Giuseppe Maria Bovieri

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Giuseppe Maria Bovieri
Vescovo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 73 anni
Nascita Ceccano
22 aprile 1800
Morte Montefiascone
22 aprile 1873
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 27 ottobre 1822
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Consacrazione vescovile 24 marzo 1867 dal card. Niccola Paracciani Clarelli
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
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Incoronazione
Investitura
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Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Giuseppe Maria Bovieri (Ceccano, 22 aprile 1800; † Montefiascone, 22 aprile 1873) è stato un vescovo italiano.

Cenni biografici

Giuseppe Maria nacque a Ceccano il 22 aprile 1800, figlio del notaio Angelo. Seguendo la sua vocazione religiosa, entrò al seminario diocesano di Ferentino, dove fu ordinato presbitero nel 1822.

Proseguì la formazione teologica a Roma ottenendo un dottorato ad honorem alla Sapienza nel luglio 1830 e intraprese poi gli studi giuridici conseguendo il titolo in utroque iure il 15 giugno 1838.

Entrò in prelatura come cameriere segreto di Sua Santità e protonotario apostolico partecipante. Fu chiamato dal nunzio in Svizzera, mons. Pasquale Gizzi e trascorse a Lucerna ventitré anni, dapprima in qualità di uditore e poi d'incaricato d'affari per la Santa Sede. Le tensioni tra il Vaticano e i diversi Cantoni erano in quel periodo particolarmente forti, tanto che la politica del nunzio era ferma su una posizione di netto rifiuto di ogni concessione.

Rientrò a Roma nel 1843, fu di nuovo a Lucerna nel 1845, quale collaboratore del nunzio mons. Alessandro Macioti, sostituendolo dopo il rientro del nunzio a Roma nel 1848. Il richiamo del nunzio a Roma fu dettato dal rifiuto della Santa Sede di accettare la costituzione federale del 1848. Bovieri assunse di fatto la responsabilità della nunziatura, seppure formalmente non mutò la sua qualifica di incaricato d'affari, testimoniando la posizione di rifiuto della nuova costituzione elvetica. Pur respingendola, non protestò ufficialmente. Riservato in pubblico, cercò di agire facendo leva sulla propria influenza personale, come in occasione dei conflitti fra clericali e anticlericali nel canton Friburgo. Anche dopo l'ascesa al potere dei conservatori nel 1856, Bovieri rifiutò un concordato con le autorità friburghesi perché ciò avrebbe richiesto l'approvazione del governo centrale. Nel conflitto sulla creazione di una diocesi ticinese, criticò aspramente la nuova legislazione dello Stato in materia ecclesiastica.[1]

Lasciò Lucerna nel 1864, richiamato a Roma per motivi di salute. Nel 1867 fu nominato [[Sede titolare di Montefiascone| vescovo titolare di Montefiascone]. Fu consacrato a Roma dal cardinal Niccola Clarelli Parracciani, co-consacratori mons. Salvatore Nobili Vitelleschi, allora arcivescovo a titolo personale di Osimo e Cingoli e da mons. Frédéric-François-Xavier Ghislain de Mérode, arcivescovo titolare di Melitene il 24 marzo successivo. Resse la diocesi sino alla morte. Prese parte ai lavori conciliari del Vaticano I.

Morì nella sua sede vescovile il 22 aprile 1873. Fu sepolto nella chiesa di santa Maria del Riposo a Montefiascone; in seguito ai danni provocati all'edificio dalla Seconda guerra mondiale, le spoglie furono traslate nella cattedrale di Montefiascone nel 1952.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Incaricato d'affari per la Confederazione Elvetica Successore: Emblem Holy See.svg
Alessandro Macioti (nunzio) 1848- 1864 Angelo Bianchi (incaricato d'affari) I
II
III
IV
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con
con
Alessandro Macioti (nunzio) {{{data}}} Angelo Bianchi (incaricato d'affari)
Predecessore: Vescovo di Montefiascone Successore: Bishopcoa.png
Sede vacante 22 febbraio 1867-22 aprile 1873 Concetto Focaccetti (Ch) I
II
III
IV
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VI
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IX
X
con
con
Sede vacante {{{data}}} Concetto Focaccetti (Ch)
Note
  1. Urban Fink, Giuseppe Maria Bovieri su DSS. URL consultato il 08-03-2020
Collegamenti esterni