolo Micallef |
Predecessore: | Primate di Corsica e Sardegna | Successore: | |
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Giovan Battista Perretti | 19 dicembre 1853 - 7 ottobre 1870 | Paolo Micallef |
Note | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Decani della Sacra Romana Rota
- Cardinali presbiteri dei Santi Giovanni e Paolo
- Vescovi di Jesi
- Vescovi di Pisa
- Primati di Corsica e Sardegna
- Presbiteri ordinati nel 1821
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