Museo Diocesano di Santo Stefano di Firenze
Museo Diocesano di Santo Stefano di Firenze | |
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Giotto di Bondone, Madonna con Gesù Bambino in trono e angeli (1295 ca.), tempera su tavola | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Toscana |
Regione | Toscana |
Provincia | Firenze |
Comune | Firenze |
Diocesi | Arcidiocesi di Firenze |
Indirizzo | Piazza Santo Stefano, 5 50122 Firenze (FI) |
Telefono | +39 055 276351, +39 055 2710732 |
Posta elettronica | arte@diocesifirenze.it |
Proprietà | Arcidiocesi di Firenze |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | dipinti, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, organizzazione di eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | ex Chiesa di Santo Stefano al Ponte, convento adiacente |
Datazione sede | XII - XIII secolo |
Data di fondazione | 1983 |
Il Museo Diocesano di Santo Stefano di Firenze, inaugurato nel 1983 nel convento agostiniano, adiacente alla Chiesa di Santo Stefano al Ponte (XII - XIII secolo), per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dal territorio diocesano
Il Museo ha subito gravi danni durante l'attentato mafioso di Via dei Georgofili del 27 maggio 1993, quando crollò un soffitto e vennero perduti per sempre alcuni oggetti ed arredi sacri. È stato riaperto al pubblico nel 1995.
Nel 2002 è stata inaugurata anche una sezione di arte sacra contemporanea.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in cinque sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XIV al XX secolo, e completato dalla visita delle cappelle del Sacramento e degli Orafi.
Cappella del Sacramento
All'ingresso si trova la Cappella del Santissimo Sacramento, edificata nel 1586, che mantiene inalterato il suo arredo liturgico originale tra cui si segnalano:
- Tovaglia d'altare (XVIII secolo).
- Candelabri in bronzo (XVII secolo).
- Calice (XVIII secolo) coperto dal velo.
- Borsa, leggio e messale (XIX secolo).
Cappella degli Orafi
Nella Cappella degli Orafi, attigua alla precedente, è conservata:
- Croce (XIV secolo), attribuita alla cerchia di Taddeo Gaddi.
Collezione
Il percorso prosegue con la visita alla collezione che presenta capolavori di grande rilevanza storico-artistica.
Sezione I
La sezione presenta una serie di importanti dipinti devozionali, come:
- Scomparto di polittico con Madonna con Gesù Bambino (terzo quarto del XIV secolo), tempera su tavola, di Maestro di Barberino, proveniente dalla Chiesa di San Bartolomeo in Barberino Val d'Elsa.[1]
- Madonna con Gesù Bambino detta Madonna dell'Umiltà (1370 - 1375), tempera su tavola, di Giovanni del Biondo, proveniente dalla Chiesa di San Pietro a Sollicciano.[2]
- Scomparto di trittico con San Tommaso d'Aquino (1375), tempera su tavola, di Giovanni del Biondo, proveniente dalla Chiesa parrocchiale di Tavarnelle Val di Pesa.[3]
- Due scomparti di polittico con San Clemente I papa e San Gabriele arcangelo annunciante, Maria Vergine annunciata e santa Lucia (fine XIV - inizio XV secolo), tempera su tavola, di Lorenzo di Niccolò, proveniente dalla Chiesa di San Martino a Terenzano.[4][5]
- Santa Lucia, santa Maria Maddalena e san Donato (prima metà del XV secolo), tempera su tavola, di Lorenzo di Bicci, proveniente dalla Pieve di San Donato in Poggio di Tavarnelle Val di Pesa.[6]
- Incontro del servo di Abramo con Rebecca al pozzo (1602), olio su tela, di Santi di Tito.
Sezione II
Nella sala, il corridoio, è esposto, di particolare interesse:
- San Martino di Tours, san Giovanni Battista e san Lorenzo (fine XIV - inizio XV secolo), tempera su tavola, del Maestro di Santa Verdiana, proveniente dalla Chiesa di San Martino a Terenzano.[7]
Sezione III
La sezione, articolata in piccoli ambienti, che conservano pregevoli oggetti liturgici, fra i quali spiccano:
- Calice (XIV secolo), in rame dorato.
- Reliquiario di sant'Andrea (1373), in rame dorato, di bottega fiorentina.
- Croce processionale (1415 ca.), in rame sbalzato e argentato con smalto traslucido, di Parri Spinelli.
- Reliquiario a busto di san Cresci (1703), in argento, realizzato da Bernardo Holzmann, su disegno di Giovanni Battista Foggioni.
Inoltre, è esposto un notevole:
- Presepio (1510 ca.), in terracotta dipinta, attribuito a Benedetto di Buglione e alla sua bottega, proveniente dalla Chiesa di Sant'Andrea a Camoggiano di Barberino di Mugello: è composto da dieci piccole statue da presepio tra le quali si nota;
Sezione IV - Sacrestia
Nella sacrestia sono conservate le opere più importanti del Museo:
- Madonna con Gesù Bambino in trono e angeli (1295 ca.), tempera su tavola, di Giotto di Bondone, proveniente dalla Chiesa di San Giorgio alla Costa.[8]
- Scomparto di trittico con San Giuliano l'ospitaliere (1423 - 1425), tempera su tavola, di Masolino da Panicale, proveniente dalla cappella Carnesecchi nella Chiesa di Santa Maria Maggiore.[9]
- Predella con Adorazione dei Magi, San Giovanni evangelista a Patmos San Giacomo e sant'Ansano, detta Predella di Quarate (1433 - 1434 ca.), tempera su tavola, di Paolo Uccello, proveniente dalla Chiesa di San Bartolomeo a Quarate di Bagno a Ripoli.[10]
Sezione V
La sezione presenta:
- Polittico di Gàliga (fine XIV - inizio XV secolo) del Maestro della Madonna Strauss.
- Annunciazione (1405 - 1410), tempera su tavola, del Maestro della Madonna Strauss, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria in Quinto di Sesto Fiorentino.[11]
- Statua della Madonna con Gesù Bambino (prima metà del XIV secolo), in marmo, attribuita ad Andrea Pisano, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Mantignano di Firenze.
- Due statue dei Dolenti (San Giovanni evangelista e Santa Maria di Cleofa), metà del XIV secolo, in legno policromo, della bottega di Andrea di Cione detto Orcagna, proveniente dalla Chiesa di San Michele a Casanova di Firenzuola.