Museo d'Arte Sacra di Certaldo
Museo d'Arte Sacra di Certaldo | |
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Meliore di Jacopo, Madonna con Gesù Bambino in trono e angeli (1270 - 1275 ca.), tempera su tavola | |
Categoria | Musei vicariali |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Toscana |
Regione | Toscana |
Provincia | Firenze |
Comune | Certaldo |
Diocesi | Arcidiocesi di Firenze |
Indirizzo | Piazza Santi Filippo e Giacomo, 2 50052 Certaldo (FI) |
Telefono | +39 0571 656824 |
Posta elettronica | info@conventoagostiniani.it |
Proprietà | Vicariato della Valdelsa fiorentina |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | dipinti, libri antichi a stampa, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale della Valdelsa Fiorentina |
Sede Museo | Convento degli Agostiniani |
Datazione sede | XV secolo |
Data di fondazione | 30 giugno 2001 |
Il Museo d'Arte Sacra di Certaldo (Firenze), collocato nel Convento degli Agostiniani (XV secolo), è stato inaugurato il 30 giugno 2001, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalle parrocchie del Vicariato della Valdelsa fiorentina.
Storia
Il Museo conserva le opere provenienti dalle chiese della Valdelsa fiorentina, raccolte a partire dal 1963, all'indomani della mostra Arte in Valdelsa; questo importante evento servì a mettere in evidenza l'impossibilità di ricollocare alcune delle opere esposte, per motivi di sicurezza, nelle chiese di provenienza, e la necessità di provvedere ad una adeguata conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico; per questi motivi venne individuato, come sede ideale del Museo, il Convento degli Agostiniani (XV secolo), situato tra il Palazzo Pretorio e la Casa del Boccaccio, che venne accuratamente restaurato per adibirlo al nuovo uso.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in sette sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XIII al XIX secolo ed ordinate per cronologia.
I - Sala dei Dipinti
Nel salone sono esposti i dipinti più antichi databili dal XIII al XVI secolo:
- Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Lorenzo e santa Margherita (1240 - 1245), tavola del Maestro del Bigallo, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Bagnano.
- Madonna con Gesù Bambino in trono e angeli (1270 - 1275 ca.), tempera su tavola, di Meliore di Jacopo, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Bagnano.[1]
- Trittico con la Madonna con Gesù Bambino tra san Pietro e san Romolo (1315 - 1320 ca.), tavola attribuita ad Ugolino di Nerio, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Bagnano.
- Polittico Madonna con Gesù Bambino e santa Lucia e santa Caterina d'Alessandria, sant'Antonio Abate, san Nicola di Bari, san Giovanni Battista e san Francesco d'Assisi (1357 ca.), tempera su tavola, di Puccio di Simone, proveniente dall'Oratorio di San Pietro a Petrognano.
- Gesù Cristo crocifisso con la Madonna, san Giovanni Evangelista, santa Caterina d'Alessandria e san Miniato (1385 - 1390), tempera su tavola, di Cenni di Francesco, proveniente dall'Oratorio di San Pietro a Tugiano.
- Madonna del latte, San Martino di Tours e Santa Caterina d'Alessandria (1405 - 1410), affreschi staccati, di Cenni di Francesco, provenienti dalla Chiesa di San Martino a Maiano; questi dipinti murali, erano parte, di un'unica opera staccata nel 1963 in occasione di una mostra in Valdelsa.
- Scomparto di polittico con Madonna con Gesù Bambino (1430 ca.), tempera su tavola a fondo oro, attribuita a Lippo D'Andrea, proveniente dalla Chiesa di San Martino a Pastine.[2]
- Predella con Storie della beata Giulia Della Rena, opera realizzata nel 1486 per celebrare il ritorno a Certaldo delle spoglie della Beata. Nel dipinto sono raffigurati:
- Miracolo di Gesù Bambino,
- Miracolo dei fiori freschi,
- Esequie della beata Giulia Della Rena,
- Salvataggio del cavaliere)
- Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Francesco d'Assisi e sant'Antonio abate (1522), tempera su tavola, di un anonimo pittore toscano, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Bagnano
- Circoncisione di Gesù (ultimo quarto del XVI secolo), tempera su tavola, della bottega di Bernardino Poccetti, proveniente dalla Chiesa di San Giovanni Battista in Jerusalem a San Donnino, commissionata come ex voto da Giovanni Battista Capponi.
II - IV, Sale delle Oreficerie
Le tre piccole sale sono dedicate alla suppellettile liturgica, prevalentemente provenienti dalla Chiesa di San Lazzaro a Lucardo e commissionate dalla famiglia dei Gianfigliazzi. Di rilievo:
- Turibolo (XIII secolo), in ottone dorato, sbalzato ed inciso, di bottega toscana, proveniente dalla Chiesa di san Gaudenzio a Ruballa.
