Conclave del 1592
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Durata | dal 10 al 30 gennaio 1592 | ||
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Luogo | Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 54 (10 assenti) | ||
Decano | Alfonso Gesualdo | ||
Vice Decano | Innico d'Avalos d'Aragona | ||
Camerlengo | Enrico Caetani | ||
Protodiacono | Francesco Sforza | ||
Linea di Avignone | |||
Eletto Papa |
Ippolito Aldobrandini Clemente VIII | ||
Precedente |
Conclave del 1591 | ||
Successivo |
Conclave del marzo 1605 Leone XI | ||
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Il Conclave del 1592 venne convocato a seguito della morte di Innocenzo IX avvenuta a Roma il 30 dicembre 1591 eletto solo 2 mesi prima. Si tenne nel Palazzo Apostolico dal 10 al 30 gennaio 1591 e vide l'elezione al soglio pontificio di Ippolito Aldobrandini, che assunse il nome di Clemente VIII.
Il conclave e l'elezione
Quando il conclave iniziò il 10 gennaio 1592, c'erano due fazioni: una guidata dal cardinale Andrea Peretti di Montalto, nipote di Sisto V), e il partito spagnolo che sosteneva il cardinale Giulio Antonio Santorio, di Caserta, suddito spagnolo. L'11 durante il conclave nella Cappella Sistina, il partito spagnolo tentò di insediare il cardinale Santorio per acclamazione. Costretti allo scrutinio, i 30 voti ottenuti, cinque in meno rispetto al numero necessario, non erano sufficienti per la sua conferma. Il 25 gennaio il cardinale della Rovere ricevette l'estrema unzione e morì all'ottava ora della notte. Dei sette cardinali che figuravano sulla lista dei candidati accettabili fornita dal re Filippo II, solo il cardinale Aldobrandini, riuscì a raccogliere consensi al di fuori della fazione spagnola e nel pomeriggio del 30 gennaio venne eletto assumendo il nome di Clemente VIII. Il 2 febbraio il nuovo papa fu consacrato vescovo nella Cappella Sistina, dal decano del Collegio cardinalizio Alfonso Gesualdo[1]. Il 9 fu incoronato dal cardinale protodiacono Francesco Sforza[2]. Domenica 12 aprile seguente prese possesso della Basilica Lateranense. Alle cerimonie parteciparono quarantadue cardinali[3].
Collegio cardinalizio
- Cardinale Decano: Alfonso Gesualdo (n. 20 ottobre 1540, † 14 febbraio 1603);
- Sottodecano: Innico d'Avalos d'Aragona, (n. 1536, † 20 febbraio 1600);
- Camerlengo: Enrico Caetani (n. 6 agosto 1550, † 13 dicembre 1599);
- Cardinale Protodiacono: Francesco Sforza (cardinale) (n. 6 novembre 1562, † 9 settembre 1624);
- Governatore del conclave: Msgr. Alfonso Visconti;
- Prefetto delle cerimonie pontificie: Paolo Alaleone[4][5].
Entrarono in conclave cinquantadue cardinali ed erano gli stessi che avevano preso parte al conclave del 1591 di Innocenzo IX, naturalmente eccetto il papa precedentemente eletto, Giovanni Vincenzo Gonzaga che nel frattempo era morto e Juan Hurtado de Mendoza. Dei nominati da Innocenzo IX, era presente Facchinetti, assente Filippo Sega. Il 12 gennaio 1592 arrivò anche Joyeuse, che partecipò allo scrutinio del 13 gennaio[6][7].
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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