Collegio cardinalizio





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Il Collegio cardinalizio è l'insieme dei cardinali della Chiesa cattolica.
Assolve a tre compiti principali:
- provvede all'elezione del Papa. Entrano in conclave, però, solo i cardinali che non hanno ancora compiuto l'ottantesimo anno di età;
- realizza riunioni collegiali, quando il Papa lo convoca, per valutare aspetti generali o specifici del governo della chiesa universale;
- ogni cardinale assiste personalmente il Papa nel suo impegno pastorale attraverso gli uffici e gli incarichi a cui è deputato.
Il collegio cardinalizio ha al suo interno un decano, eletto dai sei Cardinali vescovi e confermato dal papa.
Storia
L'istituzione dei Cardinali ha le sue radici nei presbiteri assegnati ai venticinque titoli o chiese quasi parrocchiali di Roma, dai sette (poi quattordici) diaconi regionali e sei diaconi palatini e dai sette (o sei nel XII secolo) Vescovi suburbicari, furono consiglieri e cooperatori del papa.
Dall'anno 1059 sono elettori esclusivi del papa. Nel XII secolo incominciarono ad essere creati Cardinali anche prelati residenti fuori Roma.
Dal 1150 formano il Collegio Cardinalizio, presieduto dal Decano, che è il vescovo di Ostia, e con un cardinale Camerlengo quale amministratore dei beni.
Il numero dei cardinali è variato secondo i secoli. Fino ai secoli XIII-XV non superava i trenta. Sisto V fissò il numero ad un massimo di settanta: sei cardinali vescovi, cinquanta cardinali preti, quattordici cardinali diaconi.
Il beato Giovanni XXIII derogò al numero dei cardinali, superando il limite stabilito da Sisto V, e inoltre stabilì che fossero insigniti della dignità episcopale[1].
Paolo VI determinò il posto dei Patriarchi Orientali nel Collegio Cardinalizio[2] e stabilì che con il compimento dell'80° anno di età i Cardinali avrebbero cessato dall'essere membri dei dicasteri della Curia romana e di tutti gli organismi permanenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano; inoltre avrebbero perso il diritto di eleggere il Sommo Pontefice e quindi di entrare in conclave. Inoltre lo stesso papa fissò ad un massimo di centoventi il numero dei cardinali[3].
Struttura del collegio cardinalizio
- Cardinale decano: Giovanni Battista Re (non elettore), dei titoli delle chiese suburbicarie di Ostia e Sabina-Poggio Mirteto, dal 18 gennaio 2020;
- Cardinale sottodecano: Leonardo Sandri (non elettore), del titolo dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari, dal 24 gennaio 2020;
- Cardinale elettore anziano[4]: Pietro Parolin, cardinale vescovo dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, dal 18 novembre 2023[5];
- Cardinale protovescovo: Francis Arinze (non elettore), del titolo della chiesa suburbicaria di Velletri-Segni, dal 4 settembre 2019;
- Cardinale protopresbitero: Michael Michai Kitbunchu (non elettore), del titolo di San Lorenzo in Panisperna, dal 14 dicembre 2016;
- Cardinale protodiacono: Dominique Mamberti (elettore), della diaconia di Santo Spirito in Sassia, dal 28 ottobre 2024;
- Segretario: arcivescovo Ilson de Jesus Montanari, titolare di Capocilla, dal 28 gennaio 2014.
Nel 1150 fu istituita la carica di Camerlengo del Collegio cardinalizio, con funzioni di amministrazione del patrimonio del collegio, soppressa poi nel 1997.[6]
Cronotassi
Cronotassi dei Decani e dei Sottodecani
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Cronotassi dei segretari
- Segretario della Cifra Decio Azzolino il Giovane (17 giugno 1653 - 2 marzo 1654 nominato cardinale diacono di Sant'Adriano al Foro)
- Canonico Federico Ubaldini (9 marzo 1654 - 14 aprile 1657 deceduto)
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- Presbitero Domenico Riviera (19 febbraio 1710 - 24 luglio 1730 dimesso)
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- Arcivescovo Rafael Merry del Val y Zulueta (21 luglio 1903 - 9 novembre 1903 nominato cardinale presbitero di Santa Prassede)
- Monsignore Scipione Tecchi (24 ottobre 1908 - 25 maggio 1914 creato cardinale)
- Arcivescovo Tommaso Pio Boggiani, O.P. (7 luglio 1914 - 4 dicembre 1916 creato cardinale)
- Arcivescovo Vincenzo Sardi di Rivisondoli (1916 - 12 agosto 1920 deceduto)
- Monsignore Luigi Sincero (12 ottobre 1920 - 23 maggio 1923 nominato cardinale diacono di San Giorgio in Velabro)
- Arcivescovo Raffaele Carlo Rossi, O.C.D. (7 giugno 1923 - 30 giugno 1930 nominato cardinale presbitero di Santa Prassede)
- Monsignore Vincenzo Santoro (3 luglio 1930 - 21 maggio 1943 deceduto)
- Monsignore Alberto di Jorio (1947 - 1958 dimesso)
- Arcivescovo Giuseppe Antonio Ferretto (20 gennaio 1959 - 16 gennaio 1961 nominato cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme)
- Arcivescovo Francesco Carpino (25 ottobre 1961 - 7 aprile 1967 nominato prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti)
- Arcivescovo Ernesto Civardi (16 luglio 1967 - 30 giugno 1979 nominato cardinale diacono di San Teodoro)
- Arcivescovo Lucas Moreira Neves, O.P. (15 novembre 1979 - 9 luglio 1987 nominato arcivescovo di San Salvador di Bahia)
- Arcivescovo Giovanni Battista Re (9 ottobre 1987 - 12 dicembre 1989 nominato sostituto per gli affari generali alla Segreteria di Stato della Santa Sede)
- Arcivescovo Justin Francis Rigali (2 gennaio 1990 - 25 gennaio 1994 nominato arcivescovo di Saint Louis)
- Arcivescovo Jorge María Mejía (10 marzo 1994 - 7 marzo 1998 nominato archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa)
- Arcivescovo Francesco Monterisi (7 marzo 1998 - 3 luglio 2009 nominato arciprete della basilica papale di San Paolo fuori le mura)
- Arcivescovo Manuel Monteiro de Castro (21 ottobre 2009 - 18 febbraio 2012 nominato penitenziere maggiore)
- Arcivescovo Lorenzo Baldisseri (7 marzo 2012 - 28 gennaio 2014 nominato cardinale presbitero di Sant'Anselmo all'Aventino)
- Arcivescovo Ilson de Jesus Montanari, dal 28 gennaio 2014.
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