- Croce processionale (metà del XIII secolo), in rame cesellato, inciso, dorato (la croce) e bronzo fuso (Gesù Cristo), della bottega di Ruggero di Helmershausen, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Casale.
- Croce processionale (XIV - XV secolo), in rame sbalzato, cesellato, inciso, dorato, bronzo fuso, di bottega toscana, proveniente dalla Chiesa di San Lazzaro a Lucardo.
- Ostensorio (prima metà del XV secolo), in rame dorato, argentato, sbalzato e smalti, di bottega fiorentina, proveniente dalla Chiesa di San Lazzaro a Lucardo.
- Croce processionale (metà del XV secolo), in rame inciso, cesellato e dorato,di bottega toscana, proveniente Chiesa di San Martino a Pastine.
- Calice (1496), in rame sbalzato, cesellato, bulinato e dorato, di bottega fiorentina, proveniente dalla Chiesa di San Lazzaro a Lucardo: questo oggetto nel XVIII secolo venne trasformato in pisside.
- Reliquiario a busto della beata Giulia Della Rena (1652 - 1653), in argento sbalzato, cesellato e bulinato, di Paolo Laurentini, proveniente dalla Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo e commissionato dal frate agostiniano Domenico Conti, del convento di Santo Spirito di Firenze.
- Lampada pensile (1736), in argento sbalzato, inciso e cesellato argento, realizzata dalla bottega di Insegna della Spada, proveniente dalla Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, che venne donata nel 1763 chiesa ed è dedicata al santo agostiniano Nicola da Tolentino.
- Messale (1862), stampa su carta, pelle impressa, di bottega fiorentina, proveniente dalla Chiesa di San Tommaso, stampato a Firenze da Aloysii Niccolai e rilegato nella legatoria fiorentina di Gaetano Tartagli. L'opera contiene sette incisioni tutte di autori diversi raffiguranti:
V - Sala dei Paramenti
Nella sala sono conservati i paramenti sacri, tra cui spiccano:
- Banda processionale (primo quarto del XVIII secolo), in broccatello di seta e lino seta e lino, di manifattura fiorentina. Il tessuto presenta un disegno a infiorescenze stilizzate in un reticolato di grandi foglie polilobate. Nellemblema ovale al centro è dipinta la Madonna del Rosario.
- Velo da calice viola con Monogramma di san Bernardino da Siena (secondo quarto del XVIII secolo), in taffetas di seta marezzato e ricamato in seta, oro e argento su fondo viola, di manifattura fiorentina, proveniente dalla Chiesa di San Tommaso.
- Pianeta bianca con pavoni (terzo quarto del XVIII secolo), in Gros de Tours di seta ricamato in seta, di manifattura toscana, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Bagnano.
VI - Sala della Compagnia
Nella sala sono esposti i dipinti del XVII secolo e le sculture della raccolta museale. Si noti:
- Statuetta della Madonna con Gesù Bambino (fine del XVI - inizi del XVII secolo), in legno intagliato e dorato, di bottega toscana, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Bagnano.
- Madonna del Rosario e san Domenico (1611), tempera su tela, di Bernardino Monaldi, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Bagnano.
- Madonna con Gesù Bambino tra sant'Agostino, santa Monica, san Nicola da Tolentino, sant'Orsola e santa Caterina d'Alessandria (1620 - 1623), tempera su tela, attribuita a Gabriele di Luca Grassi, proveniente dall'Oratorio della Compagnia del Preziosissimo Sangue di Gesù.
- Statua di San Giovanni da Sahagún (metà del XVII secolo), in legno scolpito e dipinto, di Tommaso Redi, proveniente dalla Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo.
- Statua di San Nicola da Tolentino (metà del XVII secolo), in legno scolpito e dipinto, di anonimo scultore senese, proveniente dalla Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo.
VII - Sala del Crocifisso
La sala custodiva l'opera ritenuta una delle più importanti del Museo:
- Gesù Cristo crocifisso (prima metà del XIII secolo), in legno scolpito e dipinto, di anonimo scultore toscano, proveniente dalla Chiesa di San Pietro a Petrognano: vero e proprio unicum nella scultura, questa immagine del Christus Triumphans (Gesù Cristo che trionfa sulla morte). Di grandi dimensioni, per quanto segato alle estremità, essa veniva descritta come sostegno del tetto della chiesa, quasi come un telamone. Il crocefisso attualmente è stato trasportato nella chiesa parrocchiale dei Santi Jacopo e Filippo.
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