Museo d'Arte Sacra di San Casciano in Val di Pesa
Museo d'Arte Sacra di San Casciano in Val di Pesa | |
Coppo di Marcovaldo (attr.), Dossale con San Michele arcangelo in trono e Storie di san Michele arcangelo (ante 1260), tempera su tavola | |
Categoria | Musei vicariali |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Toscana |
Regione | Toscana |
Provincia | Firenze |
Comune | San Casciano in Val di Pesa |
Diocesi | Arcidiocesi di Firenze |
Indirizzo |
Via Lucardesi, 6 50026 San Casciano Val di Pesa (FI) |
Telefono | +39 055 8256385 |
Posta elettronica | museo@comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it |
Proprietà | Vicariato di San Casciano |
Tipologia | arte sacra, architettura, archeologia |
Contenuti | dipinti, modellini architettonici, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, biblioteca, bookshop, didattica, fototeca, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale del Chianti e del Valdarno fiorentino |
Sede Museo | Chiesa di Santa Maria del Gesù, aula ecclesiale ed oratorio annesso |
Datazione sede | XIV secolo |
Data di fondazione | 1989 |
Il Museo d'Arte Sacra di San Casciano in Val di Pesa (Firenze), allestito nella Chiesa di Santa Maria del Gesù, costruita nella seconda metà del XV secolo, venne istituito nel 1989, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico proveniente dalle chiese del Vicariato di San Casciano. Il complesso museale è stato ampliato e ristrutturato nel 2008, aggiungendo nuovi spazi nei quali sono state allestite la sezione archeologica e la sezione delle abitazioni primitive.
La destinazione a Museo non ha, comunque, soppresso le funzioni legate alla liturgia, che anzi l'allestimento ha rispettato.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in quattro sezioni espositive, lungo il quale sono presentate reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dal VII secolo a.C. al XIX secolo.
I - Chiesa
Nella chiesa, a navata unica, sono conservati i dipinti, fra cui spiccano:
- Gesù Cristo crocifisso (XIV secolo), in legno, di scuola senese.
- Madonna con Gesù Bambino (1320 ca.), tempera su tavola, di Lippo di Benivieni, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria del Gesù.
- Incoronazione di Maria Vergine (1476 - 1481), tempera su tavola, di Neri di Bicci, commissionata dai Giandonati, patroni della Chiesa di San Giovanni a Sugana, e per la precisione da Giraldo dei Giandonati, nominato priore della Signoria di Firenze il 1 maggio 1477.
- Pala d'altare con Sant'Antonio abate, san Sebastiano e san Rocco (1510 - 1515 ca.), tempera su tavola, del Maestro dei Cassoni Campana, proveniente dall'Oratorio della Pieve Vecchia di Sugana: la presenza nel dipinto dei tre santi protettori contro la peste, indica che si tratta di un ex voto. Sullo sfondo si nota l'abitato di Cerbaia, visto dalla Pieve, e l´antico Ospedale di Santa Caterina con gli affreschi di Bicci di Lorenzo.[1]
- Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Pietro e san Paolo (1520 ca.), tempera su tavola, attribuita al Maestro del Compianto di Scandicci, proveniente dalla Chiesa di San Pietro di Sopra.
II - Oratorio
Nell'oratorio sono esposte le opere più importanti del Museo:
- Fusto di fonte battesimale con Storie della natività di Gesù (seconda metà del XII secolo), in alabastro calcareo scolpito, del Maestro di Cabestany, proveniente dall'Oratorio della Pieve Vecchia di Sugana.
- Dossale con San Michele arcangelo in trono e Storie di san Michele arcangelo (ante 1260), tempera su tavola, attribuita a Coppo di Marcovaldo, proveniente dalla Chiesa di Sant'Angelo di Vico l'Abate.[2]
- Madonna con Gesù Bambino in trono (1319), tempera su tavola, di Ambrogio Lorenzetti, proveniente dalla Chiesa di Sant'Angelo in Vico l'Abate: questa è la prima opera certa del celebre artista senese.[3]
- Madonna con Gesù Bambino (1320 ca.), tempera su tavola, del Maestro del Trittico di Horne, proveniente dalla Chiesa di San Colombano a Bibbione.
- Madonna con Gesù Bambino (1340 ca.), tempera su tavola, di Jacopo del Casentino, proveniente dalla Chiesa di San Pietro a Montepaldi.
- Madonna con Gesù Bambino (1341), scultura policroma in marmo, opera di Gino Micheli.
- Gesù Cristo benedicente (seconda metà del XIV secolo), tempera su tavola, attribuita alla scuola bolognese, proveniente dalla Chiesa di Sant'Andrea in Percussina.
- Madonna con Gesù Bambino tra angeli, sant'Antonio abate, san Giovanni Battista, san Giacomo, san Nicola di Bari, (1390 ca.), tempera su tavola, opera del Maestro Francesco, proveniente dalla Chiesa di San Pier di Sotto.
- Madonna con Gesù Bambino (1390 - 1395), tempera su tavola, di Cenni di Francesco, proveniente dalla Chiesa di San Martino ad Argiano.
- Madonna con Gesù Bambino tra i santa Cristina, sant'Antonio abate, santa Caterina d'Alessandria e san Giacomo (1398), tempera su tavola, del Maestro di San Jacopo a Mucciana, proveniente dalla Chiesa di San Jacopo a Mucciana.
Al piano superiore dell'Oratorio è conservata la suppellettile liturgica:
- Croce processionale (seconda metà XIV secolo), in rame argentato inciso e cesellato rame, di bottega toscana, proveniente dalla Chiesa di San Pietro di Sopra: questa è un raro esempio di croce in rame argentato.
- Croce processionale (fine del XIV secolo), in rame dorato inciso e cesellato rame, di bottega toscana, proveniente dalla Chiesa di Sant'Jacopo a Mucciana.
- Reliquiario a croce (XVIII secolo), in legno intagliato e dorato, di bottega toscana, proveniente dalla Chiesa di San Giovanni in Sugana
- Turibolo (1775), in argento sbalzato, di bottega fiorentina, proveniente dalla Chiesa di San Martino ad Argiano: questo è accoppiato ad una navicella portaincenso che riporta nella punzonatura la stessa data di esecuzione e identica provenienza: SOC. B.M.V. ANNTAE S. MARTINI F. 1775.
III - Sezione archeologica
Nellaa sezione sono esposti documenti storici del territorio di San Casciano, sia di epoca etrusca, sia romana, tra i quali si nota:
- Stele dell'arciere (VII secolo a.C.), proveniente dalla tomba etrusca di Sant'Angelo a Bibbione.
IV - Sezione delle abitazioni antiche
La sezione illustra la storia della casa colonica del Chianti dalle abitazioni primitive, spaziando poi alle culture di tutto il mondo, con l'obiettivo di far conoscere la grande varietà delle forme edilizie e degli abitati tradizionali, grazie a modellini in scala, pannelli esplicativi e fotografie d'epoca.
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