Joaquín Fernández de Portocarrero
Joaquín Fernández de Portocarrero, O.S.Io.Hieros. Cardinale | |
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Età alla morte | 79 anni |
Nascita | Madrid 27 marzo 1681 |
Morte | Roma 22 giugno 1760 |
Sepoltura | Chiesa di San Basilio sul monte Aventino (Roma) |
Appartenenza | Cavalieri ospitalieri |
Ordinazione presbiterale | 17 gennaio 1730 |
Nominato patriarca | 25 maggio 1735 da papa Clemente XII |
Consacrazione vescovile | Chiesa di Sant'Andrea al Quirinale (Roma), 30 maggio 1735 dal card. arc. Juan Álvaro Cienfuegos Villazón |
Creato Cardinale |
9 settembre 1743 da Benedetto XIV (vedi) |
Cardinale per | 16 anni, 9 mesi e 13 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Joaquín Fernández de Portocarrero (Madrid, 27 marzo 1681; † Roma, 22 giugno 1760) è stato un cardinale e patriarca spagnolo.
Biografia
Nacque a Madrid in Spagna il 27 marzo 1681, quarto dei sette figli del quinto conte di Palma del Río, Antonio Tomás Fernández de Portocarrero y Moscoso e della moglie María Leonor de Moscoso, dei conti di Altamira. Gli altri fratelli erano Pedro, O.S.A.; Antonia de las Reyes e María Ignacia de Monferrate, suore; José Antonio, sacerdote; Gaspar; e Agustín. Fu pronipote del cardinale Luis Manuel Fernández Portocarrero (1635 - 1709). Ereditò il titolo di marchese di Almenara che cedette al fratello nel 1728, prima di abbracciare la vita religiosa.
Entrato nei Cavalieri di Malta, ottenne il grado di Ammiraglio delle Galere e poi l'incarico di ambasciatore per conto del suo Ordine presso l'imperatore Carlo VI, il quale nel 1722 gli assegnò il governo della Sicilia con il titolo di viceré. Governò con mitezza e giustizia, guadagnandosi la stima dei governati[1].
Dopo sei anni decise di trasferirsi a Roma per ricevere gli Ordini sacri: nel 1730, all'età di quarantotto anni, fu ordinato diacono e poi presbitero.
In seguito papa Clemente XII gli concesse la dignità episcopale, eleggendolo patriarca titolare di Antiochia; fu consacrato dal cardinale Juan Álvaro Cienfuegos Villazón. Fu anche aggregato come consultore a parecchie Congregazioni della Curia romana. Il cardinale Annibale Albani, arciprete di San Pietro, lo scelse come vicario della Basilica vaticana.
Cardinalato
Papa Benedetto XIV lo creò cardinale nel concistoro del 9 settembre 1743 con il titolo dei Santi Quattro Coronati. Fu anche nominato prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie e ascritto alle Congregazioni dei Riti, dei Vescovi e Regolari, del Concilio e di Propaganda. Nel 1749 Ferdinando VI di Spagna lo nominò suo ambasciatore presso la Santa Sede e protettore dei suoi regni.
Tra il 1750 e il 1751 fu Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali. Dal 1747 fu cardinale presbitero di Santa Cecilia; poi, dal 1753, di Santa Maria in Trastevere.
Vescovo di Sabina
Nel 1756, infine, fu nominato cardinale vescovo di Sabina. Ottenuta questa nomina, visitò la diocesi con grande diligenza, ampliò il seminario, arricchì la Cattedrale di preziose suppellettili e sacri arredi[2].
Nel conclave del 1758, apertosi alla morte di Benedetto XIV, aspirò inutilmente al pontificato. In seguito persuase parecchi cardinali a elargire le somme necessarie per erigere nella Basilica vaticana un grande monumento alla memoria del Papa defunto, e lui stesso diede un grosso contributo[2].
Morte
Morì a Roma nel 1760 a settantanove anni di età e diciassette di cardinalato. Fu sepolto nella Chiesa di San Basilio sul monte Aventino, dove gli fu eretto un monumento funebre.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Vescovo Sigismund Kollonitsch
- Cardinale Mihály Frigyes Althan
- Cardinale Juan Álvaro Cienfuegos Villazón, S.J.
- Cardinale Joaquín Fernández de Portocarrero
Successione degli incarichi
Predecessore: | Patriarca titolare di Antiochia | Successore: | |
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Filippo Anastasi | 25 maggio 1735 - 9 settembre 1743 | Antonio Maria Pallavicini |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Quattro Coronati | Successore: | |
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Alessandro Aldobrandini | 23 settembre 1743 - 10 aprile 1747 | Giovanni Battista Mesmer |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Cecilia | Successore: | |
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Troiano Acquaviva d'Aragona | 10 aprile 1747 - 9 aprile 1753 | Giorgio Doria |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie | Successore: | |
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Raffaele Cosimo De Girolami | 1748 - 22 giugno 1760 | Nicolò Maria Antonelli |
Predecessore: | Camerlengo del Sacro Collegio dei cardinali | Successore: | |
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Silvio Valenti Gonzaga | 19 gennaio 1750 - 1751 | Camillo Paolucci |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere | Successore: | |
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Giuseppe Spinelli | 9 aprile 1753 - 20 settembre 1756 | Camillo Paolucci |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Sabina | Successore: | |
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Silvio Valenti Gonzaga | 20 settembre 1756 - 22 giugno 1760 | Gian Francesco Albani |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
- Patriarchi di Antiochia
- Cardinali presbiteri dei Santi Quattro Coronati
- Cardinali presbiteri di Santa Cecilia
- Prefetti della Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie
- Cardinali Camerlenghi
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Trastevere
- Cardinali vescovi di Sabina-Poggio Mirteto
- Presbiteri ordinati nel 1730
- Presbiteri spagnoli
- Presbiteri del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1735
- Vescovi spagnoli
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- Vescovi consacrati da Juan Álvaro Cienfuegos Villazón
- Concistoro 9 settembre 1743
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