Niccola Paracciani Clarelli
Niccola Paracciani Clarelli Cardinale | |
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Età alla morte | 73 anni |
Nascita | Rieti 12 aprile 1799 |
Morte | Vico Equense 7 luglio 1872 |
Sepoltura | cattedrale della Santissima Annunziata, Vico Equense |
Ordinazione presbiterale | 1º giugno 1822 |
Nominato vescovo | 22 gennaio 1844 da Gregorio XVI |
Consacrazione vescovile | Roma, 11 gennaio 1844 da Gregorio XVI |
Creato Cardinale |
22 gennaio 1844 da Gregorio XVI (vedi) |
Cardinale per | 28 anni, 5 mesi e 16 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Niccola Paracciani Clarelli o Nicola (Rieti, 12 aprile 1799; † Vico Equense, 7 luglio 1872) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque il 12 aprile 1799 a Rieti, figlio del marchese Giuseppe Clarelli e di Teresa Paracciani. Clarelli Paracciani era per parte materna pronipote del cardinale Giandomenico Paracciani (1646-1721, cardinale dal 1706) e del cardinale Urbano Paracciani Rutili (1715-1777, cardinale dal 1766).
Formazione e attività prelatizia
Marchese del patriziato romano e forte del profondo radicamento nell'amministrazione pontificia, fu avviato alla carriera ecclesiastica. Fu studente presso l'Archiginnasio dove si addottorò in utroque iure l'8 luglio 1822, fu poi alunno della Pontificia accademia dei nobili ecclesiastici. Fu ordinato presbitero il 1º giugno di quello stesso anno.
La sua carriera curiale si svolse quasi tutta entro lo Stato della Chiesa. Iniziò a lavorare al Tribunale del Governo come secondo assessore nel 1823 e primo assessore nel 1825; passò poi segretario della Congregazione delle Acque nel 1823, fu in seguito da prima economo e poi segretario dal 1829 al 1836 della Fabbrica di san Pietro.
Mentre il cardinal legato di Bologna Tommaso Bernetti era a Roma, al conclave che il 2 marzo 1831 elesse Gregorio XVI, Clarelli Paracciani si trovò a esercitare le funzioni di pro-legato a Bologna. Fu impacciato e inesperto testimone dei moti libertari che coinvolsero Bologna in quell'anno. Cedette il potere alla commissione di patrizi bolognesi e fuggì subito dopo l'insediamento del governo provvisorio di Bologna, che l'8 febbraio promulgava l'editto di cessazione del potere temporale.
Tornato a Roma, Clarelli Paracciani fu chierico della Camera apostolica nel dicembre 1836, poi presidente degli Archivi della stessa Camera, proseguendo la carriera amministrativa: fu nominato segretario della Consulta nel gennaio 1843 e vice-governatore di Roma, in tali vesti si occupò di vari aspetti della vita urbana.
Ministero episcopale
Fu eletto vescovo di Montefiascone e Corneto il 22 gennaio 1844 e nel concistoro tenuto lo stesso giorno il papa lo creò cardinale. Fu consacrato vescovo l'11 febbraio da Gregorio XVI, assistito dai cardinali Costantino Patrizi Naro, vicario di Roma e Gabriele Ferretti, prefetto della Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie.
Cardinalato
Il 25 gennaio 1844 ricevette la berretta rossa e il titolo di cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli.
Partecipò al conclave che elesse papa Pio IX il 16 giugno 1846. Nel 1848 accompagnò il pontefice nella sua fuga a Gaeta. Nel 1854 dimissionò dalla carica di vescovo. Ritornò a Roma dove assunse nuovi incarichi amministrativi e si mostrò munifico donatore. Fu presidente della commissione della Pubblica beneficenza e dell'Istituto dei sordomuti. Fu poi nominato da Pio IX prefetto della Congregazione dei Religiosi il 10 ottobre 1860. In questa veste ebbe relazioni con don Bosco, anche mediante le parenti del ramo materno dei Vitelleschi. Fu poi Segretario dei brevi dal 24 aprile 1863. Nel 1867 optò per il titolo di cardinale vescovo e il 22 febbraio prese possesso della sede suburbicaria di Frascati.
Partecipò al Concilio Vaticano I come arciprete della basilica Vaticana e responsabile della logistica dell'aula concilii. Fu molto criticata la sua ossequiosa esecuzione delle disposizioni papali di trattare i vescovi come se fossero dei seminaristi.
Morte
Poco dopo la chiusura del concilio fu colto dalla morte il 7 luglio 1872 a Vico Equense e sepolto nell'allora cattedrale della Santissima Annunziata.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Giovanni Carlo Boschi
- Cardinale Bartolomeo Pacca
- Papa Gregorio XVI
- Cardinale Niccola Clarelli Parracciani
Successione degli incarichi
Predecessore: | Segretario della Congregazione delle Acque | Successore: | |
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Giuseppe Cherubini | 1º ottobre 1826 - 15 dicembre 1828 | Adriano Fieschi |
Predecessore: | Segretario della Fabbrica di San Pietro | Successore: | |
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Ercole Dandini | 1º gennaio 1829 - 1º dicembre 1836 | Antonio Matteucci |
Predecessore: | Segretario della Congregazione della Sacra Consulta | Successore: | |
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Antonio Maria Cagiano de Azevedo | 28 gennaio 1843 - 22 gennaio 1844 | Antonio Matteucci |
Predecessore: | Vescovo di Montefiascone e Corneto | Successore: | |
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Nicola Mattei Baldini | 22 gennaio 1844 - giugno 1854 | - |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli | Successore: | |
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Castruccio Castracane degli Antelminelli | 22 gennaio 1844 - 22 febbraio 1867 | Luis de la Lastra y Cuesta |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione per i Vescovi e i Regolari | Successore: | |
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Gabriel della Genga Sermattei | 10 ottobre 1860 - 23 aprile 1863 | Angelo Quaglia |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione della Disciplina dei Regolari | Successore: | |
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Gabriel della Genga Sermattei | 10 ottobre 1860 - 23 aprile 1863 | Angelo Quaglia |
Predecessore: | Segretario dei Brevi Apostolici | Successore: | |
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Benedetto Colonna Barberini di Sciarra | 23 aprile 1863 - 8 ottobre 1870 | Fabio Maria Asquini |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Fabio Maria Asquini | 8 maggio 1863 - 1864 | Domenico Carafa della Spina di Traetto |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Frascati | Successore: | |
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Antonio Maria Cagiano de Azevedo | 22 febbraio 1867 - 7 luglio 1872 | Filippo Maria Guidi, O.P. |
Predecessore: | Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano | Successore: | |
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Mario Mattei | 8 ottobre 1870 - 7 luglio 1872 | Edoardo Borromeo |
Predecessore: | Presidente della Fabbrica di San Pietro | Successore: | |
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Mario Mattei | 8 ottobre 1870 - 7 luglio 1872 | Edoardo Borromeo |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
- Segretari della Congregazione delle acque
- Segretari della Fabbrica di San Pietro
- Segretari della Congregazione della Consulta
- Vescovi di Corneto (Tarquinia) e Montefiascone
- Cardinali presbiteri di San Pietro in Vincoli
- Cardinali vescovi di Frascati
- Presbiteri ordinati nel 1822
- Presbiteri italiani del XIX secolo
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